I versi di Amelia Rosselli tratti dalla poesia “Una tua faccia ha sì contorni umani” rivelano tutta l’intensità della sua scrittura, capace di evocare immagini luminose e, al tempo stesso, ombrose. La sua poesia si muove tra la percezione del tempo, il ricordo e il desiderio, con un linguaggio che sfida le strutture tradizionali per immergersi in un flusso emotivo e musicale. Dedichiamoli a chi amiamo o a noi stessi, il giorno di San Valentino; chi ci ama li merita, noi li meritiamo.
un tuo gesto è davvero primaverile e
un tuo guardarmi è la prima delle cose
a cui penso quando – nel vivido primeggiare
dei nuvoli pomeridiani – io con molta
lentezza cerco te.
E se il morire è cosa di ogni giorno
anche il tuo sguardo ha luci maligne
e un tuo cenno di timidezza o d’amore
L’evanescenza della presenza e la sua dolcezza nei versi di Amelia Rosselli
Il componimento si apre con un richiamo alla fisicità dell’altro, che si manifesta in gesti e sguardi carichi di significato. “Un tuo gesto è davvero primaverile”: questa immagine associa la persona amata alla rinascita, alla delicatezza e alla vitalità della primavera, stagione di transizione e di speranza. La presenza dell’altro non è statica, ma si manifesta come un movimento vitale e carico di energia, che però sfugge e si dissolve nel passare del tempo.
Lo sguardo della persona evocata è la prima immagine a cui il soggetto lirico pensa, come un punto di riferimento in mezzo al continuo fluire del tempo e delle immagini della realtà: “un tuo guardarmi è la prima delle cose a cui penso”. Questa dichiarazione trasforma lo sguardo in un centro gravitazionale della memoria e dell’esperienza del soggetto, un punto saldo nell’instabilità dell’esistenza.
La ricerca dell’altro
Il verso successivo introduce una visione dinamica e immersiva del desiderio: “quando – nel vivido primeggiare dei nuvoli pomeridiani – io con molta lentezza cerco te”. Qui la ricerca dell’altro si svolge in un ambiente naturale in movimento, tra nuvole pomeridiane che “primeggiano” nel cielo, quasi a sottolineare il carattere effimero di questa ricerca. Il tempo della poesia si distende in una lentezza densa di significato, un’attesa consapevole che l’incontro potrebbe non avvenire o avvenire solo nella memoria e nel desiderio.
Il tema della caducità si fa esplicito nel verso “E se il morire è cosa di ogni giorno”, che introduce una riflessione sulla mortalità come esperienza quotidiana. La vita è segnata dalla presenza costante della fine, che si insinua negli attimi più comuni e perfino nei gesti dell’amato. Questa consapevolezza della precarietà è tipica della poesia di Amelia Rosselli, in cui il senso della perdita convive con la ricerca dell’assoluto.
Anche lo sguardo dell’altro non è solo fonte di luce, ma contiene in sé una contraddizione: “anche il tuo sguardo ha luci maligne”. Questo verso introduce un elemento di inquietudine, come se la bellezza e l’amore potessero essere intrisi di qualcosa di oscuro, di un presagio di dissoluzione o di pericolo. La dualità delle emozioni, il contrasto tra desiderio e paura, tra attrazione e angoscia, è un tratto distintivo della poetica rosselliana.
L’ultimo verso, “e un tuo cenno di timidezza o d’amore”, chiude la poesia lasciando aperta la possibilità di un ritorno al sentimento. Il gesto dell’altro può essere un segnale di amore o di esitazione, ma in ogni caso racchiude un significato profondo per il soggetto lirico. Questa ambiguità riflette il carattere sfuggente della comunicazione umana e dell’affetto, che si muove tra la paura della perdita e la speranza di una conferma.
La musicalità del linguaggio poetico
Uno degli elementi più affascinanti della poesia di Amelia Rosselli è la sua musicalità. Il suo verso si muove con un ritmo irregolare, in cui le pause e le ripetizioni creano un effetto ipnotico. La disposizione delle parole e la scelta lessicale conferiscono alla poesia un tono sospeso, che rispecchia il senso di attesa e di ricerca espresso nei versi.
I versi di “Una tua faccia ha sì contorni umani” ci immergono in un’esperienza emotiva complessa, in cui l’amore si mescola alla perdita e il desiderio alla consapevolezza della fragilità della vita. La poesia di Amelia Rosselli, con il suo linguaggio denso e vibrante, ci invita a esplorare le profondità dell’animo umano, rendendo ogni parola un frammento di un’esistenza sospesa tra la luce e l’ombra.