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“Urta i non cattolici”, scuola di Firenze annulla la visita alla mostra “Bellezza Divina”

Niente Van Goghe Chagall per i bambini delle classi terze della scuola elementare Matteotti di Firenze. Il motivo? Non urtare le famiglie non cattoliche visto il tema religioso della mostra

MILANO – Visita annullata. I bambini della scuola elementare Matteotti di Firenze non potranno visitare la mostra “Bellezza Divina” in corso a Palazzo Strozzi in questi giorni.

 

IL MOTIVO – I bambini di terza elementare della scuola perdono così l’opportunità di vedere le opere d’arte di pittori quali Van Gogh, Chagall, Fontana, ma anche Picasso, Matisse e Munch. La motivazione emerge dal consiglio di classe: “Per venire incontro alla sensibilità delle famiglie non cattoliche visto il tema religioso della mostra”. La notizia ha lasciato a bocca aperta i genitori degli alunni, che si sono chiesti se questo possa bastare a cancellare secoli di cultura che, se le cose non cambiano, non potranno più essere insegnati ai ragazzi.

 

LE REAZIONI DEI GENITORI – Sembra che sia in particolare un quadro che abbia indirizzato la scelta del preside su questa coraggiosa decisione: “La Crocifissione bianca” di Chagall. Ma questa decisione farà sì che ai bambini sarà preclusa anche la contemplazione di opere come la “Pietà” di Van Gogh, la “Crocifissione” di Guttuso, l’Angelus di Millet e le altre cento opere della mostra “Divina Bellezza”. Le opere di questi grandi artisti ripercorrono il rapporto tra arte e sacro, collegati dal filo conduttore della tematica religiosa. Le proteste sono proprio partite da molte famiglie arrabbiate dalla decisione: “I nostri figli non potranno più studiare storia dell’arte, basata proprio sull’arte sacra?”.

 

LA REAZIONE DEL PRESIDE E DEGLI INSEGNANTI- Alessandro Bussotti, preside dell’Istituto, ribatte alle accuse e spiega che la visita, in realtà, non è stata annullata perché la programmazione era ancora in corso. Gli insegnanti, invece, dicono: “L’inclusione, o meno, di visite a mostre o musei non ha motivazioni di ordine religioso, ma esclusivamente di natura didattica”.

 

 

 

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