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“Paolo Pellegrin. L’orizzonte degli eventi”, la mostra fotografica da non perdere a Venezia

Oltre 300 scatti di uno dei fotoreporter più importanti del nostro tempo. "Paolo Pellegrin. L'orizzonte degli eventi" verrà inaugurata il prossimo 30 agosto negli spazi delle Stanze della fotografia, a Venezia.

Paolo Pellegrin è uno dei massimi esponenti del fotogiornalismo mondiale dei nostri tempi. Ammirare i suoi scatti significa immergersi nella contemporaneità, scoprire la grande storia attraverso il microcosmo di esseri umani immortalati in un attimo che dura un’eternità.

Se amate la fotografia, vi segnaliamo un appuntamento da tenere d’occhio in quel di Venezia, che verrà inaugurato il prossimo 30 agosto: Le Stanze della Fotografianell’Isola di San Giorgio, ospitano “Paolo Pellegrin. L’orizzonte degli eventi”.

“Paolo Pellegrin. L’orizzonte degli eventi”, la mostra

La mostra “Paolo Pellegrin. L’orizzonte degli eventi” sarà fruibile dal 30 agosto 2023 al 7 gennaio 2024 a Le Stanze della Fotografia. Il percorso espositivo testimonia i conflitti della contemporaneità ma anche gli effetti del cambiamento climatico attraverso le immagini di uno tra i più importanti fotografi italiani viventi, Paolo Pellegrin, vincitore di undici edizioni del World Press Photo Award e membro dell’agenzia Magnum dal 2005.

Nato a Roma nel 1964, Pellegrin si è distinto fin da subito per l’umanità del suo sguardo, caratteristica che ha reso unici i suoi lavori e che gli ha permesso di andare sempre al di là della superficie.

Gli oltre 300 scatti incluso un reportage inedito sull’Ucraina, coprono l’arco di tempo dal 1995 al 2023 e raccontano l’attività sul campo di Paolo Pellegrin: da Gaza a Beirut, ma anche Roma, il Giappone, l’America, i cambiamenti climatici in Namibia, Islanda e Groenlandia, e infine il conflitto in Ucraina dove Pellegrin si è recato più volte nel corso di quest’ultimo anno.

Queste immagini ci restituiscono la fragilità e la forza di un’umanità che manifesta le proprie emozioni più intime in dialogo con la grandezza della Natura, nel tentativo di sviscerare uno dei temi cruciali della contemporaneità: il rapporto tra l’uomo e il suo ambiente naturale.

La mostra è curata da Annalisa D’Angelo e Denis Curti, in collaborazione con Magnum Photos.

Le Stanze della fotografia, il progetto

Concepite come un vero e proprio centro internazionale di ricerca e valorizzazione della fotografia e della cultura delle immagini, Le Stanze della Fotografia propongono, accanto alle rassegne a Venezia e in altre città italiane ed estere, laboratori, incontri, workshop, seminari con fotografi nazionali e internazionali, master, in continuità con il disegno culturale che ha animato finora la Casa dei Tre Oci, ma con una spinta e una visione ancora più internazionali.

In quest’ottica verranno sviluppate diverse partnership con le più importanti realtà del mondo della fotografia, quali l’agenzia Magnum Photos, il centro parigino Jeu de Paume, la Médiathèque du patrimoine et de la photographie, il Musée de l’Elysée di Losanna, solo per citarne alcune.

La sede

L’edificio era originariamente utilizzato per i magazzini della dogana, ed ha preso la sua conformazione attuale nel 1870 circa. Nel 1952, alla nascita della Fondazione Giorgio Cini, è divenuto Convitto scolastico e nel 2007 restaurato e reso sede espositiva. Si trova nella zona nord-est dell’isola di San Giorgio: per un lato lungo prospetta sulla fondamenta adiacente la Darsena Grande; per un lato corto sulla laguna, visibile dall’interno grazie a due grandi e spettacolari finestre.

La costruzione delle Sale del Convitto consta di circa 1850 metri quadrati disposti su due livelli, è stato oggetto di un importante lavoro di riallestimento e restauro finalizzato all’ampliamento e valorizzazione degli spazi, realizzato dallo Studio di Architetti Pedron / La Tegola con la speciale partecipazione del Teatro La Fenice di Venezia, che ha permesso l’installazione di pareti leggere e movibili che, come quinte teatrali, saranno rimodulabili per i diversi allestimenti espositivi, nell’ottica di una sostenibilità dell’impresa culturale.

Il bookshop, con un allestimento realizzato dallo studio Retail Design di Paolo Lucchetta, è stato pensato come una vera e propria libreria e spazio fondamentale di accoglienza e incontro, e offrirà un’ampia proposta editoriale con riviste specializzate, magazine, saggi, articoli di design e oggetti iconici.

Credits: Le Stanze della fotografia

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