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Mimmo Rotella, l’inventore dei décollages in mostra a Milano

Dopo numerose personali e collettive in giro per l’Italia e il mondo, finalmente Mimmo Rotella ritorna a Milano, a Palazzo Reale, con una mostra curata da Germano Celant, dal 13 giugno al 31 agosto 2014...

La mostra su Mimmo Rotella di Palazzo Reale segna un ritorno importante nella città meneghina, una retrospettiva che analizza la poetica dell’artista, l’invenzione dei décollages, messi a confronto con il contesto internazionale degli anni ’50 e ’60

MILANO – Dopo numerose personali e collettive in giro per l’Italia e il mondo, finalmente Mimmo Rotella ritorna a Milano, a Palazzo Reale, con una mostra curata da Germano Celant, dal 13 giugno al 31 agosto 2014. Rotella è famoso nel panorama artistico per l’invenzione del décollage, forma artistica che crea a partire dai primi anni Cinquanta, staccando i manifesti pubblicitari dai muri per ri-assemblarli sulla tela, assegnando loro nuovi significati.

LA MOSTRA – La mostra, dal titolo “Mimmo Rotella. Décollages e retro d’affiches” presenta circa centosessanta opere, provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali, che si focalizzano sul periodo che si estende dal 1953, anno delle prime sperimentazioni sul manifesto lacerato, per arrivare al 1964 quando Rotella partecipa alla XXXII Biennale di Venezia.
É nell’ambito delle esperienze post-americane che Rotella ricorre a uno dei simboli per eccellenza del contesto urbano: il manifesto pubblicitario. Mimmo ne sperimenta le innovative capacità espressive, inserendoli in un contesto nuovo che è quello della tela grezza, e li manipola tramite l’azione di colle e ruggini adottando la tecnica del collage cubista, contaminato con la matrice dadaista del ready made. I retro d’affiche invece, non sono altro che il retro dei manifesti che Rotella adopera dalla parte incollata (va ricordato infatti che tutt’oggi i manifesti sono incollati sul davanti) e ricavandone opere non figurative e monocrome.

IL PERCORSO ESPOSITIVO – Le opere si snodano attraverso un percorso espositivo che segue di pari passo la carriera di Rotella: dai lavori realizzati a ridosso degli anni Sessanta, momento in cui intesse i primi rapporti con la Francia, tramite il Nouveau Réalisme e gli Stati Uniti, dove già nel 1961 partecipa presso il Museum of Modern Art a New York a “The Art of Assemblage”. Sempre più attivo tra Roma e Parigi, Rotella ha modo di lavorare a stretto contatto con gli artisti della Pop Art e di aprire i suoi orizzonti sul contesto americano, esperienza che culmina nel 1962 con la personale alla Galleria Bonino di Buenos Aires e con la partecipazione a “New Realists”, presso la galleria Sidney Janis a New York.

Per contestualizzare la storia di Rotella, i suoi lavori sono affiancati dalle opere di altri grandi protagonisti dell’arte moderna e contemporanea, sia europei che americani, quali Filippo Tommaso Marinetti, Enrico Prampolini, Kurt Schwitters, Hannah Höch, Jean Fautrier, Alberto Burri, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Jacques Mahé de la Villeglé, Raymond Hains, Andy Warhol e Michelangelo Pistoletto.

BIOGRAFIA – Mimmo Rotella nasce a Catanzaro nel 1918 ma inizia la sua attività pittorica a Roma, dove nel 1951 espone per la prima volta. Dopo un soggiorno alla Kansas City University, si trasferisce a Parigi, dove espone alla Galerie J nel 1962. È tra Parigi e Roma che si svolge la sua successiva attività. Nel 1964 gli viene dedicata una personale alla Biennale di Venezia: a partire da questa data, intensissima è la sua partecipazione alle principali manifestazioni internazionali, specialmente nell’ambito delle rassegne dedicate al ‘nuovo realismo’. Nel 1966 è presente alla Mostra del Dadaismo a Milano. Negli anni successivi Rotella si dedica anche ai reportages, intensificando il proprio interesse verso l’aspetto documentario. Nel 2000, per sua stessa volontà, nasce la Fondazione Mimmo Rotella.

4 giugno 2014


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