Ponte dell’Immacolata, 5 mostre da non perdere in tutta Italia

5 Dicembre 2025

In occasione del Ponte dell'Immacolata, vi consigliamo 5 mostre in tutta Italia, da Treviso a Milano passando per Gallarate e Bologna per arrivare a Gorizia, per poco tempo ancora capitale europea della cultura.

Ponte dell’Immacolata, 5 mostre da non perdere in tutta Italia

Il Ponte dell’Immacolata ci offre l’occasione – tre giorni – per rinfrancarci e dedicarci a coltivare le nostre inclinazioni. Sfruttando l’8 dicembre, Festa dell’Immacolata Concezione che quest’anno capita di lunedì, in molti sfrutteranno l’occasione per un weekend lungo: una gita fuori porta, la lettura di un buon libro, una piacevole passeggiata o una giornata dedicata all’arte.

Percepito come l’inizio ufficiale del periodo natalizio, la festività dell’8 dicembre è solitamente segnata dall’accensione delle luci, dai mercatini e dagli addobbi, offrendo l’occasione per mini-viaggi, gite sulla neve e preparativi per le feste. Ma quale miglior occasione anche per respirare il meglio che l’arte in Italia può offrirci in questo periodo?

5 mostre da non perdere in occasione del Ponte dell’Immacolata

In occasione del Ponte dell’Immacolata, vi consigliamo 5 mostre in tutta Italia, da Treviso a Milano passando per Gallarate e Bologna per arrivare a Gorizia, per poco tempo ancora capitale europea della cultura.

Da Picasso a Van Gogh, imperdibile evento a Treviso

Sessantuno dipinti di valore straordinario – opere che insieme raggiungono la cifra impressionante di un miliardo di euro – sono arrivate nelle sale di Santa Caterina, trasformando la città, fino al 10 maggio 2026, in un crocevia privilegiato dell’arte mondiale. Si parte con Ocean Park n. 32 di Richard Diebenlkorn, dipinto nel 1970 sintesi perfetta di una poetica basata sulle tonalità del giallo e dell’azzurro per chiudere con Campo di grano con falciatore ad Auvers di Vincent van Gogh.

Non solo: in mostra si incontrano le grandi personalità dell’astrazione europea come Nicholson, Albers, Mondrian e Klee e, in una sorta di viaggio a ritroso, si arriva ai temi classici dell’Ottocento e del primo Novecento: la natura morta, la figura e il paesaggio. Nelle nature morte brillano i nomi che hanno definito il genere: Morandi e Braque nel Novecento, Fantin-Latour e Pissarro nell’epoca dell’Impressionismo. La sezione dedicata alle figure e ai ritratti è un crescendo di emozioni, da Matisse a Bonnard, da Vuillard a De Chirico e Modigliani, fino a un magnifico Picasso cubista del 1909. I vertici assoluti arrivano con Renoir, Manet e Degas, che illuminano l’esposizione con capolavori di straordinaria intensità.

Ultima occasione per riscoprire la Milano di Hayez e del Romanticismo

Milano Capitale del Romanticismo italiano: è questo l’intento della mostra Ritratti della Milano Romantica, ospitata negli ambienti storici di Palazzo Borromeo D’Adda, nel cuore della città, aperta fino al 13 dicembre 2025 . Cuore dell’esposizione è il pittore Francesco Hayez. Proprio del pittore nato a Venezia sono presentati otto dipinti, tra le pochissime opere ancora in mani private, accanto a otto disegni di grande raffinatezza.

Sono alcune delle opere più affascinanti dell’artista, indiscusso interprete e simbolo del Romanticismo e protagonista, nella sua lunga vita, di cambiamenti epocali, sia dal punto di vista personale, sia sul versante di una strepitosa carriera che lo ha visto dialogare con i grandi artisti del suo tempo, cultori, letterati e musicisti. Celebrato infatti da Giuseppe Mazzini come vate della nazione, condivise con Manzoni e Verdi gli stessi ideali, cementando con loro un rapporto unico, di amicizia e di intesa culturale.

