MILANO – “Settembre è il lunedì dell’anno” secondo alcuni. Di certo,è il periodo dell’anno più duro da affrontare per molti: fine delle tanto attese ferie, rientro in città, ripresa dell’attività lavorativa, le temperature si abbassano, le giornate si accorciano. La regola numero uno, in questi casi, è non cadere nella nostalgia e rimanere vittime della cosiddetta “sindrome da rientro.” Ad aiutarci, anche stavolta, potrebbero essere frasi ed aforismi celebri legati al ritorno. Ve ne proponiamo alcune.
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“Sì, ma tornare a casa da una vacanza è certo la più maledetta delle cose. Mai mi sono sentita così senza scopo, così depressa. Non riesco a leggere, a scrivere o a pensare. Non c’è crescendo, qui: non c’è culmine. Comodità, sì: ma il caffè non è buono come mi aspettavo. E il mio cervello è spento, non ha letteralmente la forza di sollevare la penna.”
(Virginia Woolf)
“Se uno passasse un anno intero in vacanza, divertirsi sarebbe stressante come lavorare.”
(William Shakespeare)
“Il cervello è un organo meraviglioso. Inizia a lavorare nel momento in cui ci si alza la mattina, e non si ferma finché non si arriva in ufficio.”
(Robert Frost)
“Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede, avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita.”
(Jack Kerouac)
“Non si ha mai tanto bisogno di una vacanza quanto nel momento in cui vi si è appena tornati.”
(Ann Landers)
(Oliver Wendell Holmes)
“Una societa’ fondata sul lavoro non sogna che il riposo.”
(Leo Longanesi)
“L’amore comincia a casa: prima viene la famiglia, poi il tuo paese o la tua città.”
(Madre Teresa di Calcutta)