Nella citazione tratta dal suo libro Il silenzio e l’ascolto, Franco Battiato propone una riflessione tanto personale quanto universale sulla forza delle idee e la loro capacità di attraversare il tempo, trasformandosi e influenzandosi reciprocamente. È una testimonianza del potere dell’ascolto e della trasformazione, temi cardine nella sua arte e filosofia di vita. Con la sua inconfondibile sintesi, Battiato riunisce pensatori appartenenti a mondi distanti – Socrate, Aristotele, Al-Ghazali, e i venti del deserto – per portarci verso un ideale anacronistico ma necessario: il miglioramento.
“Compare Socrate influenzò Platone, che influenzò Aristotele, che non fu capito da Avicenna, secondo Averroè, che attaccò Al Ghazali, che influenzò Farid ad din ‘Attar, che attaccò i filosofi greci. Io che sto diventando sabbia del deserto, ringrazio i venti che mi cambiano forma e punto di osservazione, un ideale perseguo, anacronistico e ridicolo: il miglioramento.”
Franco Battiato e la sua vita dedicata al miglioramento di sé
La frase inizia con un riconoscimento alle catene di influenze reciproche nella storia del pensiero. Socrate, maestro del dialogo e del dubbio, influenzò Platone, che a sua volta forgiò il pensiero di Aristotele. Aristotele, padre della logica e delle scienze, viene criticato da Avicenna e successivamente interpretato e contestato da Averroè, un pensatore che viveva al crocevia tra l’Islam e la filosofia classica greca.
Battiato richiama questa complessa rete di scambi non per cercare una verità assoluta, ma per mostrarci il movimento perpetuo delle idee. Ogni pensatore è simultaneamente influenzato da chi l’ha preceduto e in grado di trasformare il pensiero di chi verrà dopo. È un richiamo alla bellezza e alla vulnerabilità di ogni progresso intellettuale, dove nessuna dottrina o credenza può rimanere statica.
Nel cuore della citazione, emerge la riflessione più personale di Battiato: nonostante i venti e le tempeste della vita, egli continua a perseguire un ideale apparentemente anacronistico e ridicolo agli occhi del mondo moderno: il miglioramento. In un’epoca che spesso celebra l’immobilismo o il cinismo come filosofia dominante, questa dichiarazione suona rivoluzionaria.
Il miglioramento di cui parla non è solamente materiale o professionale, ma interiore: un cambiamento di prospettiva, uno spostamento del punto di osservazione che i venti della vita, come la sabbia del deserto, rendono inevitabile. L’immagine di Battiato che si fa “sabbia del deserto” ci offre un’allegoria potente: l’umanità è fatta di elementi in continuo mutamento, plasmati dal tempo e dagli eventi, ma sempre parte di qualcosa di più grande.
La centralità del silenzio e dell’ascolto
Nel suo libro Il silenzio e l’ascolto, da cui questa citazione è tratta, Battiato riflette frequentemente sull’importanza di accogliere la complessità del mondo senza pregiudizi o rigidità. Il silenzio, in questa prospettiva, non è mera assenza di parole ma uno stato di ricettività e meditazione, in cui è possibile aprirsi all’altro e riconsiderare il proprio posto nel mondo.
Le influenze filosofiche che cita sono un esempio perfetto di questa attitudine: piuttosto che chiudere le porte davanti a ciò che sembra diverso o minaccioso, egli celebra l’importanza di accogliere le contraddizioni, accettare il cambiamento, e lasciarsi trasformare.
Non è un caso che Battiato scelga di ringraziare “i venti che mi cambiano forma e punto di osservazione”. Come nella musica, dove ogni nota si relaziona con le altre per creare armonia, anche la vita dell’essere umano si arricchisce quando accetta il fluire delle circostanze. L’ideale del miglioramento, così spesso dimenticato, è forse un’eredità del suo interesse per il misticismo e la spiritualità, che lo porta a considerare la vita come un viaggio verso una comprensione più profonda del sé e degli altri.
Nella modernità dominata dalla velocità e dall’ossessione per la produttività, l’ideale del miglioramento interiore viene spesso relegato a un ruolo marginale o considerato irrilevante. Tuttavia, Battiato ci ricorda che il progresso personale è alla base di qualsiasi evoluzione collettiva. Cercare di migliorare non significa perseguire una perfezione irraggiungibile, ma accettare il cambiamento e trasformare le sfide in occasioni per crescere.
La citazione di Battiato si inserisce come un invito ad abbracciare il mutamento, a rispettare il fluire delle idee nel tempo e a non smettere mai di cercare, trasformarsi e migliorare. In un mondo che sembra spingere verso la semplificazione e l’omologazione, l’arte, il pensiero e la spiritualità rappresentano un richiamo alla ricchezza delle sfumature e alla bellezza della diversità.
Essere sabbia nel vento può sembrare una condizione di fragilità, ma in realtà è un atto di fiducia nell’universo: un invito a lasciarsi modellare dalla vita, rimanendo sempre fedeli a quell’ideale apparentemente ridicolo ma eternamente umano, che è il miglioramento.