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Regali di Natale, più libri e meno videogiochi sotto l’albero degli italiani

E’ quanto emerge dal sondaggio di Confesercenti-Swg sui consumi di Natale condotto su consumatori e commercianti.

MILANO – Cosa troveranno gli italiani sotto l’albero a Natale quest’anno? Più libri (55%) e meno giocattoli (46%) e prodotti tecnologici (30%). L’esaltante dato per gli amanti della lettura emerge dal sondaggio di Confesercenti-Swg sui consumi di Natale condotto su consumatori e commercianti.

 

REGALI LAST MINUTE – Secondo lo studio, solo 1 su 3 (il 32%) ha già terminato gli acquisti per i doni, mentre il restante 65% (29 mln di persone) cercherà, tra questo fine settimana e la vigilia, gli ultimi presenti da mettere sotto l’albero, per una spesa complessiva stimata di circa 6,3 miliardi.Tra i compratori dell’ultima ora c’è un folto gruppo (il 34%) di ritardatari totali, che non ha ancora comprato nulla. Il 31%, invece, ha già acquistato una parte dei regali preventivati, spendendo però in media meno del 30% del budget che avevano riservato a questo utilizzo.

 

GLI ACQUISTI PIU’ GETTONATI – Quanto agli acquisti più gettonati, tra grandi e piccoli, il cibo ed il vino si confermano al primo posto (77%), seguiti da libri (55%), capi d’abbigliamento (52%), giocattoli (46%), profumi e cosmetici (40%), prodotti tecnologici (30%), elettrodomestici e mobili (15%), viaggi (15%), buoni d’acquisto (11%), gioielli (10%), cofanetti-vacanze (9%), auto, moto e scooter (5%). E tra i regali tecnologici audio-video, di telefonia, tv e computer, continuano ad imporsi gli smartphone (54%), seguiti da tablet e phablet (28%), lettori ebook (22%), televisori ultra hd (8%) e console per videogiochi (13%).

 

PICCOLI LETTORI CRESCONO – Sotto l’albero non mancheranno sorprese, prima di tutto per i più piccoli (43%), tra libri (17%), capi d’abbigliamento (15%), giochi di una volta (11%), giochi tecnologici (10%), trenini, bambole e macchinette (9%), costruzioni (7%), giochi di società (7%). Piccole, ma significative variazione, che in un epoca dominata da tablet e smartphone sembrano confermare un cambio di rotta, complici anche un maggior impegno di genitori e insegnanti nell’avvicinare i bambini alla lettura.

 

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