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“Helmut Newton. Legacy”, le opere del grande fotografo a Palazzo Reale

Helmut Newton arriva in Italia con una grande mostra ospitata dal piano nobile del Palazzo Reale di Milano. Un'occasione unica per conoscere uno dei fotografi più celebri e discussi di tutti i tempi!

Al Palazzo Reale sta arrivando una mostra imperdibile dedicata ad uno dei fotografi più conosciuti e discussi di sempre: con “Helmut Newton. Legacy“, lo spettatore entra nel controverso mondo del fotografo tedesco di origine ebraica, noto soprattutto per aver sperimentato con il nudo femminile in un tempo in cui il soggetto non era ancora stato sdoganato. La mostra, che verrà inaugurata il prossimo 24 marzo, sarà visitabile fino al 25 giugno 2023.

Helmut Newton. Legacy

Al piano nobile di Palazzo Reale apre al pubblico l’ampia retrospettiva “Helmut Newton. Legacy”, ideata in occasione del centesimo anniversario della nascita del fotografo (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004) e posticipata a causa della pandemia. L’esposizione offre uno sguardo nuovo all’unicità, allo stile e al lato provocatorio del lavoro dell’artista.

La mostra, curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti, è promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte, in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino.

Il percorso espositivo ripercorre attraverso 250 fotografie, riviste, documenti e video l’intera carriera di uno dei fotografi più amati e discussi di tutti i tempi. Accanto alle immagini iconiche, un corpus di scatti inediti, presentati per la prima volta in Italia, svela aspetti meno noti dell’opera di Newton, con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali. Polaroid e contact sheet permetteranno di comprendere il processo creativo che si cela dietro alcuni dei motivi più significativi del lavoro di Newton, mentre pubblicazioni speciali, materiali d’archivio e dichiarazioni del fotografo consentiranno di ricostruire il contesto nel quale è nata l’ispirazione di questo straordinario artista.

Un artista fuori dagli schemi

Lungo un percorso articolato in capitoli cronologici, i visitatori potranno attraversare tutte le fasi ed evoluzioni della vita e della carriera di Newton, dagli esordi fino agli ultimi anni di produzione. Fino alla fine della sua vita Helmut Newton ha continuato a incantare e provocare con la sua singolare interpretazione della femminilità. Il suo lavoro per oltre sei decenni ha sfidato ogni tentativo di categorizzazione.

Nessun altro fotografo è mai stato pubblicato quanto Helmut Newton e alcune delle sue immagini più iconiche sono diventate parte della nostra memoria visiva collettiva: il fotografo tedesco-australiano ci ha lasciato un’opera così unica e influente che ogni sforzo sistematico per venirne a patti, anche con la minima pretesa di completezza, è destinato al fallimento.

L’esclusiva in Italia

Grazie agli accordi con la Helmut Newton Foundation, la mostra, per la quale è previsto un tour in importanti musei europei e internazionali, sarà in esclusiva in Italia a partire dalla primavera 2023 fino all’estate 2024, e dopo Palazzo Reale sarà esposta anche a Roma, al Museo dell’Ara Pacis nell’autunno 2023, e a Venezia, nel nuovo centro di fotografia “Le Stanze della Fotografia” sull’Isola di San Giorgio Maggiore, nella primavera 2024.

Helmut Newton

Helmut Newton nasce a Berlino nel 1920 e inizia la propria formazione all’età di 16 anni affiancando la famosa fotografa di moda Yva, ma presto lascia la città per sfuggire alla persecuzione degli ebrei. Dopo alcuni viaggi in cui lavora come fotoreporter, apre a Melbourne un piccolo studio con la futura moglie June. Nel 1956, Newton inizia a collaborare con Vogue Australia, Vogue Inghilterra e con Henry Talbot, nel loro studio congiunto a Melbourne.

Nel 1961 si trasferisce a Parigi con la moglie e afferma il suo stile, diventando un innovativo fotografo grazie a lavori per Vogue Francia, Elle Francia e Queen Magazine. Si mostra subito in grado di catturare lo spirito dei tempi, segnato dalla rivoluzione sessuale di fine decennio, senza limitarsi alla rappresentazione dell’abbigliamento come accessorio, con una fotografia dal taglio metafisico e mistero visivo.

credits: MarsilioArte

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