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“Vincent Van Gogh. Pittore colto”, la mostra per immergersi nel mondo del maestro olandese

Inaugurata lo scorso 21 settembre al Mudec di Milano, "Vincent Van Gogh. Pittore colto" è una delle mostre più suggestive del momento; un'occasione imperdibile per conoscere più da vicino il mondo, i temi e le opere di uno dei pittori più grandi di tutti i tempi.

È una delle mostre più attese della stagione: con “Vincent Van Gogh. Pittore colto“, il Mudec ci fa immergere nel mondo di uno degli artisti più grandi di sempre, il maestro olandese che ha affascinato, emozionato e atterrito con le sue stupefacenti pennellate.

Da un’altra prospettiva

Van Gogh il maestro dei girasoli, Van Gogh il pittore del manicomio e della pazzia suicida, Van Gogh il solitario artista immerso nella campagna, l’autodidatta senza molti appigli culturali.

Questi sono solo alcuni degli stereotipi che hanno condizionato e ancora condizionano la narrazione al pubblico del mito di Vincent van Gogh (1853-1890).

La tragica dimensione esistenziale del personaggio viene troppo spesso enfatizzata a scapito di una corretta conoscenza della vera grandezza creativa del genio olandese.

Van Gogh fu un pittore ma anche un intellettuale estremamente colto; e per comprendere la complessità della sua personalità, al di là dei più abusati luoghi comuni, è importante e doveroso mettere a fuoco non solo la sua poetica e la sua tecnica pittorica ma anche la ricchezza e la profondità degli interessi culturali che sono alla base della sua visione della vita e dell’arte.

Questa mostra, che il MUDEC di Milano presenta al pubblico fino al 28 gennaio 2024, intende andare proprio in questa direzione: ribalta la prospettiva dello stereotipo-Van Gogh e presenta un Vincent van Gogh meno outsider e più sorprendentemente aggiornato sul dibattito culturale del suo tempo.

Appassionato lettore e collezionista di stampe, oltre che attento osservatore delle tendenze artistiche più attuali. Nelle sue lettere troviamo in una riga la più viva testimonianza:

“I libri la realtà e l’arte sono una cosa sola per me”.

“Vincent Van Gogh. Pittore colto”, la mostra

La mostra “Vincent van Gogh. Pittore colto”, è prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura con il patrocinio dell’Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia, e vede come Institutional Partner Fondazione Deloitte.

L’atteso evento è reso possibile grazie alla collaborazione con il Museo Kröller-Müller di Otterlo, Paesi Bassi, che possiede una straordinaria collezione di dipinti e disegni del pittore olandese seconda solo a quella del Van Gogh Museum di Amsterdam.

Attraverso un percorso allo stesso tempo cronologico e tematico, l’esposizione propone una inedita lettura delle opere di Van Gogh che mette in particolare evidenza il rapporto fra la visione pittorica e la profondità della dimensione culturale dell’artista, attraverso lo sviluppo di due temi di grande rilievo.

Da un lato quello del suo appassionato interesse per i libri, e dall’altro la fascinazione per il Giappone alimentata dall’amore per le stampe giapponesi, collezionate in gran numero.

Un terzo tema di essenziale importanza per la formazione artistica del pittore fu l’influenza che su di lui ebbe Jean-François Millet, grande maestro d’arte e di vita per Vincent.

Il percorso espositivo

La mostra racconta la vita artistica e intellettuale di Van Gogh in una successione che segue il filo cronologico.

Quattro le fasi storiche fondamentali nella vita dell’artista: dal primo periodo 1880-1885 (nel Borinage, all’Aia, e a Nuenen) al soggiorno parigino nel 1886-1887, dal periodo ad Arles nel 1888-89 a quello dell’internamento nell’ospedale di Saint-Rémy.

Nelle sale le opere provenienti dal Museo Kröller-Müller vengono presentate in dialogo con il primo fil rouge della mostra, ovvero con una accurata selezione di oltre trenta edizioni originali di libri e riviste d’arte, provenienti dalla collezione della curatrice e dalla Biblioteca Malatestiana, disseminati in vetrine a tema lungo tutto il percorso di mostra.

Credits:

Il Sole 24 Ore

Photo Credits:

  • Donna che cuce e gatto (1881)
    Gessetto nero e bianco, acquerello diluito e acquerello opaco su carta vergata – Kröller-Müller Museum, Otterlo;
  • Interno di un ristorante (1887)
    Olio su tela – Kröller-Müller Museum, Otterlo;
  • Autoritratto (1887)
    Olio su cartone – Kröller-Müller Museum, Otterlo;
  • Natura morta con statuetta in gesso e libri (1887)
    Olio su tela – Kröller-Müller Museum, Otterlo;
  • Salici al tramonto (1888)
    Olio su tela su cartoncino – Kröller-Müller Museum, Otterlo;
  • Il burrone (1889)
    Olio su tela – Kröller-Müller Museum, Otterlo.
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