Sei qui: Home » Frasi » “Dobbiamo decidere cosa fare col tempo che ci viene dato” di JRR Tolkien

“Dobbiamo decidere cosa fare col tempo che ci viene dato” di JRR Tolkien

Ricordiamo oggi John Ronald Reuel Tolkien, importante studioso della lingua anglosassone e autore de "Il Signore degli Anelli"

Esattamente 50 anni fa ci lasciava John Ronald Reuel Tolkien, importante studioso della lingua anglosassone, nonché autore de “Il Signore degli Anelli” e di altre celebri opere riconosciute come pietre miliari del genere fantasy. Lo ricordiamo con una sua frase emblematica tratta da un dialogo fra Frodo e Gandalf.

**************

“Tutto ciò che dobbiamo decidere è cosa fare col tempo che ci viene dato”

La frase di Tolkien che invita alla scelta del bene

La frase di J. R. R. Tolkien è un a citazione de “Il Signore degli Anelli” rivolta da Gandalf, l’enigmatico e saggio stregone grigio, a Frodo, lo hobbit protagonista della saga, nelle caverne di Moria. Un invito a decidere su cosa fare della propria vita. Scegliere la via del male, oppure agire in nome del bene.

tolkien

La vita pone delle scadenze, ma soprattutto delle scelte. Ci pone sempre nella condizione di decidere, anche quando pensiamo di non avere scelte. Tante donne e uomini anche di fronte al rischio della vita non si sono mai piegati alla malvagia sete del potere.

Non hanno scelto l’ingorda voglia di dominare o essere superiori agli altri. Hanno scelto di dedicare la loro vita per il bene degli altri.

E il monito di Gandalf al buon Frodo è dettato proprio dalla profonda stima nei riguardi dell’amico Hobbit che deve dimostrare l’assoluto forza di saper rinunciare alle tentazioni dell’anello.

“Il Signore degli anelli”, il libro capolavoro di Tolkien

Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings) è un romanzo epico/fantasy scritto da J. R. R. Tolkien scritto  tra il 1937 e il 1949. Fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955. Un libro che ha venduto oltre 150 milioni di copie e lo rendono una delle opere letterarie di maggior successo del XX secolo.

La storia  inizia dove si era interrotto Lo Hobbit, il romanzo precedente, e Tolkien usa lo stratagemma dello pseudobiblium per collegare le due storie. Entrambi i romanzi sono, nella finzione della narrazione, una trascrizione di un volume immaginario, il Libro Rosso dei Confini Occidentali, un’autobiografia scritta a quattro mani da Bilbo Baggins, protagonista de Lo Hobbit, e dal nipote e cugino Frodo, l’hobbit nipote di Frodo protagonista del Signore degli Anelli.

Il Signore degli Anelli racconta della missione di nove Compagni, la Compagnia dell’Anello, partiti per distruggere l’Anello del Potere, un’arma che renderebbe invincibile il suo malvagio creatore Sauron se tornasse in possesso dell’anello.

Tolkien, esperto di letteratura medioevale

John Ronald Reuel Tolkien nasce nel 1892 a Bloemfontein, in SudAfrica, da genitori inglesi. Durante la Prima Guerra Mondiale si arruola nei Lancashire Fusiliers e combatte sul fronte occidentale. Finita la guerra prosegue gli studi all’Exeter College, conseguendo nel 1919 il titolo di Master of Arts. Inizia allora l’attività di docente di Lettere a Leeds e la collaborazione alla redazione dell’Oxford English Dictionary.

Nel 1925 viene nominato professore di Filologia Anglosassone al Pembroke College di Oxford e nel 1945 gli viene affidata la cattedra di Lingua Inglese e Letteratura Medioevale del Merton College, dove insegna fino al suo ritiro dall’attività didattica avvenuto nel 1959.

Da Lo Hobbit al Signore degli Anelli

Durante il periodo di insegnamento Tolkien inizia a scrivere. Nel 1937 pubblica “Lo Hobbit“, racconto fantastico ambientato in un fiabesco e lontanissimo passato inglese, avente per protagonisti piccoli esseri stralunati ma molto simili agli uomini. Essi sono affiancati da tutta una pletora di altri esseri fantastici.

Attorno al nucleo originario di quest’opera che l’autore andrà sviluppando nel decennio successivo il suo regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo, quello delle “Terre di Mezzo”, che prenderà soprattutto nella trilogia de “Il signore degli anelli“, la sua opera più importante.

Scritta in una lingua molto ricercata che imita il lindore dell’inglese medievale, la trilogia si compose inizialmente di tre distinti volumi: “La compagnia dell’anello” (1954), “Le due torri” (1955) e “Il ritorno del re” (1955), che verranno poi riuniti nel 1956 in un unico libro.

© Riproduzione Riservata