Sei qui: Home » Fotografia » Il dramma della Terra dei Fuochi nelle fotografie di Stefano Schirato

Il dramma della Terra dei Fuochi nelle fotografie di Stefano Schirato

In occasione della Giornata Internazionale ONU sulla nonviolenza, arriva a Milano la mostra fotografica sui disastri ambientali operati dalle mafie nel Sud Italia

MILANO – Un’esposizione di 25 scatti, tratti dal volume “Terra Mala” a opera del fotografo e reporter Stefano Schirato, denuncia il degrado ambientale del territorio tra Napoli e Caserta causato dagli atti criminali delle mafie. Proprio oggi, in occasione della Giornata Internazionale ONU sulla nonviolenza, inaugura presso la sede di GUNA a Milano la mostra aperta a tutti gratuitamente, ma visitabile solo su appuntamento, in cui è possibile ammirare queste fotografie di denuncia. Gli scatti saranno visibili fino al 23 dicembre.

La mostra

Il 2 ottobre si celebra la Giornata Internazionale della Nonviolenza indetta dall’ONU, un giorno per ricordare, educare e agire in nome della cultura della pace, della tolleranza e della giustizia, e in memoria del Mahatma Gandhi, di cui il 2 ottobre si festeggia l’anniversario della nascita. GUNA, azienda farmaceutica italiana, da parecchi anni in occasione della ricorrenza organizza varie iniziative sociali che coinvolgono i dipendenti. Quest’anno ha invitato il fotoreporter Stefano Schirato che allestirà presso la sua sede di via Palmanova 69 a Milano una mostra che raccoglie i migliori scatti dell’autore sul dramma della terra dei fuochi.  Con questa mostra, aperta al pubblico gratuitamente su appuntamento dal 2 ottobre al 23 dicembre nella fascia oraria 08:30 – 17:00, GUNA intende contribuire a denunciare gli atti criminali delle ecomafie legati all’industria dei rifiuti che hanno provocato il più grande disastro ambientale d’Italia, con milioni di rifiuti tossici smaltiti illegalmente negli ultimi 30 anni e gravi ripercussioni ancora oggi sul suolo, sui prodotti agricoli, sull’allevamento e sulle falde acquifere.

Il reporter

Stefano Schirato , classe 1974, da più di quindici anni lavora come fotoreporter dedito a temi sociali.  Già noto a livello internazionale per lo scioccante reportage dalla “zona rossa” di Chernobyl ha collaborato con testate internazionali del calibro di New York Times, CNN, Vanity Fair, Al Jazeera, Le Figaro e National Geographic . In occasione della mostra, ha selezionato  25 immagini iconiche dal suo reportage “Terra Mala”, il reportage fotografico  che mette a nudo il degrado del territorio e le pressioni camorristiche, mostrando le condizioni in cui bambini, donne e uomini sono costretti a vivere ogni giorno in quella zona d’Italia, un’area di 55 municipi compresa tra le province di Napoli e di Caserta.

 

© Riproduzione Riservata