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Svizzera, le mostre da non perdere alla Pinacoteca Züst

Riaprirà il prossimo 6 marzo, la Pinacoteca Giovanni Züst di Rancate. Scopriamo il ricco programma espositivo del 2017

MILANO – Riaprirà il prossimo 6 marzo, con un ricco programma espositivo, la Pinacoteca Giovanni Züst di Rancate. Attualmente chiusa per la consueta pausa invernale, la Pinacoteca si prepara ad offrire al pubblico quattro inedite mostre: dall’architettura (con gli inediti disegni di Giacomo Quarenghi) alle ceramiche (quelle di Raffaella Columberg) passando per la presentazione di una collezione d’arte di Ivo Soldini fino ad arrivare alla mostra “Divina Creatura”, dedicata alla moda femminile e alle sue raffigurazioni nell’arte di fine Ottocento. Scopriamo meglio le quattro mostre che caratterizzeranno il programma espositivo della Pinacoteca Züst.

GIACOMO QUARENGHI – Protagonista del rinnovamento dell’architettura russa durante il regno di Caterina II, l’architetto e disegnatore Giacomo Quarenghi fu oggetto di una diffusa ammirazione da parte di tutti gli architetti e capomastri che collaborarono con lui. L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Archivio del Moderno di Mendrisio, è parte del programma internazionale della celebrazione per i duecento anni dalla morte dell’architetto. In mostra alla Pinacoteca  Züst dal 6 marzo al 17 aprile 2017.

RAFFAELLA COLUMBERG – La Pinacoteca Züst, a dieci anni dalla sua scomparsa, dedica alla celebre ceramista Raffaella Culmberg la sua prima retrospettiva. In mostra, oltre alle opere, anche strumenti di lavoro, schizzi, diari, lettere, fotografie e altro materiale d’archivio. L’esposizione sarà visitabile dal 26 marzo al 20 agosto 2017.

LE STANZE SVELATE – Questa mostra s’inserisce nel novero delle esposizioni che la Pinacoteca Züst dedica già da qualche anno a collezioni private presenti sul territorio e sconosciute al grande pubblico. Dal 7 maggio al 27 agosto 2017 sarà, infatti, possibile ammirare le opere d’arte che compongono la collezione di Ivo Soldini. Fra i nomi che verranno presentati Bossoli, Pessina, Agnelli, Gonzato, Imre Reiner e Remo Rossi. Non mancano nomi internazionali come Picazzo, Paul Klee, Lucio Fontana e Ossip Zadkine.

DIVINA CREATURA – La mostra, visitabile dal 15 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018, testimonia il cambio di paradigma nella storia del costume femminile in Europa. Presenti in esposizione sessanta tra dipinti e sculture, cui si aggiungono una sequenza di ventagli d’autore e un nucleo di preziosi abiti d’epoca. Tra gli artisti esposti Boldini, Mosè Bianchi, Giacomo Grosso, Luigi Rossi e Adolfo Feragutti Visconti.

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