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La foto di Joe O’Donnell che ritrae l’orrore di Nagasaki

La foto di Joe O'Donnell (United States Information Agency), racconta gli orrori dei bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki

Il viso serio, lo sguardo rivolto in avanti. Sulle sue spalle la testa reclinata del fratellino. Il bimbo sembra quasi addormentato, ma รจ una delle decine di migliaia di vittime dei bombardamenti americani su Hiroshima e Nagasaki, avvenute il 6 e il 9 agosto 1945.

Pochi attimi dopo, il fratello maggiore ha assistito alla cremazione del piccolo, probabilmente l’ultimo membro rimasto della sua famiglia, senza battere ciglio. La fotografia di Joe O’Donnell, giornalista inviato per la United States Information Agency, ha fatto ammutolire il mondo intero mostrando ciรฒ che รจ accaduto dopo lo sgancio delle due bombe atomiche.

Joe O’Donnell e il bambino di Nagasaki

In un’intervista a un’emittente giapponese, il giornalista Joe O’Donnell raccontรฒ cosรฌ il momento dello scatto, avvenuto a Nagasaki nell’agosto 1945: ยซVidi questo bambino che camminava, avrร  avuto all’incirca 10 anni. Notai che trasportava un bimbo sulle spalle. In quei giorni, era una scena abbastanza comune da vedere in Giappone, spesso incrociavamo bambini che giocavano con i loro fratellini e sorelline portandoli sulle spalle. Ma quel bambino aveva qualcosa di diversoยป.

Il bambino stava fermo, dritto in piedi, con lo sguardo fisso davanti a sรฉ. Non una lacrima, non un segno di scompostezza. Attendeva il suo turno in silenzio. Fino a quando gli addetti alla cremazione si sono fatti avanti, e con delicatezza hanno prelevato il cadavere del fratellino dalle sue spalle, e lo hanno deposto sulla pira in fiamme. Il bambino ha osservato la scena in silenzio, mordendosi un labbro. Una volta terminata la cremazione, si รจ voltato e se ne รจ andato.

Una scena rimasta impressa in maniera indelebile negli occhi di Joe O’Donnell, che trascorse i mesi successivi allo scoppio delle due bombe atomiche in giro per il Giappone a documentarne le conseguenze. 40 anni piรน tardi, si ritrovรฒ a scusarsi in nome dell’America per l’immenso dolore inflitto al popolo giapponese: “Voglio esprimervi questa sera il mio dolore e rammarico per il dolore e la sofferenza causata dai crudeli e inutili bombardamenti atomici delle vostre cittร  … Mai piรน Pearl Harbor! Mai piรน Hiroshima! Mai piรน Nagasaki!”.

 

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