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Le frasi più belle del Diario di Anna Frank

'Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.' Nel suo Diario, Anna Frank testimonia il dramma della Shoah

Il 25 giugno 1947 venne pubblicato “Il diario di Anna Frank”, ritenuto uno dei libri più importanti della storia moderna. Simbolo per eccellenza della Shoah, oggi Google dedica il suo Doodle in occasione del 75° anniversario della pubblicazione del libro scritto dalla ragazza non sopravvissuta purtroppo agli orrori dell’Olocausto.

 

La clandestinità

Il 10 maggio 1940, l’esercito tedesco invase l’Olanda, dove la famiglia Frank si era trasferita nel 1933. Anna Frank e la sua famiglia furono costretti a sottostare alle leggi razziali. Il 12 giugno 1942, Anna ricevette per il suo tredicesimo compleanno un quadernino a quadretti bianco e rosso, sul quale avrebbe scritto il Diario. Meno di un mese dopo, il 6 luglio 1942 dovette nascondersi con la famiglia nell’Achterhuis (alloggio segreto, letteralmente ‘retrocasa‘ dall’olandese), un piccolo spazio a due piani posto sopra i locali della Opekta di Otto Frank. La mattina del 4 agosto 1944 la Gestapo fece irruzione nel loro nascondiglio, a causa di una soffiata di un ignoto delatore, e deportò la famiglia nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

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Auschwitz

Anna Frank e la sorella Margot passarono un mese ad Auschwitz-Birkenau e vennero poi spedite a Bergen-Belsen, dove morirono di tifo esantematico nel marzo 1945, solo tre settimane prima della liberazione del campo.

Le frasi più belle del Diario di Anna Frank

Per l’occasione, abbiamo selezionato le 10 frasi più belle tratte dal suo Diario personale scritto durante l’interminabile periodo di clandestinità in una soffitta di Amsterdam, insieme alla sua famiglia.

‘Una cosa però l’ho imparata: per conoscere bene la gente bisogna averci litigato seriamente almeno una volta.
Solo allora puoi giudicarne il carattere.’

‘Chiunque è felice, renderà felice anche gli altri.’

‘Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.’

‘Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.’

‘La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta.’

‘A dispetto di tutto quanto credo ancora che la gente abbia davvero un buon cuore.’

‘Ciò che un cristiano fa è sua propria responsabilità, ma ciò che fa un singolo ebreo viene fatto ricadere sulle spalle di tutti gli ebrei.’

‘Penso che quello che mi sta accadendo sia meraviglioso, e non solo per quello che si può vedere del mio corpo, ma tutto quello che sta crescendo dentro. Non ho mai discusso di me stessa o rivelato alcune di queste cose a qualcun altro. Questo è il motivo per il quale ho parlato con me stessa di queste cose.’

‘I genitori possono solo dare ai figli buoni consigli o indirizzarli sulla buona strada, ma la formazione definitiva della personalità di una persona è nelle mani della persona stessa.’

‘È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.’

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1 commento su “Le frasi più belle del Diario di Anna Frank”

  1. ci sono parti commuoventi alte di piu’ sono davvero commossa e allo stesso tempo delusa dell uomo e tuttora sono delusa e arrabbiata con i tedeschi mi schifo della razza di itler mi fa male sentire leggere e vedere tutto questo davvero sono molto triste di questo e non credo giusto che una ragazza di 15 anni sia morta cosi’ io vorrei capire quando l uomo imparea’ che non serve a nulla uccidere persone innocenti per un suo capriccio o attegiamento perche’ allora se proprio fosse giusto qui’ sarebbe caos totale e se davo dirla tutta non erano i tedeschi a doversi ribbellare maerano gli ebrei ne avevano il diritto e allora qui’ serve l intelligensa i pochi ebrei rimasti potevano benissimo aspettare e poi creare guerra d nuovo per vendetta ma no loro hanno capito che nella vita non si uccide ma si ragiona non come i tedeschi come le vittime che non ricreano guerra ma attendono la pace nel mondo per ricominciare la loro vita di tutti i giorni capito

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