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Una frase di Antoine de Saint-Exupéry sul valore della semplicità

Durante un periodo difficile, Antoine de Saint-Exupéry scrisse una preghiera, in cui chiedeva a Dio di insegnargli l'arte dei piccoli passi

A tutti capita di vivere momenti difficili, ma un modo per uscirne c’è sempre, a cominciare dal rivolgere il proprio pensiero a chi, da lassù, ci può guidare e dare il coraggio di ripartire riscoprendo ciò che davvero conta, le piccole cose essenziali per la nostra vita, l’eccezionalità della semplicità.

Ed è questo il senso di un passaggio importante presente nella celebre preghiera di Antoine de Saint-Exupéry, autore de “Il Piccolo Principe” nato il 29 giugno del 1900 e scomparso il 31 luglio 1944, conosciuta con il titolo “Insegnami l’arte dei piccoli passi”.

Fa’ di me un uomo capace di raggiungere
coloro che hanno perso la speranza.
E dammi non quello che io desidero
ma solo ciò di cui ho davvero bisogno.

La ricerca della semplicità

In un mondo pieno di stimoli in cui tutti siamo iperconnessi, è facile cadere in un sentimento di ansia e stress che ci immobilizza, ci rende inermi di fronte alle sfide della vita.

Ecco quindi che è importante oggi prendersi del tempo per se stessi, cercare un momento di pausa da tutto e tutti. Magari tempo anche per un dialogo con il proprio io interiore, o se si è uomini di fede con chi da lassù ci guarda e veglia su di noi, affinché interceda e ci aiuti a ritrovare la via, a riscoprire la forza della semplicità, il potere delle piccole cose capaci di rigenerarci e di farci vivere un’esistenza autentica.

Ed è proprio questo il significato dell’estratto tratto dalla preghiera dl Antoine de Saint-Exupéry: l’uomo non ha bisogno di tutto ciò che potrebbe desiderare, ma soltanto ciò che necessita, e per capirlo chiede un segno dall’alto affinché possa individuare e riconoscere che conta davvero, ricevere quelle semplici ma essenziali cose per se e per chi, come lui, ha perso la speranza e non riesce più a dare il giusto valore a ciò che lo circonda.

La preghiera di Antoine de Saint-Exupéry

Tutti abbiamo vissuto momenti difficili, momenti in cui tutto sembrava andare storto. Tutto era grigio, persino il sole. E anche se il nostro corpo pareva non avere la forza di reagire, alla fine ci siamo rialzati, pronti a ricominciare a piccoli passi.

Quando Antoine de Saint-Exupéry, l’autore del “Piccolo Principe“, ha vissuto attimi del genere ha deciso di scrivere una preghiera, nella quale chiedeva a Dio di ricevere il dono della semplicità nel prendere le piccole scelte di ogni giorno.

Insegnami l’arte dei piccoli passi, Antoine de Saint-Exupéry

Non ti chiedo né miracoli né visioni
ma solo la forza necessaria per questo giorno!
Rendimi attento e inventivo per scegliere
al momento giusto
le conoscenze ed esperienze
che mi toccano particolarmente.

Rendi più consapevoli le mie scelte
nell’uso del mio tempo.
Donami di capire ciò che è essenziale
e ciò che è soltanto secondario.
Io ti chiedo la forza, l’autocontrollo e la misura:
che non mi lasci, semplicemente,
portare dalla vita
ma organizzi con sapienza
lo svolgimento della giornata.

Aiutami a far fronte,
il meglio possibile,
all’immediato
e a riconoscere l’ora presente
come la più importante.
Dammi di riconoscere
con lucidità
che le difficoltà e i fallimenti
che accompagnano la vita
sono occasione di crescita e maturazione.

Fa’ di me un uomo capace di raggiungere
coloro che hanno perso la speranza.
E dammi non quello che io desidero
ma solo ciò di cui ho davvero bisogno.

Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi.

Antoine de Saint-Exupéry

Nato a Lione, Antoine si trasferisce presto a Parigi per entrare nella Marina militare. Respinto dall’accademia navale, si iscrive all’Accademia di Belle Arti con l’intenzione di diventare poi architetto. Abbandona presto l’idea dell’architettura e inizia a frequentare caffè letterari.

A 21 anni si iscrive al servizio militare e, attratto dall’aviazione, prende il brevetto di pilota civile. Quella della scrittura diventa una passione sempre più forte e nel 1928 pubblica il suo primo libro. Ebbe tre gravi incidenti aerei.

Durante la Seconda Guerra Mondiale diventa pilota di guerra senza però far parte dello stormo che sgancia le bombe. Morirà in un quarto incidente.

La sua più importante opera, “Il Piccolo Principe”, è un racconto molto poetico che, nella forma di un’opera letteraria per ragazzi, affronta temi come il senso della vita e il significato dell’amore e dell’amicizia.

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