Fino al 25 gennaio 2026 la Sala Belvedere di Palazzo Reale a Napoli ospita “Totò e la sua Napoli”, l’inedita e imperdibile esposizione che celebra il grande legame inscindibile tra Totò e Napoli in occasione delle celebrazioni per i 2500 anni della fondazione di Napoli. Proprio per effetto di questo forte legame, la città da lui tanto amata ospita questa grande mostra del comico, emblema di Napoli nel mondo, come prima tappa di un progetto che proseguirà a New York.
La mostra “Totò e la sua Napoli” è promossa dal Comitato Nazionale Neapolis 2500 con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Palazzo Reale di Napoli (Ministero della Cultura), con la partecipazione degli Eredi Totò. Il progetto è a cura di Alessandro Nicosia e Marino Niola ed è organizzato e prodotto da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare.
Totò, un mito da conoscere
“Resto un napoletano con tutti i pregi e i difetti del napoletano. Ogni quindici venti giorni torno a Napoli per un brevissimo soggiorno; non posso stare più a lungo lontano dalla mia città; la gente di là mi dà il calore della vita. E ogni volta mi commuovo come un bambino”, diceva Totò. Antonio de Curtis, in arte Totò, nato a Napoli nel Rione Sanità nel 1898 e chiamato “Il Principe della Risata”, ha sempre portato nel cuore la sua città che lo ha sempre riconosciuto come uno dei suoi figli più illustri, celebrandolo nei vicoli e nelle piazze con murales e statue.
La sua arte ha sempre dialogato con Napoli, specchio di un’identità complessa e universale e di questa città mondo Totò è espressione eterna, in grado di intrecciare la tradizione partenopea con giochi linguistici, frasi celebri e nonsense, dando voce a un patrimonio artistico che attraversa secoli e confini, influenzando cinema, tv e cultura pop e diventando memoria collettiva e condivisa.
L’esposizione è un progetto culturale che intende rievocare la napoletanità profonda e dilagante del comico, divertente e malinconica allo stesso tempo, la sua dimensione trascendente e il suo lascito socioculturale. Saranno raccontati i numerosi legami culturali, professionali e personali tra il comico e Napoli, facendo emergere molti aspetti inediti e sorprendenti. Sarà un’occasione per rileggere queste storie in una prospettiva diversa, ricca di spunti e curiosità ed un’opportunità di scoperta per le generazioni più giovani.
Il principe immortale della risata
La mostra si articola in sezioni tematiche che ripercorrono la vita e la carriera dell’artista: Le origini, Il Rione Sanità, Totò e le bellezze della sua Napoli, Teatro, Cinema, Poesie, Canzoni, Testimonianze, Il saluto della sua Napoli. Ogni sezione è arricchita da materiali originali, tra cui documenti, fotografie, filmati, costumi, manifesti, locandine, giornali e installazioni multimediali. Le ricostruzioni scenografiche contribuiscono a restituire l’atmosfera delle opere e degli ambienti che Totò ha frequentato, mentre le testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto offrono una prospettiva diretta sul suo ruolo nella cultura e nella memoria collettiva.
La mostra rappresenta quindi un’occasione per osservare Napoli attraverso le mille sfaccettature della carriera di Totò, così da offrire al pubblico gli strumenti per rileggere la città e l’artista in una prospettiva multidimensionale. Documenti storici, materiali audiovisivi e installazioni multimediali si combinano per delineare un ritratto complesso, che supera la semplice celebrazione anagrafica per diventare strumento di analisi culturale e sociale.
L’attenzione al dettaglio e alla contestualizzazione storica offre l’opportunità di rilevare connessioni spesso trascurate tra la vita privata e la produzione artistica di Totò, evidenziando come il comico sia stato al tempo stesso specchio e motore della Napoli del Novecento, ma ne è anche simbolo attuale. La connessione tra Totò e la sua città è infatti eterna, va al di là del tempo e l’obiettivo della mostra è quello di celebrare entrambi i patrimoni: Napoli attraverso Totò, intesa come stato dell’anima, un modo di vivere, di amare, un’attitudine allo stare al mondo e Totò attraverso la città che gli ha dato i natali e l’impronta umana e artistica.
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