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Palazzo Braschi rivive e pone i visitatori al centro del museo

A Roma rivive Palazzo Braschi. Il museo col suo nuovo allestimento propone al visitatore un'esperienza particolare, con percorsi ad hoc e multimedialità

Testo
MILANO –Un nuovo sorprendente museo a Roma. Stupisce anche chi già lo conosce Palazzo Braschi, grazie al suo restyling, soprattutto nel generale ripensamento degli spazi espositivi, tra il secondo e il terzo piano del settecentesco palazzo a piazza Navona. L’idea del nuovo Museo è di mettere al centro il visitatore e non l’opera d’arte esposta. Già la prima sala è un crocevia di percorsi di visita organizzati secondo tematiche e non più ordine cronologico, consentendo di esser coinvolti nel racconto, scoprendo riferimenti continui al presente e suggestioni di immediata comprensione. Durante la visita il turista sceglierà il proprio percorso tematico, “pubblico” o più intimo e “privato”, attraverso gli appartamenti abitati dalla famiglia Braschi nell’Ottocento.

I PERCORSI – Al secondo piano la veduta di Roma si dipana attraverso le grandi manifestazioni che ne hanno caratterizzato la storia e l’immagine nei secoli: vedute della città, feste e celebrazioni di piazza, giochi e divertimenti dei nobili e del popolo, le grandi trasformazioni delle ville storiche in parchi pubblici, l’epopea risorgimentale e la Repubblica Romana. L’altro percorso, rivela i volti e le storie dei protagonisti nel tempo: papi e cardinali, nobili, ricchi mecenati e artisti che hanno fatto immortale la città.
Si prosegue al terzo piano con il racconto delle vicende significative della città, a seguito delle demolizioni di fine XIX secolo e del Ventennio fascista. Nelle sale frammenti dei Fori Imperiali e della demolizione della Spina dei Borghi in Vaticano, accompagnati da plastici tridimensionali delle aree di intervento e reperti di scavo. Sugli interventi urbani anche due filmati prodotti dall’Istituto Luce con la regia di Roland Sejko. Sempre al terzo piano affreschi cinquecenteschi, documentazioni fotografiche e il Tevere come protagonista con il suo rapporto con la città non sempre facile. Il criterio espositivo di questi reperti è topografico, per restituire al visitatore la localizzazione del sito, anche in rapporto alla moderna Roma.

MULTIMEDIALE E DIDATTICO – Per offrire una migliore e più completa esperienza di Roma al visitatore, sono stati allestiti quattro tavoli multimediali. I supporti offrono riferimenti e suggestioni sull’attualità dei luoghi e dei fenomeni sociali. I tavoli sono dedicati ai temi esposti nelle sale: il viaggio a Roma; il volto della città; le feste e le cerimonie pubbliche; Roma moderna. Per un museo a portata di tutti, è totalmente accessibile e propone  una selezione di opere con supporti didattici per gli ipo e i non vedenti. Il nuovo allestimento presenta anche un Centro di Documentazione, per consultare il database delle collezioni museali e i libri della Biblioteca del Museo. È anche allestita una postazione con informazioni sul museo, selezione delle opere esposte e indicazione dei percorsi tattili. Per la platea internazionale è anche suggerito un itinerario tra alcune meraviglie del Barocco romano, situate nelle vicinanze. In una saletta dedicata, il turista-visitatore potrà godersi un filmato su piazza Navona nei secoli, dallo Stadio di Domiziano a “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Riprese, foto, ricostruzioni 3D e documenti tratti dall’archivio del Museo sono sapientemente mixati per restituire l’evoluzione nei secoli di una delle piazze più belle d’Italia.

IL PROGETTO – Il progetto è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione, i servizi museali e il supporto dell’area progettazione di Zètema Progetto Cultura. Il riallestimento delle sale museali, secondo le linee guida della Sovrintendenza Capitolina tracciate da Federica Pirani e dai curatori del Museo, è stato ideato da Studio Visuale e da Francesco Stefanori a seguito di un bando di gara. Il terzo piano del museo vede attiva anche la collaborazione dell’Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento di Architettura e dell’Istituto Luce Cinecittà Srl. Il progetto vincitore del nuovo allestimento nasce dall’idea che Palazzo Braschi possa rispecchiare e riflettere la storia di Roma tra il XVII e il XX secolo permettendo una lettura trasversale dei fenomeni sociali e culturali avvenuti nella Capitale. Si tratta di un intervento di valorizzazione eccezionale avviato fin dallo scorso anno grazie al nuovo impianto illumino-tecnico dello scalone monumentale e al ri-allestimento dell’atrio con la settecentesca carrozza Chigi, in collezione al Museo di Roma.

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