Tracey Emin: 5 motivi per visitare la mostra a Palazzo Strozzi

30 Marzo 2025

La mostra di Palazzo Strozzi rappresenta un'occasione imperdibile per scoprire la sua arte in un dialogo unico con l'architettura rinascimentale fiorentina.

Tracey Emin Sex e Solitudine in una mostra affascinante a Palazzo Strozzi

Dal 16 marzo al 20 luglio 2025, Palazzo Strozzi a Firenze ospita la più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata a Tracey Emin, una delle artiste più influenti della scena contemporanea. Curata da Arturo Galansino, l’esposizione esplora il lavoro multidisciplinare dell’artista, dalle pitture ai disegni, dalle sculture ai video, includendo opere storiche, recenti e nuove produzioni realizzate per l’occasione.

Tracey Emin è una delle figure più emblematiche dell‘arte contemporanea, capace di trasformare esperienze personali in opere di forte impatto emotivo. Conosciuta per il suo stile diretto e viscerale, Emin esplora temi come l’amore, la sessualità, la solitudine e la vulnerabilità, offrendo al pubblico un’immersione profonda nelle sue emozioni.

La mostra di Palazzo Strozzi rappresenta un’occasione imperdibile per scoprire la sua arte in un dialogo unico con l’architettura rinascimentale fiorentina.

Tracey Emin: Sex and Solitude è un’opportunità unica per immergersi nell’universo artistico di una delle voci più potenti dell’arte contemporanea. Attraverso un linguaggio visivo ed emozionale diretto, Emin invita il pubblico a confrontarsi con temi universali come l’amore, la perdita e la ricerca di sé.

5 motivi per visitare la mostra su Tracey Emin

Un’artista rivoluzionaria: Tracey Emin ha ridefinito il concetto di arte contemporanea, trasformando la propria vita in una narrazione artistica senza filtri.

Opere inedite e storiche: Oltre 60 opere tra dipinti, sculture, installazioni e neon, molte delle quali mai esposte prima in Italia.

Un allestimento suggestivo: L’architettura rinascimentale di Palazzo Strozzi crea un contrasto affascinante con l’intensità e la modernità delle opere di Emin.

Approfondimenti ed eventi speciali: Un ricco programma di visite guidate, conferenze e laboratori per esplorare i temi dell’esposizione.

Un’esperienza emotiva intensa: La mostra invita i visitatori a confrontarsi con tematiche profonde, rendendola un’esperienza unica e coinvolgente.

Sex and Solitude: il significato dietro il titolo

Il titolo della mostra, Sex and Solitude, racchiude due delle tematiche centrali della ricerca artistica di Emin: la sessualità e la solitudine. L’artista ha sempre utilizzato il proprio corpo e le proprie esperienze personali come punto di partenza per riflettere su desiderio, amore, vulnerabilità e introspezione.

Opere in mostra: tra dolore e passione

L’esposizione presenta più di 60 opere, molte delle quali esposte per la prima volta in Italia. Tra queste spiccano I Followed You To The End (2024), una monumentale scultura in bronzo collocata nel cortile di Palazzo Strozzi, e Exorcism of the last painting I ever made (1996), installazione che ricostruisce la performance con cui l’artista segnò il proprio ritorno alla pittura. Opere testuali come il neon Those who Suffer LOVE (2009) e i ricami I do not expect (2002) esprimono in modo diretto ed emotivo il vissuto dell’artista, con una potenza espressiva che coinvolge visceralmente il pubblico.

Il percorso espositivo: arte e autobiografia

La mostra si sviluppa attraverso un percorso tematico che intreccia vita e arte, ripercorrendo i momenti più significativi della carriera di Emin. Le sue opere evocano emozioni contrastanti: dalla passione ardente rappresentata nei suoi dipinti espressionisti, come There was blood (2022), alla fragilità incarnata nelle sue sculture in bronzo, come All I want is you (2016).

Tracey Emin e il dialogo con la storia dell’arte

Il lavoro di Emin si inserisce in una tradizione artistica che affonda le radici nella figurazione e nell’espressionismo. Il suo legame con artisti come Edvard Munch ed Egon Schiele emerge nella gestualità pittorica e nell’intensità emotiva delle sue opere. Esporre in un luogo storico come Palazzo Strozzi crea un contrasto affascinante tra la sua arte contemporanea e l’eredità rinascimentale di Firenze.

Eventi e approfondimenti

Oltre all’esposizione, Palazzo Strozzi propone un programma di eventi e attività per il pubblico, tra cui visite guidate e incontri tematici, un ciclo di conferenze su sesso, corpo ed emozioni con esperti di diverse discipline, oltre a laboratori didattici per scuole e famiglie.

L’artista

Tracey Emin è nata nel 1963 a Croydon, Londra, ed è cresciuta nella città costiera di Margate. Nell’arco della sua carriera ha sviluppato una pratica artistica che spazia tra disegno, pittura, arazzi, ricami, film, sculture in bronzo e installazioni al neon. L’artista trae ispirazione dalla propria vita, facendo riferimento a esperienze profondamente intime: dalla sua storia sessuale agli abusi subiti, dall’aborto alle relazioni affettive, fino, più recentemente, al cancro e alle sfide legate alla sua salute.

Nel 1999 ha attirato enorme attenzione mediatica quando è stata candidata al Turner Prize e ha esposto My Bed alla Tate Gallery di Londra. L’opera, realizzata l’anno precedente durante un periodo di forte instabilità emotiva, mostra il letto sfatto dell’artista circondato da oggetti personali e altri resti, come preservativi, biancheria macchiata di sangue, bottiglie di alcol vuote e mozziconi di sigaretta.

Da quel momento la carriera di Emin ha conosciuto una crescita costante: nel 2007 ha rappresentato il Regno Unito alla 52. Biennale di Venezia e nel 2011 è stata nominata Professore di Disegno presso la Royal Academy, diventando una delle due prime donne a ricoprire questo ruolo nella storia dell’istituzione.

Oggi Emin è ampiamente riconosciuta a livello istituzionale. Recentemente ha inaugurato a Margate i Tracey Karima Emin (TKE) Studios, uno spazio professionale per artisti interamente da lei sovvenzionato, che include anche la Tracey Emin Artist Residency (TEAR), una residenza artistica gratuita in studio.

Nel 2024 è stata insignita del titolo di “Dame” nell’ambito dei premi conferiti in occasione del compleanno del re, come riconoscimento del suo contributo all’arte.

 

 

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