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Salone del Mobile di Milano, 5 eventi culturali da non perdere

Tra installazioni artistiche e incontri, abbiamo selezionato 5 eventi culturali da non perdere in occasione della 62° edizione del Salone del Mobile di Milano che si terrà dal 16 al 21 aprile 2024.

Dal 16 al 21 aprile 2024 si tiene la 62° edizione del Salone del Mobile di Milano , evento l’evento più importante per il panorama internazionale dell’arredamento e del design. La manifestazione ispira e innova grazie a un ricco palinsesto di Talk, Tavole Rotonde e installazioni site-specific

Uno degli elementi che caratterizza il Salone del Mobile di Milano 2024  è l’approccio neuroscientifico, a partire dal rinnovato layout espositivo progettato da Lombardini22 per migliorare l’esperienza di visita attraverso l’analisi delle reazioni neurologiche, emotive e percettive dei visitatori ai diversi percorsi, collocazione e distribuzione delle aree espositive e di sosta.

Dal momento che il cervello è spronato a uscire dalla propria “comfort zone” dall’arte, dalla cultura e dall’estetica, la proposta culturale sarà diffusa per coinvolgere il visitatore lungo l’intero percorso espositivo.

Le aziende che partecipano al Salone del Mobile di Milano organizzeranno eventi negli spazi di Rho Fiera e in città durante l’intero periodo della manifestazione.

Gli eventi culturali in programma al Salone del Mobile di Milano

Per l’occasione abbiamo selezionato 5 eventi culturali da non perdere tra Salone del Mobile e Fuorisalone per una settimana all’insegna di design, arte e cultura.

Under the Surface – padiglione 10

Attraverso l’installazione “Under the Surface” – una grande isola sommersa, simbolo evocativo dell’acqua quale fonte di vita – progettata e realizzata da, Accurat, Design Group Italia ed Emiliano Ponzi (Salotto.NYC), il Salone del Mobile Milano offre uno sguardo attento e un’esperienza immersiva ricca di senso per esplorare lo stato dell’arte della produzione di arredobagno.

Il progetto accende i riflettori sull’importanza cruciale delle risorse idriche globali e sulla loro conservazione, mira a indagare e riflettere sull’impronta idrica della filiera dell’arredobagno, incoraggiando strategie per l’uso responsabile ed efficiente della risorsa più preziosa di questo pianeta.

“Under the Surface” prende la forma di un’isola sommersa, simbolo evocativo dell’acqua come fonte di vita e delle crescenti sfide legate alla nostra relazione con essa.

Partendo dall’idea di Atlantide e dalla suggestione di un paesaggio fatto di picchi e valli, l’isola è un rilievo dall’aspetto imponente e sfaccettato.

I volumi sfumano dai toni profondi del blu e degli azzurri fino al bianco, componendo un paesaggio avventuroso e dinamico, dove è il visitatore a scegliere la propria direzione esplorativa e i propri tempi di permanenza.

La sensazione di trovarsi in un luogo extra-ordinario ma reale è amplificata dalle proiezioni, che ricreano il movimento dell’acqua in una serie di onde e rifrazioni e dalla protezione di un telo, che ricopre l’installazione come fosse superficie d’acqua, creando uno spazio dove poter sostare, imparare, riflettere e lasciarsi emozionare.

La visita di “Under the Surface” è una combinazione fra esperienza fisica ed esperienza digitale. Esternamente, proiettate sui rilievi dell’isola in tre aree diverse, le informazioni sul consumo idrico messe a disposizione dalla World Bank.

I dati sulla disponibilità di acqua dolce pro capite da risorse rinnovabili prendono la forma di immaginari banchi di pesci raggruppati per Paese e Regione, secondo l’arco temporale 1961-2019. Il loro movimento preconizza la possibile fine di tale risorsa, salvo la messa in pratica di comportamenti virtuosi e l’adozione di soluzione tecnologiche atte a favorirli.

I dati sul prelievo di acqua dolce nel settore domestico e industriale si aggregano e organizzano in forma di suggestivi geyser, fenomeni incontrollabili volti a stimolare la riflessione che, se la natura non è controllabile, la relazione fra uomo e natura può e deve esserlo.

Infine, dati sulle precipitazioni mondiali in mm3 diventano gocce impalpabili destinate a cadere su un piano a rappresentare l’area geografica bagnata dalle piogge prese in esame.

