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Lettere dal fronte, le corrispondenze di guerra più emozionanti

MILANO – In trincea la vita era davvero dura. Per molti soldati era solo questione di tempo prima che andassero incontro a un destino già scritto. Tra una raffica e l’altra e la dura sopravvivenza in un luogo ameno e angusto, i soldati non solo ricevevano corrispondenza, ma scrivevano lettere alla donna amata o ai familiari. A rendere tutto più drammatico era il fatto che sapevano benissimo che ogni volta avrebbe potuto essere l’ultima lettera. In occasione della giornata mondiale dedicata alle forza armate, ecco una selezione delle lettere più emozionanti e che descrivono la struggente situazione dei soldati in trincea durante la Grande Guerra.

 

La lettera del soldato semplice Stefano Rum a suo figlio, 1916– Si tratta della lettera che Stefano Rum, un giovane isolano impegnato nella Prima Guerra Mondiale, invia al suo bambino di 4 anni dal fronte nel 1916. (LEGGI LA LETTERA COMPLETA)

 

 

La lettera del soldato semplice Salvi Faustino alla moglie, 1916 – Una lettera scritta alla moglie da parte del soldato semplice Salvi di stanza a Chiari. Morirà pochi mesi dopo. (LEGGI LA LETTERA COMPLETA)

 

La  lettera del caporale francese Henry Floch alla moglie, 1917 – Questa lettera è stata scritta dal francese Henry Floch poco prima di essere fucilato. L’ultimo pensiero è per la moglie. (LEGGI LA LETTERA COMPLETA)

 

La lettera dal fronte di guerra di Giuseppe Gregorio Cortesi alla moglie Diva Sabatini, 1917 – Questa lettera fa parte di una serie di lettere che il soldato Giuseppe Gregorio inviava alla sua famiglia, principalmente alla sua adorata moglie Diva Sabatini. In esse descrive la vita del soldato in guerra, le sue speranze e delusioni, l’amore, la perenne mancanza di denaro, gli amici che via via vede morire. (LEGGI LA LETTERA COMPLETA)

 

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