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“Van Gogh: The Immersive Experience”, un’occasione da non perdere a Milano

Preparatevi per un evento unico nel suo genere: a maggio 2023 arriva a Milano "Van Gogh: The immersive Experience", la mostra interattiva che vi farà immergere nel colorato ed emozionante mondo del pittore olandese!

Van Gogh: The immersive Experience” è l’ennesima dimostrazione di quanto possa essere interessante il connubio fra arte e realtà virtuale. Dopo il grande successo ottenuto in tutta Europa, approda anche in Italia l’esperienza immersiva dedicata alla produzione artistica del grande pittore olandese. Scopriamo di più!

“Van Gogh: The immersive Experience” approda a Milano

“Van Gogh: The Immersive Experience” approda a Milano al Lampo Scalo Farini di Via Valtellina a partire dal mese di maggio. Lo spazio presso cui verrà allestito il complesso di installazioni è il più grande dei sette scali ferroviari milanesi. Una volta di vitale importanza per i trasporti della città, è stato trasformato in uno spazio per eventi innovativo, multifunzionale e sostenibile. La mostra dedicata al pittore olandese rappresenta un’occasione speciale per questo luogo che nasce da un processo innovativo che parte dalla tradizione.

Così è anche per “Van Gogh: The Immersive Experience” : l’innovazione della realtà aumentata viene messa al servizio della tradizione, l’arte indiscussa ed indimenticabile di un pittore straordinario, che abbiamo l’occasione di conoscere meglio con tecniche nuove ed originali. Immergersi in un’opera di Van Gogh costituisce un’esperienza unica, significa abitare la mente e lo sguardo di uno dei geni artistici più grandi di tutti i tempi.

Il vantaggio nell’utilizzo dello strumento del virtuale e della realtà aumentata risiede nell’esperienza immersiva che essi offrono: gli spettatori della mostra saranno infatti catapultati dentro i lavori di Vincent Van Gogh, di cui potranno apprezzare appieno ogni singolo dettaglio. Inoltre, obiettivo della mostra è anche quello di contestualizzare le tele dell’artista olandese. Così, i visitatori potranno riscoprire alla luce di nuovi dati opere che tutti conoscono ma non così a fondo come si crede.

Sebbene “Van Gogh: The Immersive Experience” apra le porte il prossimo maggio, le prenotazioni saranno disponibili a breve, con una lista d’attesa che prevede prenotazioni per privati e per gruppi.

La grandezza di Van Gogh

La grandezza di un artista è direttamente proporzionale ai suoi tormenti, questo è ciò che abbiamo imparato nel corso dei secoli, in tutti i campi della cultura. Anche Vincent Van Gogh soffrì molto, e lo possiamo dedurre non solo dalla sua vita, ma anche dalla profondità delle sue opere e dalle sue lettere.

In particolare, è la solitudine che ha accompagnato il pittore per tutta la vita «Uno ha un grande fuoco nell’anima e nessuno viene mai a scaldarsi, i passanti non scorgono che un po’ di fumo in cima al comignolo e se ne vanno per la loro strada» così scrisse al fratello Theo, unico affetto sincero e destinatario delle splendide “Lettere a Theo” che racchiudono l’anima e la sensibilità di Vincent Van Gogh.

Il pittore olandese lasciò Parigi nel 1888 e si recò ad Arles per trovare un po’ di pace da quell’angoscia che lo tormentava. I suoi tormenti furono proprio la sua condanna, i continui disagi che incontrava nel relazionarsi con le persone non davano modo di mostrare l’amore che nutriva nel suo cuore. Una sensibilità tramutata in sofferenza, a sua volta tramutata in arte.

Amore per le stesse persone che non riusciva a raggiungere, per quella vita che gli voltava le spalle per la natura che tanto lo consolava. Era un amore, quello di Van Gogh, incompreso e non ascoltato che finì per bruciarlo. «Se si ha del fuoco nelle vene e un’anima non si possono nascondere, ed è meglio bruciarsi che soffocare. Perché quel che è dentro di noi deve venir fuori».

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