MILANO – Viasaterna Arte Contemporaneaย presenta la mostraย Your Silent Faceย (Il tuo volto silenzioso) che associa il nuovo lavoro di Luca Andreoni – tra gli autori piรน attivi della fotografia italiana contemporanea – intitolatoย Inferno 1911, aย una selezione di opere, anch’esse mai esposte in Italia, di Zhou Siwei, artista cinese conosciuto per la sua ricerca poetica che combina tecnica e sperimentazione sulla trama di una filosofia complessa. A Milano, fino all’11 marzo 2016.
L’INFERNO – Inferno 1911ย รจ una serie fotografica interamente realizzata da Andreoni nel 2014, immergendosi nelle montagne delle Grigne, un massiccio della Lombardia. Noto tra alpinisti e scalatori per la bellezza e la varietร delle arrampicate, all’inizio del secolo scorso la Grigna รจ stata teatro di alcune scene diย Inferno, uno dei primi kolossal realizzati in Italia. Comeย Inferno, anche l’opera di Andreoni assorbe lโambiente ostile di roccia calcarea e nebbia per calare lo spettatore in un’atmosfera sospesa ed enigmatica; dove la fotografia, mezzo privilegiato per penetrare nelle pieghe della realtร , si trasforma in strumento di occultamento. E di perdita: della superficie delle cose, dell’orientamento, della tranquillitร . Conย Inferno 1911ย Andreoni investiga un campo intermedio: non si tratta piรน di vedere, ma di intravedere.
SIWEI – In un percorso ugualmente ambiguo che nel tendere a una costante ascesa sembra condurre alle porte degli inferi. Il lavoro di Zhou Siwei รจ indipendente dall’utilizzo di una specifica tecnica o disciplina artistica. Nel corso della sua carriera, iniziata a metร degli anni 2000, ha alternativamente utilizzato il disegno, la pittura, la scultura e la fotografia. Le sue opere includono sempre uno o piรน pattern che si ripetono, riferendosi alla teoria kantiana secondo cui โgli schemi sono il collegamento trascendentale tra la sensualitร dell’osservazione e i concetti della ragioneโ. La semplicitร รจ il punto di partenza del suo lavoro, che si sviluppa secondo un processo ciclico di ripetizione, evoluzione, progresso, spesso sovrapponendo diversi livelli di colore uno dopo l’altro, provocando con il medesimo gesto un cambiamento continuo. Le opere di Zhou provocano cosรฌ un costante fremito percettivo, si modificano ad ogni sguardo successivo secondo una logica di inestinguibile instabilitร .ย Mettono in contatto la concretezza ottico-retinica con la variabile dellโesperienza individuale (gestalt) e il โmondo delle ideeโ. Aprono a infinite possibilitร interpretative sfruttando la forza di alcune particelle elementari.
LE OPERE –ย Ambiguitร , stratificazione, occultamento, scoperta: sono questi i termini che uniscono i lavori di Luca Andreoni e Zhou Siwei e articolano il percorso della mostra. Entrambi, seppure con modalitร differenti, interrogano lo spettatore sulle proprie capacitร di vedere, interpretare, comprendere. Entrambi contemporaneamente cancellano e rivelano. Esperienza, razionalitร e mistero si incontrano e si scontrano in un limbo a metร strada tra natura e artificio, dove il brivido dell’incognito si mescola con un silenzioso senso di assoluto.