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Una frase sulla forza del perdono di Nelson Mandela

Nell'era della "giustizia da tastiera" condividiamo la forza del messaggio di un grande leader come Nelson Mandela sulla capacità del perdono di renderci liberi.

Il perdono è forse l’atto che richiede più impegno, preparazione, crescita mentale. E per comprendere il valore di quest’atto abbiamo scelto una frase di Nelson Mandela, forse una delle più citate al mondo, che del perdono ne ha fatto la sua battaglia ideologica e politica.

“Quando ho camminato fuori dalla porta verso il cancello che avrebbe portato alla mia libertà, sapevo che se non avessi lasciato l’amarezza e l’odio dietro di me, sarei rimasto ancora in prigione.”

“As I walked out the door toward the gate that would lead to my freedom, I knew if I didn’t leave my bitterness and hatred behind, I’d still be in prison.”

Il perdono ci rende liberi

L’11 febbraio 1990 Nelson Mandela fu rimesso in libertà dopo 27 anni di prigione, fu rilasciato dalla prigione di Victor Verster in Sudafrica. Fu l’inizio della fine dell’apartheid in Sudafrica, la segregazione razziale che discriminava in base al colore della pelle limitando i diritti delle persone.

Non dimentichiamo che Nelson Mandela nel 1964 era stato condannato all’ergastolo per cospirazione e sabotaggio contro il governo. Quindi, la sua vita è stata una costante caccia all’uomo, è entrato ed uscito dal carcere e perseguitato per il colore della sua pelle e per le sue idee di lotta alla segregazione razziale. 

Ricordiamo ancora che nelle elezioni del 1994, le prime a suffragio universale in Sudafrica, il suo partito ottenne una maggioranza schiacciante con oltre il 60% dei voti.

Nelson Mandela decise ugualmente di guidare un governo di unità nazionale che fece approvare la nuova costituzione sudafricana e cercò di mitigare le enormi disuguaglianze economiche e di servizi che affliggevano il Paese.

Un esempio che tutta la politica internazionale dovrebbe imparare. Vincere le elezioni significa governare un intero Paese e non una parte. 

Le divisioni creano danno alla vita personale e collettiva

Le divisioni creano sempre gravi problemi di tensione e scontro sociale, le cui conseguenze si ripercuotono in tutti i settori della vita di uno Stato.

Bisogna saper perdonare e “guardare oltre” insegna Nelson Mandela, ma non semplicemente come principio religioso, ma come dovere sociale e laico. 

Bisogna saper credere nel perdono per la crescita individuale e sociale. Questo sembra palese non accade in Italia e nel Mondo. 

Tutto sta scivolando irrimediabilmente in una guerra continua tra gli esseri umani. Chi si macchia di un errore deve pagare e va messo alla gogna che è sempre più mediatica. 

Non c’è spazio al perdono, bisogna punire e farla pagare a coloro che si macchiano di un errore. 

Prima erano i tribunali ad occuparsi della giustizia e della condanna da comminare a che ha commesso “reato”. Oggi non più. È la giuria popolare “socializzata” che si fa carico di colpire il colpevole. 

Non serve più il processo per la pena, non serve più la giustizia per la pubblica denigrazione dei rei, anche presunti.

Bisogna imparare a perdonare pena la nostra libertà

Nelson Mandela aveva molte ragioni per odiare i suoi oppressori e molte occasioni per vendicarsi. Tuttavia, aveva anche la forza di carattere e la consapevolezza di doversi lasciare tutto questo alle spalle per essere veramente libero e poter portare in Sudafrica i cambiamenti che desiderava.

Abbracciò i suoi oppressori, con grande sconcerto dei suoi sostenitori e in alcuni casi contrariamente a ciò che essi ritenevano fosse la giusta linea d’azione, al fine di creare un Sudafrica multiculturale che fosse il miglior Sudafrica possibile.

Ha voltato le spalle a meschine gelosie e vendette, sapendo in cuor suo che questa era la direzione giusta.

Quanti di noi avrebbero avuto la forza di fare lo stesso? Bisognerebbe saper seguire il suo esempio e condurre la vita, la politica, i rapporti umani in modo altruistico.

Dovremmo cercare di rendere il mondo un posto migliore, piuttosto che cercare di farla pagare a chi non la pensa come noi, a chi ha commesso un errore, a chi ci ha fatto del male.

Il perdono è un principio fondamentale del Cristianesimo

Se ci pensiamo milioni di italiani che ci fregiano di essere cristiani, di ritenersi vicini alla Chiesa, poi di fatto non rammentano o peggio non con conoscono che attraverso i vangeli Gesù indica che il perdono è il fondamento stesso del cristianesimo. 

Basta citare il Vangelo secondo Matteo(18,21-22) che riporta:

Allora Pietro, accostatosi, gli disse: “Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?”.
E Gesù a lui: “Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

Stesso significato nel Vangelo secondo Luca (17, 3-4):

Badate a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo e, se si pente, perdonalo. E se ha peccato contro te sette volte al giorno e sette volte torna a te e ti dice: ‘Mi pento’, perdonalo.

I principi Cristiani coincidono con il pensiero di Nelson Mandela, anzi riteniamo che il leader anti apartheid si sia ispirato a tali principi.

Fondamenti che andrebbero insegnati ai bambini fin dalla loro nascita, praticati in famiglia e a scuola, per fare in modo di ambire ad una società migliore.

Purtroppo, però assistiamo ogni giorno ad un comportamento totalmente diverso, opposto. Soprattutto, se la persona che ha sbagliato non fa parte del nostro mondo. 

Soprattutto, se il reo è ricco e famoso, se ha avuto la colpa di essere riuscito a raggiungere prestigio e successo. È degno di essere distrutto chi la pensa in modo diverso dal nostro.

Sembra essere entrati nel “neo-maccartismo”, in cui non sono i comunisti a diventare oggetto di attacco e distruzione, ma tutti coloro che la “pubblica piazza” decreta essere meritevole di eliminazione. 

Spiace tra l’altro che in diversi cavalcano questo “malcostume” per interessi diretti di carattere economico, politico o per sviluppare la propria notorietà. 

La frase di Nelson Mandela impartisce una lezione profonda

Nelson Mandela è stato un gigante tra gli uomini, un uomo che ha cambiato il mondo in meglio e ha avuto il coraggio di fare ciò che riteneva giusto di fronte a un’opposizione molto forte.

La notevole capacità di Mandela di liberarsi dal risentimento e di abbracciare il perdono è stata davvero straordinaria. Ha spezzato le catene che lo legavano e ha aperto le porte alla riconciliazione e alla comprensione.

Il perdono possiede il potere  di guarire le ferite, colmare le divisioni e rimodellare le società. È un atto di coraggio che interrompe il ciclo dell’odio, aprendo la strada a un futuro più luminoso e unificato.

L’esempio di Nelson Mandela è un invito ad abbracciare il perdono come catalizzatore di cambiamenti positivi in ogni settore della nostra vita.

Costruendo ponti e favorendo la collaborazione, possiamo coltivare collettivamente un ambiente di compassione e unità, spingendoci verso un domani migliore.

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