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Children, le fotografie di Steve McCurry sull’infanzia nel mondo

Dal 25 novembre fino al 10 marzo 2024, Palazzo Ducale di Genova ospita "Steve McCurry – Children", la prima mostra tematica dedicata all’infanzia del fotografo più amato di sempre.

Il tema dei bambini è da sempre caro a Steve McCurry ed è centrale nella sua fotografia umanista, basti pensare alla celebre piccola afgana ritratta in un campo di rifugiati nel 1984, divenuta emblema delle condizioni patite nei territori di guerra prima ancora che le Nazioni Unite stilassero la Carta dei Diritti dei Bambini, entrata in vigore nel 1990. Dal 25 novembre fino al 10 marzo 2024, Palazzo Ducale di Genova ospita “Steve McCurry – Children“, la prima mostra tematica dedicata all’infanzia del fotografo più amato di sempre.

Gli scatti fotografici di Steve McCurry

I bambini immortalati dall’obiettivo di McCurry sono diversi per etnia, abiti e tradizioni ma esprimono lo stesso sentire con la loro inesauribile energia, gioia e capacità di giocare persino nei contesti più anomali e difficili, spesso determinati da condizioni sociali, ambientali o di conflitto.

“McCurry – Children vuole essere un viaggio nell’infanzia per incontrare piccoli esseri umani che affrontano condizioni tanto diverse, ma che parlano un linguaggio in cui ciascuno può riconoscersi. Un viaggio anche nel ricordo della propria infanzia, e uno spunto di riflessione circa la responsabilità che abbiamo verso le nuove generazioni, nella consapevolezza che il sogno di un futuro più giusto dipende dalle azioni del nostro presente. – sottolinea Biba Giacchetti curatrice di mostra. – McCurry, che durante la sua lunga carriera ha spesso rivolto il suo sguardo ai giovani di tutto il mondo, è da pochi anni diventato padre e l’irruzione della piccola Lucia nella sua vita, gli offre nuovi spunti d’indagine e di affettuosa osservazione, dedicati a questo mutevole e affascinante universo”.

La condizione dell’infanzia nel mondo

Secondo i rapporti delle organizzazioni internazionali, come Save The Children, circa 1 bambino su 6 è costretto ancora oggi a vivere in zone di guerra, testimone di eventi traumatici e segnanti. In questo scenario di rilevanza globale, McCurry crede fermamente che l’istruzione possa essere per l’infanzia il principale strumento per la costruzione di un futuro migliore di libertà e autodeterminazione.

Bamiyan, Afghanistan, 2007©Steve McCurry
Bamiyan, Afghanistan, 2007©Steve McCurry

La mostra di Genova, grazie allo scenografico allestimento di Peter Bottazzi, al progetto dei contenuti video di Silvia Rigoni e ad un impianto illuminotecnico curato da Titta Buongiorno, inizia con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini e video di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e di ironia. Il visitatore seguirà idealmente McCurry nei suoi viaggi attraversando India, Birmania, Giappone, Africa fino al Brasile, entrando in contatto con le etnie più lontane attraverso le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità evocata anche dai principi di diritto che forniscono un significativo contrappunto alle immagini.

Jaipur, India, 2008©Steve McCurry
Jaipur, India, 2008©Steve McCurry

Dall’Afghanistan all’India, dal Messico al Libano fino in Italia, la mostra descrive la condizione dell’infanzia, fatta di espressività e stili di vita diversi, ma anche di situazioni universali.

Beirut, Libano, 1982©Steve McCurry
Beirut, Libano, 1982©Steve McCurry

Incontriamo bambini profughi o lavoratori, bambini immemori del pericolo che giocano ad arrampicarsi su un cannone o si divertono nel fango, che rincorrono un pallone durante un acquazzone monsonico, o suonano una chitarra realizzata con materiali di scarto. Bambini che crescono nelle grandi città come nei villaggi rurali.

Lomé, Togo, 2017©Steve McCurry
Lomé, Togo, 2017©Steve McCurry

Storie di gioia e aggregazione, di solitudine, di resilienza e solidarietà, di famiglia e amicizia, raccontate con rispetto ed empatia. McCurry Children è un viaggio nell’infanzia per incontrare piccoli esseri umani che affrontano condizioni tanto diverse, ma che parlano un linguaggio in cui ciascuno può riconoscersi. Questa mostra è anche un viaggio nel ricordo della propria infanzia, uno spunto di riflessione circa la responsabilità che abbiamo verso le nuove generazioni, nella consapevolezza che il sogno di un futuro più giusto dipende dalle azioni del nostro presente.

Peshawar, Pakistan, 1984©Steve McCurry
Peshawar, Pakistan, 1984©Steve McCurry

La rappresentazione proposta da Mc Curry dell’infanzia, e del mondo visto attraverso l’infanzia, si incontra in modo particolare con la sensibilità e la mission di Defence for children International Italia. Nel corso della mostra sono previste una serie di attività informative, formative e didattiche rivolte a adulti e ragazzi per conoscere e approfondire la condizione dell’infanzia alla luce delle immagini proposte da McCurry e della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

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