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I versi di Bertolt Brecht sul grande e sano valore del dubbio

Leggiamo questi versi di Bertolt Brecht tratti dalla poesia "Lode al dubbio" che ci ricordano quanto sia nocivo credere a tutto senza analisi né dubbio.

Bertolt Brecht, con la sua poesia Lode al dubbio, ci introduce a una riflessione fondamentale sul valore dell’incertezza e del pensiero critico.

Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
serenamente e con rispetto chi
come moneta infida pesa la vostra parola!
Vorrei che foste accorti, che non deste
la vostra parola con troppa fiducia.

I versi iniziali del componimento pongono immediatamente al centro dell’attenzione un’esortazione a non fidarsi ciecamente delle certezze, siano esse personali o imposte dall’esterno. In questi versi, Brecht sottolinea l’importanza del dubbio come strumento di analisi e salvaguardia del pensiero libero.

Il Dubbio come virtù nella poetica di Bertolt Brecht

Il poeta tedesco invita i suoi lettori a considerare il dubbio non come un segno di debolezza, ma come una necessità per comprendere il mondo. L’idea di accogliere con rispetto coloro che «come moneta infida pesano la nostra parola» suggerisce che coloro che mettono in discussione ciò che diciamo—e ciò che pensiamo—non sono necessariamente nemici, ma possono essere stimoli per una maggiore consapevolezza. Il dubbio, quindi, diventa una difesa contro il dogmatismo e il conformismo.

Brecht scrive in un’epoca segnata da regimi totalitari e ideologie inflessibili. Le dittature, di qualsiasi colore politico, si fondano sulla certezza imposta, sull’accettazione acritica delle verità di Stato. In questo contesto, il dubbio è rivoluzionario, perché minaccia l’ordine stabilito e incoraggia il pensiero individuale.

L’attenzione che Brecht rivolge alla parola e alla sua affidabilità è un elemento chiave della sua poetica e della sua filosofia politica. Il riferimento alla «moneta infida» richiama l’idea che le parole possono essere falsificate, manipolate, svuotate del loro significato originale. Chi pesa le parole come fosse denaro falso non è solo chi ascolta, ma anche chi le pronuncia. In un’epoca in cui la propaganda e la retorica politica distorcono la realtà, Brecht suggerisce la necessità di mantenere un atteggiamento vigile e scettico.

L’invito a non dare la propria parola con troppa fiducia è un monito contro la rigidità del pensiero. La fiducia cieca, sia in un’ideologia sia in una convinzione personale, può portare a un’accettazione passiva delle cose come sono, impedendo il progresso e l’innovazione. Brecht si oppone a questa mentalità chiusa e invita alla prudenza: non bisogna mai smettere di interrogarsi, di mettere alla prova le proprie convinzioni, di accogliere nuovi punti di vista.

Il Dubbio nella tradizione filosofica

Il concetto di dubbio ha una lunga storia nella filosofia occidentale. Da Socrate a Cartesio, da Kant a Popper, il dubbio è sempre stato considerato un elemento essenziale del pensiero critico. Socrate, con il suo metodo maieutico, sosteneva che la vera conoscenza nasce dalla consapevolezza della propria ignoranza. Cartesio, nel Discorso sul metodo, costruisce il suo sistema filosofico proprio partendo dal dubbio radicale. Kant mette in guardia contro l’adesione passiva ai dogmi, e Popper sviluppa il principio della falsificabilità, sostenendo che una teoria scientifica deve sempre poter essere messa in discussione.

Brecht si inserisce in questa tradizione, applicando il principio del dubbio alla politica e alla società. La sua poesia è un inno alla libertà di pensiero e alla necessità di mantenere un atteggiamento critico di fronte alle verità assolute.

Attualità del messaggio di Brecht

Nell’era dell’informazione e della disinformazione, il messaggio di Brecht è più attuale che mai. Viviamo in un mondo in cui le notizie false si diffondono rapidamente, in cui la propaganda continua a esercitare un forte impatto sulle opinioni pubbliche, in cui il conformismo spesso soffoca il pensiero critico. Il dubbio, inteso come capacità di analizzare, confrontare e verificare le informazioni, è uno strumento indispensabile per navigare in questo panorama complesso.

