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Picasso, le illustrazioni dal periodo blu al dopoguerra in mostra a Lecco

La mostra ''Nel segno di Picasso'', in esposizione presso il Palazzo delle Paure di Lecco dal 23 marzo al 13 luglio, presenta 100 incisioni del genio catalano per celebrare i trent'anni di attività della Galleria Bellinzona...

Dal 23 marzo al 13 luglio è in mostra, presso il Palazzo delle Paure di Lecco, ”Nel segno di Picasso”

MILANO – La mostra ”Nel segno di Picasso”, in esposizione presso il Palazzo delle Paure di Lecco dal 23 marzo al 13 luglio, presenta 100 incisioni del genio catalano per celebrare i trent’anni di attività della Galleria Bellinzona. La rassegna, promossa dal Comune di Lecco, col patrocinio della Regione Lombardia, propone una serie di capolavori grafici di Pablo Picasso in grado di rivelare la sua evoluzione stilistica, dal cosiddetto periodo blu al dopoguerra. Per tutto il periodo di apertura, l’esposizione sarà animata da una serie di conferenze, visite guidate e attività per famiglie.

LA MOSTRA – Il percorso espositivo si apre con i “Saltimbanchi”, realizzati tra il 1904 e il 1906, a cavallo tra i periodi blu e rosa che racchiudono in maniera esemplare l’immaginario figurativo del giovane Picasso. È questa una delle serie più importanti e formalmente più eccelse della storia della grafica, tra cui spicca l’acquaforte su zinco “Le repas frugal”, uno dei massimi vertici di Picasso che raffigura un uomo e una donna seduti a tavola, avvolti in un’atmosfera grigia e irrequieta e che rispecchia il momento di vita disagiata che Picasso stava attraversando. Quindi, si passa a “Sogno e menzogna di Franco”, incisioni contemporanee a “Guernica”, che riflettono il periodo tragico della guerra civile spagnola, in cui l’esercito repubblicano si contrapponeva alle milizie fasciste di Francisco Franco, che Picasso ritrasse come un mostro ripugnante impegnato nelle azioni più disdicevoli.

LE ILLUSTRAZIONI – La rassegna lecchese, inoltre, metterà a confronto i fogli creati per illustrare le poesie di Luis de Góngora, poeta del siglo de oro spagnolo, con quelli realizzati per la Carmen di Prosper Mérimée. Il “Gongora” e la ‘Carmen’, i due libri illustrati dal maestro catalano con opere grafiche originali, apparsi tra il 1948 e il 1949, difficilmente sembrano riconducibili alla mano dello stesso artista: barocche, materiche e di gusto fortemente pittorico le prime, essenziali, geometriche, quasi astratte le seconde. Il confronto tra i due volumi dimostra con evidenza la libertà mentale e artistica di Picasso, il suo eclettismo e la sua tecnica inarrivabile.

SERIE CELESTINA – La mostra si concluderà idealmente con la ‘Celestina’, la serie di sessantasei lastre, incise all’acquaforte e all’acquatinta apparsa nel 1971, anno in cui Picasso compì novant’anni. In questo caso, Picasso illustra il testo della Tragicomedia de Calisto y Melibea, meglio nota come ‘La Celestina’, capolavoro della letteratura spagnola, scritto da Fernando de Rojas nel 1499, concentrandosi sulla figura della mezzana Celestina, sulle sue macchinazioni diaboliche e sui consessi amorosi, con una particolare attenzione, al limite dell’ossessione, per i nudi femminili.

21 marzo 2014

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