Prima di tutto come “Pittore civile”,Hayez fu l’interprete dei destini della neonata nazione italiana, in grado di estendere il respiro della sua pittura dalla storia all’attualità politica, ma fu anche tra i più grandi ritrattisti di tutti i tempi, capace di dare voce con la sua produzione allo spirito della propria epoca. celebrando la bellezza femminile e la forza dell’amore.

Kandinsky e l’Italia: una mostra inedita a Gallarate

Un inedito Kandinsky ma non solo al Museo MA*GA di Gallarate dal 30 novembre 2025 al 12 aprile 2026 : l’esposizione riunisce 130 opere, tra cui 20 capolavori di Kandinsky, provenienti da Ca’ Pesaro, dal Museo MA*GA e da importanti collezioni pubbliche e private. Il percorso espositivo ricostruisce lo sviluppo del linguaggio astratto dalle avanguardie storiche alla piena maturità del non figurativo, sottolineando l’attualità della ricerca spirituale che Kandinsky pose al centro dell’arte moderna.

Il percorso si apre con un’ampia sezione che introduce il clima culturale internazionale, sviluppatosi tra gli anni Venti e Trenta. In dialogo con lui compaiono le opere di Paul Klee, qui rappresentato da un nucleo significativo di lavori dal 1913 al 1938, e quelle di Jean Arp, Joan Miró, Alexander Calder, Antoni Tàpies. Questi artisti, pur con linguaggi differenti, condividono l’idea di un’arte capace di superare la realtà visibile. E poi la mostra indaga il rapporto poco conosciuto tra Kandinsky e gli autori italiani.

Steve McCurry, Alex Majoli e Meta Krese raccontano il confine italo-sloveno e le città di Gorizia e Nova Gorica attraverso tre reportage inediti

Per il Ponte dell’Immacolata e fino al 18 gennaio 2026 i Musei Provinciali di Gorizia ospiteranno nella rinnovata Casa Morassi di Borgo Castello Tre Sguardi, una mostra d’eccezione in cui tre grandi protagonisti della fotografia contemporanea esplorano Gorizia e Nova Gorica, raccontando il confine italo-sloveno e le due città in tre reportage esclusivi.

Lo statunitense Steve McCurry, l’italiano Alex Majoli e la slovena Meta Krese sono i testimoni visuali d’eccezione di tre diverse e personali incursioni sul territorio sviluppate attorno al tema dei rapporti tra i due popoli, la loro storia passata e presente, le storie collettive e individuali, i conflitti, le identità, la costruzione di un futuro di pace e fratellanza. Questa mostra chiude l’anno di Gorizia e Nova Gorica, due città per un ‘unica capitale europea della cultura.

E infine un tocco di leggerezza: la mostra pazzesca di Fantozzi

E’ il ragioniere più presente nel nostro immaginario collettivo e a lui è dedicata, curata da EARTH Foundation, presso gli spazi espositivi di Grand Tour Italia a Bologna, una mostra dal titolo “Fantozzi!!! Una mostra pazzesca”, aperta al pubblico gratuitamente fino a domenica 29 marzo 2026. Si tratta di un progetto espositivo, unico ed originale, che ricostruisce tutte le tappe del ragionier Ugo Fantozzi, da molti ritenuto l’ultima maschera della commedia italiana, dopo il geniale Totò.

Con un percorso che presenta libri e più di un centinaio di locandine e manifesti cinematografici d’epoca, fotobuste, riviste e vari e originali memorabilia, dalle brochure alle fotografie, dai fumetti ai dischi fino alle audiocassette, provenienti dalla collezione personale di Guido Andrea Pautasso.. La mostra racconta come, proprio attraverso il sapiente intreccio di un registro tragico e comico, Fantozzi sia diventato non solo lo specchio di un ‘epoca, ma un simbolo universale, nel quale noi tutti in parte ci ritroviamo.

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