Anche nelle dinamiche quotidiane, il dubbio gioca un ruolo essenziale: nel rapporto con le istituzioni, nei dibattiti politici, nelle scelte personali. Essere dubbiosi non significa essere insicuri, ma consapevoli della complessità della realtà. È un esercizio di umiltà intellettuale che ci protegge dall’arroganza e dall’ingenuità.

Brecht, con la sua Lode al dubbio, ci invita a non accettare mai nulla in modo passivo, a non dare la nostra parola con troppa facilità, a non cadere nelle trappole delle certezze assolute. Il dubbio non è un ostacolo alla conoscenza, ma la sua condizione necessaria. Salutare con rispetto chi mette in discussione le nostre parole significa riconoscere il valore della riflessione e del confronto. In un mondo che cerca sempre più di semplificare le complessità, il dubbio è un atto di resistenza intellettuale e un omaggio alla libertà di pensiero.

Ma, vale la pena leggere l’intera poesia:

Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
serenamente e con rispetto chi
come moneta infida pesa la vostra parola!
Vorrei che foste accorti, che non deste
la vostra parola con troppa fiducia.
Leggete la storia e guardate
in fuga furiosa invincibili eserciti.

In ogni luogo
fortezze indistruttibili rovinano e
anche se innumerabile era l’Armada salpando,
le navi che tornarono
le si poté contare.
Fu cosí un giorno un uomo sull’inaccessibile vetta
e giunse una nave alla fine
dell’infinito mare.

Oh bello lo scuoter del capo
su verità incontestabili!
Oh il coraggioso medico che cura
l’ammalato senza speranza!
Ma d’ogni dubbio il piú bello
è quando coloro che sono senza fede, senza forza, levano il capo e
alla forza dei loro oppressori
non credono piú!

Oh quanta fatica ci volle per conquistare il principio!
Quante vittime costò!
Com’era difficile accorgersi
che fosse cosí e non diverso!
Con un respiro di sollievo un giorno un uomo nel libro del sapere lo scrisse.

Forse a lungo là dentro starà e piú generazioni
ne vivranno e in quello vedranno un’eterna sapienza
e sprezzeranno i sapienti chi non lo conosce.
Ma può avvenire che spunti un sospetto, di nuove esperienze,
che quella tesi scuotano. Il dubbio si desta.
E un altro giorno un uomo dal libro del sapere
gravemente cancella quella tesi.

Intronato dagli ordini, passato alla visita
d’idoneità da barbuti medici, ispezionato
da esseri raggianti di fregi d’oro, edificato
da solennissimi preti, che gli sbattono alle orecchie un libro redatto da Iddio in persona,
erudito
da impazienti pedagoghi, sta il povero e ode
che questo mondo è il migliore dei mondi possibili e che il buco
nel tetto della sua stanza è stato proprio previsto da Dio.
Veramente gli è difficile
dubitare di questo mondo.

Madido di sudore si curva l’uomo che costruisce la casa dove non lui dovrà abitare.
Ma sgobba madido di sudore anche l’uomo che la propria casa si costruisce.
Sono coloro che non riflettono, a non dubitare mai.
Splendida è la loro digestione, infallibile il loro giudizio.
Non credono ai fatti, credono solo a se stessi. Se occorre,
tanto peggio per i fatti. La pazienza che han con se stessi
è sconfinata. Gli argomenti
li odono con l’orecchio della spia.

Con coloro che non riflettono e mai dubitano
si incontrano coloro che riflettono e mai agiscono.
Non dubitano per giungere alla decisione, bensí
per schivare la decisione. Le teste
le usano solo per scuoterle. Con aria grave
mettono in guardia dall’acqua i passeggeri di navi che affondano.
Sotto l’ascia dell’assassino
si chiedono se anch’egli non sia un uomo.

Dopo aver rilevato, mormorando,
che la questione non è ancora sviscerata, vanno a letto.
La loro attività consiste nell’oscillare.
Il loro motto preferito è: l’istruttoria continua.
Certo, se il dubbio lodate
non lodate però
quel dubbio che è disperazione!

Che giova poter dubitare, a colui
che non riesce a decidersi!
Può sbagliarsi ad agire
chi di motivi troppo scarsi si contenta,
ma inattivo rimane nel pericolo
chi di troppi ha bisogno.
Tu, tu che sei una guida, non dimenticare
che tale sei, perché hai dubitato
delle guide! E dunque a chi è guidato
permetti il dubbio!

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