Francis Kéré in conversazione con Giulia Ricci – padiglione 14

Il 17 aprile si terrà un incontro dedicato alla pratica di Francis Kéré, primo architetto africano a vincere il Pritzker Architecture Prize nel 2022, caratterizzata da una profonda sensibilità verso la sostenibilità e l’inclusività sociale.

A dimostrazione di come l’architettura possa diventare uno strumento potente per affrontare sfide globali come l’accesso all’acqua potabile e la promozione dell’istruzione. Modera l’incontro Giulia Ricci, giornalista e redattrice di Domus.

Maria Porro in conversazione con Hans Ulrich Obrist – padiglione 14

Il 20 aprile un’interessante conversazione dedicata alle nuove prospettive della progettazione tra Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano, e Hans Ulrich Obrist, direttore artistico della Serpentine a Londra, nonché uno dei curatori d’arte più influenti al mondo.

Un’occasione per esplorare le sfide e le opportunità che definiranno il prossimo futuro, attraverso i punti di vista di due figure capaci di influenzare l’evoluzione dell’architettura e del design per come li conosciamo.

The Present and Future of Artificial Intelligence – padiglione 14

Intelligenza artificiale (IA): tutti ne parlano e, se il clamore che la circonda è fondato, saranno ben pochi gli aspetti della vita che ne resteranno immuni.

I governi sono attenti a vigilare sui possibili danni che derivano dal suo uso e di recente l’UE ha approvato la prima regolamentazione in materia, la Normativa sull’IA. Con l’infinito potenziale dell’IA, che è già in grado di analizzare dati come mai prima d’ora e di realizzare masterplan architettonici sulla base di prompt scritti, il mondo del design non sarà certamente risparmiato da questi cambiamenti epocali.

Ci confronteremo sul significato dell’IA per le discipline dell’architettura e della progettazione e cercheremo di capire se sarà solo un ulteriore strumento al servizio del settore o se potenzialmente possa avere un impatto molto più ampio e di rottura.

L’Integrale con Tommaso Melilli e Luca Trevisani

La rivista italiana L’integrale guidata da Diletta Sereni mette in scena “Mangiare il mare” con l’artista visivo Luca Trevisani, che ne cura l’allestimento, e lo chef e scrittore Tommaso Melilli, che gestisce la taste experience.

Il mare del futuro è senza pesci: gli umani si troveranno così a esplorare oltre i confini di quel che sono abituati a pescare. Sul palco allora vediamo una cucina-dispensa che sa estrarre il sapore del mare con brodi, succhi e intingoli tratti da specie invasive che hanno soppiantato quelle conosciute.

Nel mare del futuro, anche i sassi diventano delle risorse di gusto e nutrimento e le alghe, confinate ai margini della nostra cultura, sono una risorsa ecologica fondamentale – cibo e medicamento.

L’installazione racconta questo punto di vista: ci sono alghe poggiate su strutture in acciaio specchiante e totem sul tavolo grande composti anche da sassi e granchi. Nella presentazione/talk si anticipa in anteprima il numero della rivista in uscita, che ha come titolo Splash, mari e altre acque.

Ci si concentra sui temi del valore alimentare delle cose dimenticate del mare e sulla storia dei brodi, alimento di base all’origine dei ristoranti per come li conosciamo, e per il loro valore simbolico di cibo-acqua che può avere tutti i sapori possibili.

Si parla di come si mangia il mare, con quali oggetti, quali gesti, quali forme di aggregazione.

Hendrick’s al Fuorisalone

Infine, “bonus track” per un’iniziativa riguardante per tutti coloro che, in giro per Milano, vogliono prendersi una pausa di gusto “sensoriale” : Hendrick’s Gin, partner del Fuorisalone, realizza un percorso dedicato per un gin tonic alla design week per supportare il lancio della nuova limited release del Gin Scozzese.

l nuovo gin in edizione limitata GRAND CABARET per sognatori, artisti e spiriti liberi si ispirano a una storica libagione a base di frutta che era in voga nella Parigi di inizio XX sec. Alla Design Week si potrà gustare in 10 bar partner che lo interpretano in un menù
speciale pensato per i design dreamers che valorizzerà il suo gusto brillante e audace, con una ricca profondità e strati di sapore, e allo stesso tempo rinfrescante e leggero in pieno stile Hendrick’s.

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