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Riaprono i musei, ecco i luoghi da poter visitare

Dopo quasi 3 mesi riaprono i musei nella maggioranza delle regioni italiane. Restano ancora chiusi i luoghi di cultura a Milano e in Puglia, Umbria e Sardegna

Riaprono i musei nelle regioni gialle nei soli giorni feriali dal lunedì al venerdì, secondo le modalità e gli orari riportati nei siti web dei singoli istituti. Dopo quasi 3 mesi, dal 1° febbraio i musei e i parchi archeologici di Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Lazio e Calabria riaprono con ingressi contingentati. Eccezion fatta per Milano, dove l’amministrazione vuole rimandare la ripartenza per il rischio di una nuova chiusura con l’eventuale peggioramento degli indicatori sanitari.

Riaprono i musei

Sulla base dell’ordinanza venerdì dal Ministero della Salute, riaprono quindi i luoghi della cultura in queste regioni che si aggiungono così a quelli di Toscana, Campania, Basilicata e Molise che già avevano riaperto al pubblico dal 18 gennaio. In tutte queste regioni i musei saranno pertanto aperti dal lunedì al venerdì nei soli giorni feriali. Gli orari e le modalità sono verificabili sui siti internet dei singoli istituti culturali. Rimangono ancora chiusi al pubblico i musei e i parchi archeologici statali in Puglia, Umbria, Sardegna.

La situazione di Milano

Musei riaperti in tutte le zone gialle ad eccezione di Milano. L’assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno ha dichiarato in un intervento sul Corriere della Sera che “il sistema mussale cittadino, composto da istituzioni civiche, statali e private” riaprirà le proprie porte “in maniera coordinata e compatta: la data per ora individuata è la prima settimana di marzo“. Per tornare nei musei del capoluogo lombardo si dovrà attendere ancora qualche tempo. Su Facebook l’assessore ha aggiunto che “Dobbiamo sottrarre la cultura alla frammentazione temporanea delle fasce di rischio, con continue aperture e chiusure, e pensare a un progetto di ripresa definitiva“. Il rischio, secondo l’amministrazione milanese, è che le istituzioni culturali debbano chiudere nuovamente dopo pochi giorni a causa di “un peggioramento degli indicatori sanitari“.

Possibili variazioni

Poiché potrebbero sussistere variazioni dell’ultimo minuto, si consiglia sempre di contattare i recapiti indicati nelle relative schede di dettaglio. L’elenco dei luoghi sono pubblicati in tempo reale a cura degli Istituti Periferici del MiBACT.

 

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