Pablo Picasso, genio indiscusso del XX secolo, non ha mai accettato di essere rinchiuso in una definizione. Non solo perché ha attraversato fasi pittoriche diversissime, ma perché ha vissuto l’arte come un’urgenza vitale, una battaglia contro l’abitudine e l’immobilismo.
Le sue parole, taglienti e viscerali, raccontano l’essenza dell’atto creativo meglio di qualsiasi trattato. In questo articolo, abbiamo raccolto 10 frasi memorabili di Picasso che svelano il suo pensiero sull’arte, sul mestiere dell’artista e sul rapporto tra creazione e vita. Ogni frase è una chiave per leggere, o guardare, il mondo con occhi nuovi.
10 frasi di Pablo Picasso che ci insegnano la filosofia dell’arte
Leggere le frasi di Picasso significa rimettere in discussione tutto ciò che crediamo sull’arte. Le sue frasi, come le sue opere, spiazzano, irritano, illuminano. Non ci insegnano come dipingere, ma come guardare, e questo è molto di più. Picasso ci invita a rompere, a sentire, a restare vivi. Perché solo chi continua a creare se stesso, ogni giorno, è davvero artista.
Le frasi
1.
«Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.»
Per Picasso, l’infanzia è il luogo della creatività pura, non ancora corrotta dalle regole, dal giudizio o dal conformismo. L’artista, per lui, è colui che riesce a preservare quello sguardo incontaminato. Non si tratta di “imparare” a creare, ma di non dimenticare come si faceva da bambini.
2.
«Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l’occasione per comprendere.»
Questa frase sembra parlare direttamente agli spettatori dell’arte contemporanea. Di fronte a ciò che è insolito o provocatorio, spesso si reagisce con il rifiuto. Ma l’arte, secondo Picasso, non chiede giudizi: chiede domande, apertura, possibilità.
3.
«L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni.»
Per Picasso, l’arte non è decorazione o intrattenimento, ma un’esplosione che rompe la monotonia. È un atto liberatorio, che ci restituisce al presente, ci sveglia dal torpore quotidiano e ci rimette in contatto con l’essenziale.
4.
«Ci sono pittori che trasformano il sole in una macchia gialla, ma ci sono altri che con l’aiuto della loro arte e della loro intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole.»
Qui Picasso distingue tra chi riproduce la realtà e chi le dà senso attraverso la visione personale. Non basta ritrarre: bisogna trasfigurare, sorprendere, ribaltare le aspettative. L’arte non è imitazione, ma interpretazione.
5.
«Si è detto sovente che un artista deve lavorare per se stesso, per l’amore dell’arte e fregarsene del successo; è falso. Un artista ha bisogno del successo. E non soltanto per vivere, ma, soprattutto per realizzare la sua opera.»
Una riflessione spiazzante, che sfida l’idea romantica dell’artista isolato e disinteressato. Per Picasso, il successo non è un fine, ma un mezzo: serve ad avere tempo, mezzi, pubblico. È il contesto che rende possibile l’opera.
6.
«Ci si mette del tempo a diventare giovani.»
Una frase poetica e ironica, che rovescia l’idea del tempo come nemico. Invecchiare, per Picasso, non significa spegnersi, ma tornare all’essenza, liberarsi dal superfluo, recuperare lo slancio originario. Essere giovani, davvero, è un’arte.
7.
«Io faccio sempre ciò che non posso fare, in modo da imparare come farlo.»
L’arte, per Picasso, non nasce dalla perfezione, ma dall’azzardo. Non bisogna aspettare di essere pronti, ma esporsi, sbagliare, tentare l’impossibile. Solo così si cresce: facendo ciò che si teme.
8.
«Tutti vogliono capire la pittura. Perché non cercano di capire il canto degli uccelli? La gente ama la notte, un fiore, tutto ciò che li circonda senza cercare di capirlo. Ma la pittura, quella la debbono capire.»
Una critica feroce all’ossessione interpretativa. Picasso invita a vivere l’arte come esperienza, non come problema da risolvere. Come la natura, anche un quadro può emozionare senza spiegazioni. L’arte si sente, non si traduce.
9.
«La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico.»
Una frase che spiega tutta la violenza di Guernica. Per Picasso, l’arte è un’arma morale, politica, civile. Può denunciare, difendere, urlare. Non è mai neutra. Anche il gesto di dipingere è, in sé, un atto di presa di posizione.
10.
«Il peggior nemico della creatività è il buon gusto.»
Forse la più iconica. Per Picasso, il “buon gusto” è il veleno della libertà artistica, perché impone regole, etichette, formule. Solo chi osa la bruttezza, la sgrammaticatura, l’eccesso può toccare la verità della creazione.
