Fisico teorico e scrittore, vincitore del Premio Strega con il romanzo d’esordio La solitudine dei numeri primi, Paolo Giordano è uno degli autori italiani contemporanei più acuti nel leggere le contraddizioni dell’animo umano. Le sue frasi non cercano lo slogan: scavano, si avvitano intorno a concetti difficili da dire, si muovono tra il dolore, la scienza, la tenerezza, il dubbio, la libertà.
La scrittura di Paolo Giordano è fatta di silenzi densi, di cose taciute e di atti mancati. Ma proprio lì, in quella sottrazione, affiora una lucidità rara: quella che ci insegna a restare. Nella realtà, nei sentimenti, nelle responsabilità condivise.
Curiosità su Paolo Giordano: Lo sapevi che…
Paolo Giordano è laureato in Fisica teorica, ma ha scelto di usare le parole per raccontare l’umano. La sua scrittura si muove tra le leggi dell’universo e i nodi delle relazioni, cercando una verità che non si può misurare.
È stato uno degli intellettuali più ascoltati durante la pandemia con Nel contagio, pamphlet che ha unito scienza e riflessione civile. Il suo ultimo libro, Tasmania, è un romanzo sul disastro climatico, la paternità e l’ansia contemporanea.
10 frasi di Paolo Giordano che ci insegnano a comprendere la complessità della vita
Le frasi di Paolo Giordano non urlano: suggeriscono. Sono semi che germogliano dopo, quando ci troviamo soli, in silenzio, a rivedere i nostri gesti e le nostre omissioni. In un mondo affamato di risposte veloci, la sua scrittura ci insegna che comprendere è un processo lento, fatto di ascolto, dubbio e cura. Perché vivere meglio, oggi, significa forse scegliere di capire. Anche quando è difficile.
1.
“La solitudine può essere un posto affollato.”
La solitudine dei numeri primi
Una riflessione sul paradosso dell’essere umani: si può stare in mezzo agli altri e sentirsi irrimediabilmente soli. La frase ci invita a non sottovalutare il dolore invisibile.
2.
“Alcune cose succedono così, solo perché devono succedere.”
La solitudine dei numeri primi
Una lezione di accettazione della casualità, dell’incontrollabile. Giordano ci ricorda che non tutto ha un senso preciso, e va bene così.
3. “Il desiderio non si spegne mai davvero, cambia solo forma.”
Intervista a la Repubblica
Una frase che ci insegna a non aver paura del cambiamento. Ciò che ci anima può trasformarsi, ma non scomparire.
4. “C’è una responsabilità nella libertà: quella di non far male agli altri.”
Nel contagio
Una delle lezioni più forti di Giordano durante la pandemia: la libertà non è mai assoluta, è sempre intrecciata agli altri. Una riflessione profondamente etica.
5.
“Siamo tutti interconnessi. Anche quando pensiamo di essere isolati.”
Nel contagio
L’eco della fisica nella scrittura di Giordano: ogni gesto ha conseguenze, ogni vita è parte di un sistema. Una frase che ci educa alla responsabilità collettiva.
6.
“Non sempre si può spiegare l’amore. Ma si può restare.”
Divorare il cielo
Il suo romanzo più corposo e viscerale ci regala questa perla: l’amore non è sempre comprensibile, ma si misura nella fedeltà al presente.
7.
“Scrivere è come scavare in una cava: trovi verità che non sapevi di cercare.”
Intervista a Corriere della Sera
Un invito a coltivare la profondità, a cercare dentro e non solo fuori. Anche senza garanzie di trovare qualcosa.
8.
“La distanza non è solo fisica. A volte si può essere lontanissimi nello stesso letto.”
La solitudine dei numeri primi
L’incomunicabilità, uno dei temi ricorrenti nei suoi romanzi, ci insegna a non dare mai per scontato l’altro, nemmeno quando ci sembra vicino.
9.
“Le cose importanti non si fanno mai da soli.”
Nel contagioUna frase semplice e potente, che ridimensiona ogni eroismo individuale. Senza comunità, non c’è trasformazione duratura.
10.
“Tutte le scelte, anche le più intime, sono scelte politiche.”
Intervista a La Lettura
Giordano rifiuta la neutralità apparente della vita privata. La sua scrittura ci insegna a pensare il mondo, anche quando sembra non c’entrare.