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Brunella Schisa, “Fondo il rapporto con i miei lettori sulla fiducia”

Intervista a Brunella Schisa, scrittrice napoletana e inviata del “Venerdì di Repubblica”, per il quale cura la rubrica dei libri. Vincitrice di diversi premi letterari con il suo primo romanzo “La donna in nero”, la giornalista racconta la forte motivazione che si deve avere per scrivere un libro e spiega l’importanza di non tradire un lettore quando si recensisce un’opera...
La giornalista racconta la sua duplice attività di scrittrice e critica letteraria

  
MILANO – Critica e romanziere, due lavori così diversi da non rischiare di confondersi. Lo afferma Brunella Schisa, scrittrice napoletana, giornalista di “Repubblica” dal 1983 e inviata del “Venerdì di Repubblica”, per il quale si occupa della rubrica dei libri. Al lavoro con il suo terzo romanzo, la Schisa ha esordito in letteratura nel 2007 con “La donna in nero”, grazie al quale si è aggiudicata nel 2007 il Premio Letterario Città di Bari, il Premio Letterario Frignano Opera Prima e il Premio Rapallo-Carige per la donna scrittrice.
  
PASSIONE PER I LIBRI – Una passione, quella per la letteratura, coltivata da Brunella Schisa già in tenera età.  “La mia passione per i libri è nata a dodici anni, leggendo il «Giovane Holden». Ho avuto la fortuna di avere una casa piena di libri e nessun divieto. Solo un consiglio: quello di non leggere «L’amante di Lady Chatterley» di D. H. Lawrence, perché non era adatto alla mia età. Dopo Salinger scelsi «Cime tempestose» e da allora non mi sono più fermata”.
 
CRITICARE SENZA RISERVE – Far della propria passione un mestiere è il sogno di tutti, ed è proprio quello che è riuscita a realizzare Brunella Schisa. Qual è stato il libro che ha preferito criticare? “Preferisco fare la critica ai libri che mi piacciono senza riserve e, purtroppo, non sono tantissimi. Tra i più recenti certamente quello di Clara Sanchez «La voce invisibile del vento». Ma quello che mi piace di più fare, quando posso, è  leggere  per il solo piacere di farlo, senza dovere scrivere. Per esempio adesso sto leggendo l’ultimo romanzo di Alessandro Piperno, «Inseparabili»”. L’intervista all’autore che l’ha più colpita? “Non saprei, ma posso sicuramente dire chi mi ha fatto penare di più. Certamente Coetzee perché è uno scrittore difficile, oltre ad essere premio Nobel per la Letteratura.  Gli chiesi se era vero che fosse poco socievole visto che avevo letto che in un’intera serata era stato capace di non aprire bocca. E lui mi chiese dove avessi attinto la notizia. Risposi sul web, e lui mi rispose seccato "E lei crede a quello che legge su Internet". Quindi gli dissi "No. Tant’è che sto chiedendo a lei conferma!" Insomma, fu un rodeo più che un’intervista”.
 
SUCCESSO LETTERARIO – Il primo romanzo di Brunella Schisa, il pluripremiato “La donna in nero”, è un’opera ambientata nell’Ottocento francese che vede in primo piano le vicende d’amore di due pittori impressionisti. Il suo secondo romanzo, “Dopo ogni abbandono”, è stato pubblicato nel 2009 ed ambientato ancora una volta nell’Ottocento ma a Roma. Abbiamo chiesto a Brunella Schisa come si divide nella doppia veste di critica e scrittrice. “Quando si decide di scrivere un libro si deve avere una forte motivazione, e allora il tempo si trova. La scrittura diventa un’ossessione oltre che un divertimento. E i due lavori, di critica e romanziere, sono tanto diversi che non c’è pericolo di confondersi. Certamente, si diventa scrittori perché si è letto molto, moltissimo. Io ho cominciato a scrivere  quando mi sono sentita pronta, e adesso sto lavorando al terzo romanzo”.
 
EMPATIA CON I LETTORI – Ma quali caratteristiche deve avere un critico letterario per dare un parere il più utile possibile ai lettori? “Posso rispondere per me, non ho ricette per altri. Quello che più conta è il rispetto del lettore, l’unico interlocutore che riconosco. Quindi, per prima cosa leggo per intero il libro di cui scriverò. Può sembrare un’ovvietà, ma non lo è. Con il lettore ho cercato di stabilire un rapporto di fiducia, e non posso ingannarlo. Valuto il libro per quello che vale e non in base alla simpatia o all’importanza del suo autore. E se non mi piace, non ne parlo. Già stroncarlo sarebbe fargli troppa pubblicità.

Note biografiche: Brunella Schisa, napoletana, è inviato del «Venerdì di Repubblica» per il quale tiene la rubrica di libri. Esordisce in letteratura nel 2007 con il romanzo dal titolo “La donna in nero” pubblicato dalla casa editrice Garzanti che riscontra un ampio riconoscimento da parte della critica. Grazie a questo romanzo infatti Brunella Schisa si è aggiudicata la vittoria nel 2007 del Premio Letterario Città di Bari, del Premio Letterario Frignano Opera Prima e del Premio Rapallo-Carige per la donna scrittrice. L’ultimo romanzo di Brunella Schisa è stato pubblicato nel 2009 ancora una volta dalla casa editrice Garzanti. Si tratta di “Dopo ogni abbandono” ambientato ancora una volta nell’Ottocento ma a Roma.

 

12 aprile 2012

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