10 frasi di Michel Foucault che ci insegnano a pensare la libertà

7 Agosto 2025

Scopri 10 frasi di Michel Foucault che ci insegnano a riflettere sulla libertà e sul potere nella nostra vita quotidiana

10 frasi di Michel Foucault che ci insegnano a pensare la libertà

Michel Foucault (1926-1984) è stato uno dei pensatori più influenti del Novecento. Filosofo, storico delle idee e critico della modernità, ha studiato i meccanismi invisibili attraverso cui il potere plasma la vita, la conoscenza e persino i nostri corpi.

Le sue parole non sono mai semplici aforismi, ma inviti a guardare il mondo come una rete di relazioni in cui siamo tutti coinvolti. In tempi in cui libertà, controllo e verità sono questioni centrali, le frasi di Foucault restano una bussola per esercitare il pensiero critico.

Curiosità su Michel Foucault: Lo sapevi che…

Nato a Poitiers nel 1926, ha insegnato in università francesi e all’estero, diventando una delle figure di punta del Collège de France.

Le sue opere principali come: Storia della follia, Sorvegliare e punire e La volontà di sapere, uniscono filosofia, storia e sociologia.

Ha vissuto apertamente la propria omosessualità in un’epoca in cui era ancora stigmatizzata, e questo ha influenzato la sua riflessione sulla libertà e il corpo.

È morto nel 1984 a Parigi, lasciando un’eredità intellettuale che continua a ispirare filosofi, storici, attivisti e artisti.

Michel Foucault fu un pensatore “archeologo” e “genealogista” Foucault è noto per due approcci metodologici: l’ archeologia del sapere, con cui scava nella storia delle idee per mostrare come nascano e si trasformino le forme di conoscenza; e la genealogia, con cui indaga i rapporti di potere e la loro influenza sui saperi e sui corpi.

Celebre per aver mostrato che il sapere non è mai neutro, ma intrecciato a dinamiche di potere (il famoso concetto di potere/sapere).

I suoi grandi temi: Follia ( Storia della follia nell’età classica): come la società ha escluso e definito la follia nel corso dei secoli.

Sorveglianza ( Sorvegliare e punire): dall’uso spettacolare delle pene corporali al controllo capillare delle prigioni e delle istituzioni moderne, incarnato nella metafora del Panopticon .

Sessualità ( La volontà di sapere e i volumi inediti della Storia della sessualità): il sesso non come tabù, ma come oggetto di un enorme apparato discorsivo e normativo.

Lo stile e il ruolo politico. Foucault rifiutava l’idea del filosofo chiuso in torre d’avorio: partecipava ad azioni dirette, sosteneva i diritti dei prigionieri, difendeva minoranze sessuali e migranti.

Alcuni lo accusano di relativismo estremo: se tutto è costruito socialmente, esiste ancora verità? Altri hanno criticato la sua scarsa attenzione alla dimensione economica rispetto a quella del potere disciplinare.

La sua figura pubblica ha suscitato discussioni, soprattutto negli anni ’80, legate alle sue posizioni su temi eticamente controversi.

Michel Foucault è oggi fondamentale in filosofia, sociologia, studi di genere, storia, criminologia, antropologia. Ha influenzato autori come Judith Butler, Paul B. Preciado e Achille Mbembe.

Molti dei suoi corsi al Collège de France, pubblicati postumi, mostrano lati inediti della sua ricerca, come l’interesse per l’ etica antica e le pratiche di libertà

10 frasi di Michel Foucault che ci insegnano a pensare la libertà e il potere

Le frasi di Michel Foucault ci insegnano che la libertà non è mai data una volta per tutte, ma va praticata ogni giorno. Ci invitano a osservare come il potere agisce nelle pieghe della vita quotidiana e a trovare spazi di resistenza creativa. Per Foucault, pensare non serve a contemplare il mondo, ma a cambiarlo e ogni atto di consapevolezza è già un atto di libertà.

 

1.
“Dove c’è potere, c’è resistenza.”
La volontà di sapere (1976)

Ogni sistema di potere genera, inevitabilmente, la possibilità di opporsi. La libertà è sempre possibile, ma richiede consapevolezza.

 

 2.
“La verità è di questo mondo.”
Microfisica del potere (1977)

La verità non è eterna né universale: è costruita in contesti storici e sociali. Un invito a interrogare chi la produce e a beneficio di chi.

 

 3.
“Il sapere non è fatto per comprendere, ma per prendere posizione.”
Intervista a Le Monde , 1977

La conoscenza è anche un atto politico: imparare significa decidere come agire.

 

 4.
“Il corpo è il luogo di esercizio del potere.”
Sorvegliare e punire (1975)

Dal carcere alla scuola, dalla medicina allo sport, il potere si esercita attraverso la disciplina dei corpi.

 

 5.
“Il potere è ovunque; non perché abbracci tutto, ma perché viene da ogni parte.”
La volontà di sapere (1976)

Il potere non è solo verticale (dall’alto verso il basso), ma circola nelle relazioni quotidiane.

 

 6.
“La libertà non è mai qualcosa che si possiede; è qualcosa che si pratica.”
Intervista a Magazine Littéraire , 1984

La libertà non è uno stato garantito: è un esercizio continuo di scelta e di resistenza.

 

7.
“Non bisogna liberarsi del potere, ma del suo carattere dispotico.”
Microfisica del potere (1977)

Foucault non vede il potere come solo negativo: il problema è quando diventa oppressivo e incontrollato.

 

 8.
“Non bisogna chiedersi chi siamo, ma rifiutare ciò che siamo.”
La volontà di sapere (1976)

Un invito a non accettare identità imposte dal potere o dalla società, ma a trasformarsi.

 

 9.
“L’arte di vivere è resistere all’ordine che ci vorrebbe uguali.”
Intervista a Le Nouvel Observateur , 1984

La diversità come forma di resistenza alla normalizzazione.

 

 10.
“Forse un giorno questa età sarà chiamata l’epoca del biopotere.”
La volontà di sapere (1976)

Foucault anticipa un concetto oggi centrale: il potere che regola le popolazioni attraverso il controllo della vita biologica.

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