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Una frase di Marco Tullio Cicerone sull’importanza della sicurezza sul lavoro

In occasione dell 28 aprile, Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, vi proponiamo una frase di Marco Tullio Cicerone sul tema che pone diversi spunti di riflessione.

Il 28 aprile ricorre la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (World Day for Safety and Health at Work). Per iniziare la giornata, vi proponiamo una frase di Marco Tullio Cicerone sul tema che pone diversi spunti di riflessione.

“La sicurezza del popolo sarà la legge più alta” 

L’importanza della sicurezza sul lavoro

La sicurezza e l’incolumità delle persone dovrebbero essere la massima preoccupazione della società di qualsiasi epoca, in particolare dei funzionari pubblici e delle organizzazioni. Chiunque abbia un’attività da portare avanti e dei dipendenti deve essere consapevole che il progresso e i profitti non contano se le persone non sono al sicuro.

Lo stesso Cicerone, nell’età di Cesare in cui è vissuto, si era battuto per garantire la sicurezza e tranquillità (otium) e in generale per i diritti della classe latifondista. Qualsiasi regola, qualsiasi codice non può non prescindere da una legge: la garanzia della sicurezza della persona. 

Ieri come oggi, una cultura sulla sicurezza è indispensabile per una società civile; quella sul lavoro passa in primis dalla sicurezza dei luoghi e delle strutture. 

La cronaca recente, purtroppo, è ricca di episodi riguardanti incidenti sul lavoro, il più delle volte tragici. Se si vuole evitare che essi accadano, occorre diffondere la valutazione del rischio e il dovere della sicurezza come compiti irrinunciabili ed obiettivo virtuoso di ogni datore di lavoro e di ogni istituzione locale.

Per una cultura della prevenzione, è fondamentale all’interno di ciascuna organizzazione individuare i fattori di rischio, valutare i rischi, individuare le misure di sicurezza e salubrità dell’ambiente di lavoro, elaborare le misure preventive e protettive e dei sistemi di controllo delle misure adottate e delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali, insieme alla proposta di programmi di formazione e informazione lavoratori.

Il bisogno di sicurezza rappresenta per chi lavora un fattore di snodo tra sopravvivenza e serenità che può manifestarsi in vari modi e riguardare sia elementi fisici che elementi psichici. Per questo motivo, non si può concepire un sistema di tutela della salute del lavoratore senza considerare l’aspetto psicologico e il benessere lavorativo che da essa dipende.

Da ciò consegue il bisogno da parte delle aziende di una maggiore attenzione circa la qualità della vita negli ambienti di lavoro e, in particolare, del clima relazionale all’interno delle imprese.

A pochi giorni dal 1° maggio, Festa dei lavoratori, è importante prendere coscienza del fatto che la sicurezza sul lavoro è indispensabile per qualsiasi esercizio, sia esso pubblico o privato. Essa, come diceva Cicerone, deve essere “la legge più alta”.

Marco Tullio Cicerone

Marco Tullio Cicerone è stato un avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano. Esponente di un’agiata famiglia dell’ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti dell’antichità romana.

Marco Tullio Cicerone nacque nel 106 a.C. in territorio di Arpino; ben presto fu inviato a Roma dove studiò Retorica e Diritto, ma anche Filosofia e Lettere e completò la sua preparazione ad Atene e a Rodi. Il suo cursus honorum iniziò nel 76 a.C. con una rapida e inarrestabile ascesa: fu questore nella Sicilia orientale, poi edile curule, pretore nel 66 a.C. e console nel 63. La sua oratoria robusta ed euritmica gli aveva aperto la strada alle affermazioni politiche.

Tra i suoi maggiori contributi alla cultura latina, vi fu la creazione di un lessico filosofico latino: Cicerone si impegnò, infatti, a trovare il corrispondente vocabolo in latino per ogni termine specifico del linguaggio filosofico greco.

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