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Gli scatti comunicativi di Oliviero Toscani in mostra a Chiasso

L'esposizione prende avvio dalle immagini inedite realizzate durante la formazione nei primi anni sessanta, e giunge fino alle più recenti campagne

MILANO – Dal 10 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018, il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera) ospita un’antologica dedicata a Oliviero Toscani (Milano, 1942) fotografo e comunicatore tra i più conosciuti e influenti a livello internazionale. La mostra, curata da Susanna Crisanti e Nicoletta Ossanna Cavadini, diretricce del m.a.x museo e Spazio Officina di Chiasso, ruota attorno al tema della multiculturalità, argomento sviluppato da Oliviero Toscani nell’arco di più di cinquant’anni di vita professionale con differenti modalità e prospettive. Toscani pone l’attenzione sull’atto di “immaginare” come momento di scelta consapevole del mestiere di fotografo. Fin dagli esordi si è contraddistinto per creatività e visione, capace di spingere e spingersi nella meravigliosa ricerca della scoperta e della conquista, usando trasgressione e provocazione, forze che appartengono all’arte, e facendo della diversità un valore contro l’omologazione e per una libera espressione della comunicazione.

LA MOSTRA –  La rassegna presenta un patrimonio visivo di grande interesse e prende avvio dalle fotografie inedite, eseguite da Toscani durante il suo fondamentale periodo di formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo nei primi anni sessanta e nei “viaggi studio” a Londra, in Bretagna, in Sicilia, in Puglia e negli Stati Uniti, dove tutta la sua verve di innovatore e visionario si sta già manifestando. Il percorso prosegue analizzando la sua attività degli anni successivi che si concentra sulle campagne pubblicitarie per aziende a livello internazionale, come quella che lo rese famoso in tutto il modo per United Colors of Benetton, senza dimenticare le campagne per Esprit, Chanel, Fiorucci, Prenatal, Jesus Jeans e Valentino, in cui si evidenzia un’inconsueta e originale modalità di scelta e di taglio dell’immagine.

TEMI SOCIALI – L’esposizione darà conto anche di un importante capitolo della sua vicenda professionale, con una sezione dedicata alla rivista internazionale “Colors”, concepita e diretta dallo stesso Toscani dal 1991 fino al 2000 (39 numeri), in cui vengono affrontati temi sociali di grande attualità, ma all’epoca meno dibattuti, come l’emigrazione, la guerra, l’ecologia, l’Aids, l’anoressia. Per poter prendere visione dell’ampia produzione di Oliviero Toscani in maniera innovativa, la mostra propone una visione immersiva nelle sale con proiezione di tutte le sue principali e dibattute campagne pubblicitarie e di comunicazione. Ad accogliere i visitatori, intorno all’edificio del m.a.x. museo, grazie al prestito da parte delle Nazioni Unite Human Rights (“Stand Up For Human Rights”), ci saranno un centinaio di pannelli del progetto “Razza Umana”, che presentano i volti di donne e uomini provenienti da diversi paesi.

Photocredit: Oliviero Toscani, Angelo e Diavolo, United Colors of Benetton, 1992 © Studio Toscani

 

 

 

 

 

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