Il mondo delle lettere celebra l’anniversario della nascita di James Joyce, scrittore, poeta e drammaturgo irlandese. Benché la sua produzione letteraria non sia molto vasta, è stato di fondamentale importanza per lo sviluppo della letteratura del XX secolo, in particolare della corrente modernista. Il suo romanzo più noto, “Ulisse“, è una vera e propria rivoluzione rispetto alla letteratura dell’Ottocento, e nel 1939 il successivo e il controverso “Finnegans Wake” ne è l’estremizzazione. Per onorare il suo ricordo, ecco alcune delle sue frasi più belle.
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“La storia, disse Stephen, è un incubo da cui cerco di destarmi.”
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“Un uomo di genio non commette sbagli. I suoi errori sono volontari e sono i portali della scoperta.”
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“Non le vedi mai sedersi su una panchina con su scritto Vernice fresca. Si guardano intorno ovunque.”
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“Qual è l’età dell’anima umana? Come ella ha virtù di camaleonte nel modificare colore ad ogni nuovo avvicinamento, nell’esser felice con i beati e triste con i disperati, così è anche l’età, mutevole come il suo temperamento.”
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“Cercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch’essa genera, dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un’immagine di quella bellezza che siamo giunti a comprendere: questo è l’arte.”
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“Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi.”
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“Ognuno ha i suoi gusti, come disse Morris quando baciò la vacca.”
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“Quattrini e cretini non si fanno compagnia.”
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“Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora.”
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“Quando un’anima nasce in questo paese le vengono gettate delle reti per impedire che fugga. Tu mi parli di religione, lingua e nazionalità: io cercherò di fuggire da quelle reti.”