Le frasi di Cicerone (44 a.C.) sul valore dell’amicizia tratte dal “Laelius de amicitia”

19 Giugno 2025

Scopri tutto il valore dell'amicizia grazie alle frasi di Cicerone tratte dal "De amicitia", opera che ci svela l'importanza dell'essere veri amici.

Le frasi di Cicerone (44 a.C.) sul valore dell'amicizia tratte dal "Laelius de amicitia"

Qual è il vero valore dell’amicizia? Alcune frasi di Cicerone ci aiutano a costruire in che cosa consiste la vera amicizia e perché è davvero importante per la vita degli esseri umani. Partiamo da una prima esortazione che rivolge il filosofo romano:

anteponete l’amicizia a ogni altra realtà umana; niente è, infatti, quanto l’amicizia confacente alla nostra natura, conveniente sia nella buona che nella cattiva sorte.

La frase, così come le altre che ci aiuteranno a comprendere cosa sia l’amicizia, è tratta dall’opera Laelius de amicitia o De amicitia (L’amicizia) di Marco Tullio Cicerone, scritta nel 44 a.C.

L’opera si svolge sotto forma di dialogo immaginario di carattere filosofico ambientato nel 129 a.C. e l’obiettivo del grande oratore latino è offrirci un pensiero compiuto sul concetto di amicizia. Protagonisti sono Gaio Lelio e l’amico Scipione Emiliano, che costituiscono il fulcro del dialogo, che sono espressione dell’amicizia tra Cicerone e Tito Pomponio Attico, al quale l’opera è dedicata.

Le frasi di Cicerone sul vero significato di amicizia 

Basta leggere la su citata frase di Marco Tullio Cicerone per carpire immediatamente l’importanza assoluta che riveste l’amicizia per il filosofo romano. Gli amici sono la cosa più importante della vita e offrono tutto il loro valore sia nella buona che nella cattiva sorte.

Ma, più avanti il filosofo avverte che “non ci può essere amicizia se non tra buoni”. La bontà dell’animo, la genuinità della relazione è la base assoluta per la costruzione di una vera amicizia.

L’amicizia supera la parentela

Cicerone poi sottolinea che l’amicizia è più importante della parentela, dove seppur la natura ha di fatto posto le basi primordiali per la nascita di una relazione amicale, non è detto che possa esserci un rapporto solido. Per il romano “l’amicizia, infatti, supera in questo la parentela: la parentela rimane anche se non ci si vuole bene, l’amicizia no; se non ci si vuole bene, infatti, non si può più nemmeno parlare di amicizia, mentre si può continuare a parlare di parentela.

La forza dell’amicizia

La società è formata da un numero elevato di persone, ma la vera amicizia unisce e lega poche persone. “Dall’infinità società umana messa insieme dalla natura stessa, ci si restringe e riduce al punto che tutto l’amore si realizza nell’unione tra due o, comunque, soltanto tra pochi.

Quindi la forza che lega due amici ha bisogno della “virtù” dei protagonisti, unica in grado di “generare e conservare l’amicizia”. L’autore lo afferma in modo chiaro e diretto “se non c’è la virtù, non ci può essere in alcun modo l’amicizia.

Ciò che definisce la virtù è la sensazione, la percezione, il modo concreto in cui appare l’amico ai nostri occhi e nel nostro cuore. Sono buoni e virtuosi solo coloro che di dimostrano tali. Non sono di certo le parole a offrire la qualità della persona virtuosa.

L’amicizia è un’opportunità

L’amicizia seguendo il testo del De amicitia di Cicerone offre infinite opportunità. Non c’è azione o pensiero che non si possa compiere accompagnato dall’amico o dagli amici. Questi sono “utili” e quindi finiscono inevitabilmente per arricchirci.

E, infatti, i successi l’amicizia li rende più splendidi, le avversità le rende più lievi, perché le condivide e le mette in comune.” È chiaro che quando si condivide qualsiasi cosa si dividono e si esaltano i successi che le sconfitte.

Se ci pensiamo, che senso ha vivere un proprio successo se non lo si condivide con le persone che riteniamo più care, ovvero gli amici.

I vantaggi dell’amicizia

Il vantaggio assoluto dell’amicizia è quello “di illuminare di buona speranza il futuro e di non permettere che l’animo vacilli o venga meno. Chi, infatti, ha davanti a sé un amico vero, vi vede come un’immagine di se stesso. Per questo gli amici sono presenti anche quando sono lontani, se non nel bisogno non mancano di nulla, se non stanno bene è come se fossero in salute, morti – ed è cosa piuttosto difficile a dirsi – continuano a vivere: tanto grandi sono l’onore, la memoria, il rimpianto con cui gli amici li accompagnano.

L’amicizia proprio per questo fa sentire i suoi effetti, quando viene a mancare la persona cara, sia per morte o per litigio. Quando ciò accade si perde inevitabilmente qualcosa d’importante, di assoluto, che mina inevitabilmente la vita. Proprio per questo bisogna aggrapparsi agli amici e superare le discordie, quando si tratta di amici veri. La loro mancanza finisce inevitabilmente per far cadere la stabilità dell’esistenza.

L’amicizia in poche parole dona speranza, gioia, felicità, stabilità, forza interiore ed esteriore. L’amicizia quindi per Cicerone è la cosa più importante della vita.

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