Ci sono frasi che sembrano custodire un segreto, parole che non appartengono solo a chi le ha scritte, ma diventano patrimonio dell’umanità. È il caso della frase di Lucio Dalla, con la sua poesia in musica, ha lasciato un invito semplice e struggente.
È necessario seguire ogni battito del cuore per capire cosa muove davvero gli esseri umani. In quei versi si intrecciano il mistero dell’amore e il senso stesso della vita, come se le due cose non potessero mai esistere separate.
Vorrei seguire ogni battito del mio cuore
Per capire cosa succede dentro e cos’è che lo muove
Da dove viene ogni tanto questo strano dolore
Vorrei capire insomma che cos’è l’amore
Dov’è che si prende, dov’è che si dà.
Questi versi di Lucio Dalla sono tratti da Le rondini, canzone che è la traccia 4 dell’album Cambio, prodotto da Bruno Mariani e Mauro Malvasi che curò gli arrangiamenti, pubblicato per la prima volta nel settembre del 1990 dall’etichetta Pressing. Nel disco ricordiamo Attenti al lupo, che trainò il successo dell’intero album.
La frase di Lucio Dalla che invita a scoprire il significato nascosto dell’amore
L’amore, per Lucio Dalla, non è mai un concetto astratto ma un’esperienza viva, che nasce dal cuore e porta con sé gioia, dolore, domande senza risposta. Nella frase di Lucio Dalla, tratta da Le rondini, il cantautore accompagna in un viaggio interiore che parte dall’ascolto del battito del cuore e approda alla più grande delle domande: che cos’è davvero l’amore?
La forza di questa frase sta proprio nel suo essere universale. Ognuno può riconoscersi in quel desiderio di capire, di andare oltre le apparenze e di cogliere il mistero che lega ogni essere umano alla vita.
Le rondini, pur essendo una della canzoni di Lucio Dalla meno conosciute, i versi di questa canzone, che è una vera poesia, furono scelti da Marco Alemanno, il compagno di vita e collaboratore di Lucio Dalla, con cui ha trascorso gli ultimi 10 anni della sua vita, per ricordare il geniale artista bolognese. Parole che toccarono il cuore dei tanti presenti e che rimaranno per sempre come il manifesto della vita del grande cantutore.
Si sottolinea che, il racconto poetico della canzone consiste nell’immaginare il punto di vista di una rondine che si infila nel mondo degli uomini per guardarli con stupore e interpretarne la vita.
Il cuore come bussola per capire l’amore
Nei versi di Lucio Dalla il cuore diventa la guida più autentica: ogni battito è un segnale, un richiamo che invita a fermarsi e a guardarsi dentro. Non si tratta di una semplice metafora romantica, ma di un atto di consapevolezza.
L’amore viene raccontato come energia che muove gli esseri umani, che porta con sé gioia ma anche dolore, e che non si lascia imbrigliare da definizioni. Il “dov’è che si prende, dov’è che si dà” diventa così la sintesi di un enigma: l’amore è al tempo stesso dono e mancanza, incontro e mistero, esperienza che ci trascende.
“Questo strano dolore” che appare nei versi è il segno che l’amore non è mai solo felicità. C’è in esso una componente di mancanza, di vulnerabilità, di ferita che ci ricorda quanto sia rischioso amare. Ma è proprio in questo rischio che risiede la sua autenticità: senza dolore, l’amore non sarebbe completo.
La domanda finale, “dov’è che si prende, dov’è che si dà”, apre a una riflessione più grande. L’amore non si possiede e non si controlla, ma accade. È un movimento reciproco, un fluire che non ha un’origine precisa né un punto d’arrivo definitivo. È mistero puro, che resta tale anche quando lo viviamo intensamente.
Emerge chiaramente che nella frase di Lucio Dalla amore e vita coincidono. Non si può capire il senso dell’esistenza senza interrogarsi sull’amore, e non si può vivere davvero senza lasciarsi attraversare da questa forza. La frase diventa così una sintesi poetica della condizione umana. Vivere è amare, e amare è accettare il mistero che accompagna per tutta la vita.
La forza di non dare una risposta su cosa sia l’amore
La grandezza di Lucio Dalla e dei versi tratti da Le rondini sta proprio nella forza, nell’umiltà, nella consapevolezza di non offrire una definizione dell’amore, ma restituirne la complessità. Nella sua frase non c’è una verità assoluta da afferrare, bensì un invito a vivere l’amore come ricerca continua, come tensione vitale che non si esaurisce mai.
Non dare una risposta significa lasciare aperto lo spazio del mistero, della libertà, della scoperta personale. L’amore, come la vita, non è un’equazione da risolvere, ma un percorso da abitare. Ogni “battito del cuore”, ogni dolore e ogni gioia diventano così parte di un cammino che non ha soluzioni definitive, ma che rende pienamente umani.
È in questo non-detto, in questa assenza di risposta, che risiede la vera forza di questi versi di Lucio Dalla. Il cantautore italiano evidenzia che l’amore non va spiegato, va vissuto.
Questa è una grande lezione che tutti dovrebbero fare propria, perché no0n esiste una sola definizione dell’amore e come tale può essere trovato nei luoghi, nei momenti, nelle occasioni, nelle situazioni più inaspettate.
L’amore è qualcosa che va scovato dentro sé stessi, perché esiste, c’è, vive, anche se non si manifesta. Accade che per caso esca fuori, prenda forma, anche quando tutto sembra essere buio, quando le tenebre hanno totalmente avvolto l’anima. Di certo, serve sempre anche un briciolo di volontà per farlo emergere, altrimenti non appare perché non è riconosciuto.
Questa piccola, sana forma di consapevolezza aiuta a dare senso alla vita, che sembra evidente diventa colorata e gioiosa solo quando si dà e si riceve amore. Grazie Lucio Dalla per questo dono.