MILANO โ Inaugura oggi, presso lโUniCredit Pavilion, la mostra โLook at Me! Da Nadar a Gursky: i ritratti nella Collezione dโArte UniCreditโ a cura di Walter Guadagnini. Per la prima volta in Italia sarร esposta una raccolta di alcune delle piรน rappresentative opere provenienti dalle collezioni dโArte UniCredit in Austria, Germania e Italia. La mostra propone una lettura del mondo incentrata sullโuomo che, prima o poi, chiede di essere attore e non solo spettatore, di essere guardato oltre che di guardare. Il titolo โLook at Me!โ diventa allora non solo il richiamo del fotografo a guardare in camera, ma anche la richiesta del soggetto di diventare protagonista dello scatto.
LA MOSTRA – La rassegna presenta una panoramica da fine ‘800 ai giorni nostri e si compone di 170 opere che raccontano quanto sia cambiato lโapproccio nei confronti della fotografia e quanto anche la stessa funzione della fotografia sia cambiata nel tempo. โร una mostra che racconta comeย il cambiamento della natura della fotografia sia avvenuto nel corso del tempo in parallelo del cambiamento della natura della societร . Dall’800, quando la fotografia era un’assoluta novitร , e si andava nello studio del fotografo per un ritratto con tempi lunghissimi, a oggi, quando con un pulsante ci facciamo un selfie. Man mano che si avanza nella mostra, il mondo diventa piรน complesso da raccontareโ spiega Walter Guadagnini. Si parte, infatti, con ritratti in bianco e nero per arrivare a coloratissimi scatti che ritraggono la societร nel suo divenire. La mostra raccoglie opere provenienti da epoche e mondi molto diversi: dalla moda alla politica, dal fotogiornalismo alla cultura pop, dal nudo al paesaggio.
PERCORSO ESPOSITIVO โ Articolata sui tre livelli di UniCredit Pavilion, la narrazione si suddivide in sei sezioni tematiche: al piano terra โIl volto della societร โ e โLโindividuo e la massaโ prenodo in esame il rapporto tra la figura umana e lโambiente che la circonda. Tra le opere esposte in questa sezione gli scatti di Cartier-Bresson, Weegee e Ghirri. Il percorso prosegue sulla Passerella dellโArte con โLโartica come modelloโ e โHall of fameโ. Gli scatti di questa sezione affrontano il tema della rappresentazione della celebritร e delle retoriche ad essa collegate con ritratti di artisti del XX secolo, di politici e di intellettuali. Le fotografie di questa parte della mostra sono firmate, tra gli altri, da maestri della fotografia come Nadar, Man Ray, Catalano e Marclay. Lโultima parte della rassegna, allโinterno della Green House, presenta โIl ritratto del corpoโ e โLa messa in scenaโ con scatti di ritratti in studio e in posa che raccontano una societร , spesso la stessa dei ritratti rubati in strada, che mira a inventare o reinventare il volto, la persona o il mondo che la circonda. Tra gli artisti in scena Bellocq, Richter, Arbus e Probst. La mostra si chiude con dieci straordinarie immagini di Diane Arbus che, come sottolinea Guadagnino, sono โIcone della seconda metร del Novecento, che fanno vedere quello che c’รจ dietro il volto anche quando il ritratto รจ molto oggettivoโ