Oggi comincia l’autunno. La stagione considerata più romantica e poetica, in grado di regalarci paesaggi mozzafiato con colori unici. La terra si dipinge di tonalità calde e le foglie iniziano a popolare le nostre strade e i nostri boschi.
Questa atmosfera autunnale, che ci porta un sempre un po’ di malinconia verso l’estate, ha ispirato moltissimi artisti, incantati dalla bellezza della natura: uno di questi è Vincent Van Gogh:, il quale si è lasciato ispirare dall’autunno in diverse sue opere. Un’ispirazione importante, ben sintetizzata con questo suo celebre aforisma.
“Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo”
L’inimitabile atmosfera dell’autunno
La terra si dipinge di tonalità calde e le foglie iniziano a popolare le nostre strade e i nostri boschi. Questa atmosfera autunnale, che ci porta un sempre un po’ di malinconia verso l’estate, ha ispirato moltissimi artisti, incantati dalla bellezza della natura.
Noi, torniamo nella nostra quotidianità, ai nostri momenti sotto una calda coperta. Torniamo pian piano ad abbandonarci nel nostro piccolo nido di casa, protetti dai primi venti. Le città riprendono il loro ritmo.
Siamo arrivati a questa fase dell’anno, dove iniziamo a fare i conti finali, dove iniziamo anche a focalizzare nuovi progetti… Senza dimenticarci mai la bellezza di una vita che si trasforma, seguendo un ciclo quasi magico. Una magia che artisti come Van Gogh hanno saputo catturare e reinterpretare nelle loro opere ispirate a questa stagione delicata e ricca di sfumature da cogliere.
Vincent Van Gogh e il suo rapporto con la natura
Van Gogh, con il suo stile inconfondibile ed estremamente personale, ha sempre dipinto la natura con un’estrema forza evocativa. La sua pittura è caratterizzata da colori accesi, quasi estremi, che testimoniano la visione vitalistica dell’artista. I suoi occhi sapevano vedere oltre, sapevano vedere cose che la moltitudine non era in grado di vedere.
Per questo, anche il più semplice degli oggetti, veniva caricato da un forte pathos. La sua anima tormentata si rifletteva nelle piante, negli alberi scossi dal vento, nella notte stellata accesa dalla luce degli astri. Nato in Olanda, nel 1853 e morto poi in Francia, sua nazione prediletta, nel 1890, Vincent Van Gogh è sicuramente uno degli artisti più innovativi ma tormentati del nostro tempo.
Tra le sue opere ispirate alla stagione che inizia a settembre ricordiamo “Autunno, paesaggio al crepuscolo”, dipinto conservato presso il Centraal Museum, Utrecht, capace di trasportare lo spettatore in un’atmosfera malinconica e meditativa, tipica delle giornate autunnali.
Il quadro, come molti altri della produzione del celebre pittore olandese, esprime un profondo senso di connessione con la natura e la vita rurale. In questo quadro emerge come l’autunno sia per Van Gogh un momento di riflessione. In “Autunno, paesaggio al crepuscolo”, il pittore cattura questa transizione, mettendo in scena un bosco ai margini di una strada campestre, con alberi alti e slanciati che si ergono come sentinelle lungo il percorso.
Tra le altre opere d’arte del celebre pittore ispirate alla stagione “dalle foglie secche” ricordiamo “Natura morta con frutti e castagne”, “Viale in autunno”, “Viale con i pioppi in autunno”, “Natura morta con cesto di mele”. In tutti questi quadri c’è una certa continuità data dall’utilizzo di colori come il rosso il giallo, il marrone: tonalità capaci di esprimere tutta la malinconia e la nostalgia che caratterizza questa stagione. Sfumature naturali e umane che solo un animo sensibile come quello di Vincent Van Gogh poteva trasporre e rappresentare su tela.