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Una frase di Hans-Georg Gadamer sul valore della condivisione

Ripartire dalla cultura come bene comune e come condivisione: è questo il messaggio forte e attuale che ci arriva dal filosofo tedesco Hans Gadamer

Ci sono cose che, quando vengono condivise insieme ad altri, non si dimezzano, ma anzi si moltiplicano. Una di queste è senza dubbio la cultura, come ci spiega il filosofo tedesco Hans-Georg Gadamer in una sua celebre frase. 

“La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande.”

La forza della condivisione

Non è facile oggi trovare persone disposte a condividere il proprio sapere, le loro esperienze, le loro idee, le loro riflessioni e i loro pensieri. 

La condivisione rappresenta una delle più altre forme d’amore, un dono immenso. Saper condividere significa prendersi cura di qualcuno perché quando noi condividiamo qualche cosa che è nelle nostre esperienze o nel nostro sapere stiamo arricchendo non solo la persona che ci sta ascoltando ma anche noi stessi perché stiamo trasferendo a quella persona una parte di noi, e questo donerà a noi stessi la riconoscenza proprio da parte di quelle persone che avranno avuto per l’appunto la volontà e pazienza di ascoltarci.

Oggi purtroppo l’arte del saper condividere cultura, conoscenze ed esperienze è praticata da pochissimi che nella vita hanno capito quanto sia importante ma sopratutto sia utile condividere con gli altri. Saper condividere rivela nella persona la propria bontà d’animo, la propria generosità. LA condivisione è il dono più grande che possiamo fare agli altri: non scordiamocelo mai.

L’arte ci aiuta a comprendere la realtà

In opposizione alla tradizione cartesiana, Gadamer si può considerare il fondatore di una ontologia ermeneutica.  Secondo Gadamer esiste una verità lontana dalle regole delle scienze sperimentali. Le esperienze di verità a cui si appella il filosofo sono, infatti, quelle raggiunte attraverso l’arte, la filosofia e la storia.

L’esperienza estetica è un qualcosa che “modifica radicalmente chi la fa”, che ci coinvolge e comporta un’accresciuta visione di noi stessi e del mondo circostante. Assume, dunque, le caratteristiche di una vera e propria comprensione della realtà, ossia di un atto ermeneutico. 

Hans Georg Gadamer

Hans Georg Gadamer, fondatore dell’ermeneutica e uno dei più importanti filosofi del Novecento, nasce l’11 febbraio del 1900 a Marburgo. Si laurea 1922  con Paul Natorp, celebre filosofo del linguaggio. L’incontro decisivo per la sua evoluzione filosofica è però quello con Martin Heidegger, padre dell’esistenzialismo.

Il filosofo tedesco è considerato uno dei maggiori esponenti dell’ermeneutica filosofica grazie alla sua opera più significativa, “Verità e metodo“. Si tratta di un saggio pubblicato nel 1960, in cui Gadamer affronta il problema del linguaggio e la complessità dell’esperienza umana. Muore all’età di 102 anni, nel 2002, nella città di Heidelberg. Fondamentale per la costruzione del suo pensiero è stato l’incontro con Martin Heidegger.

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