Le frasi dei Promessi Sposi sono un tesoro di saggezza e riflessione che attraversa i secoli. Il capolavoro di Alessandro Manzoni, oltre a essere un pilastro della letteratura italiana, offre una raccolta di citazioni che toccano temi universali come l’amicizia, la giustizia, il dolore e la speranza. Queste frasi, ancora oggi, risuonano con forza, offrendo spunti di riflessione e insegnamenti preziosi per la vita quotidiana.
Il capolavoro di Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi, non è soltanto un romanzo storico: è una vera enciclopedia della vita umana, dei suoi dilemmi e delle sue verità senza tempo. Tra le sue pagine si trovano citazioni famose, aforismi e riflessioni che rappresentano autentiche lezioni di vita.
Le frasi da I Promessi Sposi che insegnano a destreggiarsi nella vita
Tra le pagine de I Promessi Sposi si nascondono frasi che non sono solo letteratura, ma vere e proprie guide per affrontare la vita. Alessandro Manzoni, con il suo stile raffinato e profondo, riesce a racchiudere in poche parole lezioni universali su amicizia, dolore, giustizia, coraggio e libertà.
Queste citazioni ci insegnano a destreggiarci tra le difficoltà, a comprendere meglio gli altri e noi stessi, offrendo spunti di riflessione validi ancora oggi. Ecco una selezione delle frasi più emblematiche che ci aiutano a vivere con consapevolezza e intelligenza emotiva.
20 citazioni indimenticabili de I Promessi Sposi che illuminano l’esperienza umana
Le citazioni de I Promessi Sposi sono molto più di semplici frasi: sono perle di saggezza che racchiudono tutta la profondità del pensiero di Manzoni. Attraverso personaggi, situazioni e riflessioni, l’autore ci offre 20 insegnamenti attuali e universali, capaci di parlare anche all’uomo di oggi.
Scopri queste frasi celebri che illuminano l’esperienza umana con lucidità, ironia e compassione.
1. Una delle più gran consolazioni di questa vita è l’amicizia; e una delle consolazioni dell’amicizia è quell’avere a cui confidare un segreto.
2. Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse tante.
.3. È uno de’ vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi.
4. All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle.
5. Que’ prudenti che s’adombrano delle virtù come de’ vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov’essi sono arrivati, e ci stanno comodi.
.6. Ma cos’è la storia senza la politica? Una guida che cammina, cammina, con nessuno dietro che impari la strada, e per conseguenza butta via i suoi passi; come la politica senza la storia è uno che cammina senza guida.
7. Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l’erbe del prato.
8. E s’inoltrava in quell’età così critica, nella quale par che entri nell’animo quasi una potenza misteriosa, che solleva, adorna, rinvigorisce tutte l’inclinazioni, tutte l’idee, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto.
9. Quando dunque un amico si procura quella consolazione di deporre un segreto nel seno d’un altro, dà a costui la voglia di procurarsi la stessa consolazione anche lui.
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10. Ma noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile.
11. Comanda chi può e ubbidisce chi vuole.
12. Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune.
13. I colpi cascano sempre all’ingiù; i cenci vanno all’aria.
14. A noi poverelli le matasse paion più imbrogliate, perché non sappiam trovarne il bandolo.
15. All’uomo impicciato, quasi ogni cosa è un nuovo impiccio
16. Basta spesso una voglia, per non lasciar ben avere un uomo.
17. Il mestiere di molestar le femmine, il più pazzo, il più ladro, il più arrabbiato mestiere di questo mondo.
18. I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che, in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi.
19. Volete aver molti in aiuto? Cercate di non averne bisogno.
20. Di libri basta uno per volta, quando non è d’avanzo.