“Mettere ogni giorno da parte qualche bacio…” di Franco Arminio

16 Marzo 2020

Un decalogo delle piccole cose da custodire ogni giorno ai tempi del Coronavirus secondo il poeta e paesologo Franco Arminio

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Quello che Franco Arminio ci suggerisce con questo decalogo è la possibilità di vivere questa nuova dimensione di isolamento come un’occasione di riscoperta. Riscoperta di quanto avevamo perduto, a furia di rimanere travolti dalla frenesia quotidiana del contemporaneo. Uno dei punti più interessanti del decalogo è di certo l’invito a recuperare un ritmo lento e più naturale della giornata, fatta di passeggiate al mattino presto, di carezze agli alberi, di un cielo terso e meno inquinato. Di un modo di vivere la propria vita che comprenda anche una visione poetica e spirituale, un sistema per allontanarsi dalle continue allusioni commerciali. Ma anche l’invito a recuperare la qualità dei legami affettivi, dei baci e delle carezze che ogni giorno manchiamo di dare e ricevere. 

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Chi è Franco Arminio

Franco Arminio è un poeta, documentarista e scrittore campano, salito alla ribalta per i suoi scritti sulla “paesologia”, un modo nuovo di guardare alle zone disabitate o ai piccoli paesi che lentamente e inesorabilmente si stanno spopolando a favore di agglomerati urbani più grandi e con maggiori opportunità di vita e di lavoro.

Il decalogo delle piccole cose ai tempi del Coronavirus

1. Mettere ogni giorno da parte qualche bacio. Arriverà il momento.

2. Camminare nelle città di mattina presto. Nei paesi spopolati a tutte le ore.

3. Parlare ai bambini, ognuno di noi deve dire qualcosa ai bambini.

4. Accorgersi un poco di più degli alberi, è il momento di salutarli, di ringraziarli, fra poco arriveranno le foglie a renderci meno soli.

5. L’amore e la morte sono le uniche cose che ci riguardano veramente.

6. Considerare che molte delle cose che facevamo non erano necessarie.

7. Guardare il cielo. In questi giorni è più pulito.

8. Guardare gli spazi, ora si può capire meglio lo spazio della nostra città o del nostro paese. Che fortuna abbiamo ad avere dei luoghi che sono nostri, che nessuno ce li può togliere.

9. Credere che non ci ammaleremo grazie alla nostra prudenza e alla voglia di non turbare i nostri affetti e di non peggiorare la situazione sanitaria della nazione.

10. Avere pazienza, considerare che l’impazienza è un male capitale. Se questa storia finisce tra due mesi va bene, ma se finisce più tardi va bene lo stesso. Ci aspettano giorni bellissimi. Torneranno i miracoli.

 

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