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Dall’Afghanistan le foto incredibili di Lorenzo Tugnoli, finalista al World Press Photo

Con il suo fotoreportage sull'Afghanistan, il fotografo emiliano Lorenzo Tugnoli ha testimoniato uno dei conflitti più mortali al mondo

Lorenzo Tugnoli, fotografo dell’Agenzia Contrasto, è finalista al World Press Photo 20 nella categoria Contemporary Issues, Storie con il suo reportage La guerra più lunga, realizzato in Afghanistan per The Washington Post.

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L’Afghanistan attraverso l’obiettivo fotografico di Tugnoli

Nel dicembre 2019 Lorenzo Tugnoli ha viaggiato in un’area controllata dagli insorti nella provincia occidentale di Nangarhar. Quello in Afghanistan resta uno dei conflitti più mortali al mondo: le vittime tra i civili sono ai massimi storici e la guerra ha causato continue ondate di sfollamenti interni. Molti degli sfollati sono in fuga dai combattimenti nelle aree rurali per passare alla sicurezza relativa dei centri urbani. Centinaia di migliaia vivono in campi profughi malridotti siti nelle principali città: alcuni sono arrivati da pochi mesi, mentre altri ci vivono da un decennio. Tugnoli ha documentato la recente escalation della guerra che ha avuto conseguenze disastrose sulla popolazione civile.

Lorenzo Tognoli
NANGARHAR PROVINCE, AFGHANISTAN – DECEMBER 11:
A group of Taliban fighters group in the morning in Khogiani district.
Abdul Rahman (centre), 20 years old, joined the Taliban 6 years ago. He was a farmer before. He lost a hand trying to defuse a bomb. Some members of his family fought against the soviets occupation. He says he would be glad to return to farming when there will be an islamic government in Afghanistan, but he also add that he will miss jihad because “this is what feeds you in the after life”.
(Photo by Lorenzo Tugnoli/ The Washington Post/Contrasto)

Da quando sono iniziati i negoziati di pace tra il governo degli Stati Uniti e i talebani, i combattimenti tra le forze di sicurezza afghane e gli insorti si sono intensificati mentre ambo le parti cercano di guadagnare più potere al tavolo delle trattative prima dei colloqui di pace diretti. La frequenza e la diffusione della violenza dei talebani hanno lasciato le forze di sicurezza afghane in una situazione tesa e sopraffatta. L’esercito e la polizia afghana subiscono un tasso di vittime allarmante e in costante aumento. Le forze governative stanno facendo i conti con un alto numero di diserzioni, la mancanza di una fornitura di servizi logistici tempestiva e la corruzione diffusa. Dal 2001 – anno dell’invasione statunitense – i talebani non sono mai stati più forti. A oggi, l’area contesa o controllata dagli insorti comprende più della metà del paese e negli ultimi anni è costantemente aumentata. Il gruppo funge da governo ombra in diversi distretti dell’Afghanistan e i recenti colloqui di pace gli stanno fornendo una crescente legittimità politica. Mentre un decennio fa i ribelli in Afghanistan erano all’incirca 15.000, oggi il numero stimato di militanti supera i 60.000.

Murri_COPERTINA

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Lorenzo Tognoli
NANGARHAR PROVINCE, AFGHANISTAN – DECEMBER 11:
Taliban fighters drive on a road of Khogiani district and display their flag.
The area was previously control by the Islamic State then retook by the Talibans.
(Photo by Lorenzo Tugnoli/ The Washington Post)

Chi è Lorenzo Tugnoli

Lorenzo Tugnoli (1979) si è avvicinato alla fotografia viaggiando e collaborando con altri fotografi in diverse parti del mondo. Dopo aver lavorato a lungo in Medio Oriente si è trasferito in Afghanistan nel 2010 dove ha iniziato a collaborare con media internazionali e organizzazioni di sviluppo. Nel 2014 pubblica “The little book of Kabul”, un progetto editoriale che traccia un ritratto di Kabul attraverso la vita quotidiana di numerosi artisti che vivono in città, in collaborazione con la scrittrice Francesca Recchia. Dopo diversi anni di vita e lavoro in Afghanistan, Lorenzo si è trasferito in Libano nel 2015. Il suo lavoro continua ad esplorare le conseguenze umanitarie dei conflitti nella regione, e comprende progetti di lungo respiro in Yemen, Libia e Libano. Nel 2017 è entrato a far parte di Contrasto. Nel 2019 ha vinto il Premio Pulitzer per la Fotografia (Feature Photography) e un premio al World Press Photo 19.

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