Sei qui: Home » Arte » Omaggio dello street artist Ozmo alla sposa bambina di Montanelli

Omaggio dello street artist Ozmo alla sposa bambina di Montanelli

"Immaginarla libera, protagonista, dipinta in un gesto di orgoglio, è la mia dedica a chi, come lei, si trova dalla parte danneggiata e sfruttata della storia", scrive Ozmo

L’ immagine di un ”monumento in memoria della sposa bambina di Montanelli” è comparsa in mattinata su un muro di via Torino a Milano. Con questa opera, lo street artist Ozmo è intervenuto nella vicenda che vede Indro Montanelli al centro delle polemiche per il suo matrimonio con una bambina eritrea di 12 anni.

Il monumento della sposa bambina

Raffigura un piedistallo monumentale sul quale si erge idealmente, Fatima-Destà, la bambina di 12 anni che Indro Montanelli sposò in Eritrea da soldato. Il matrimonio fu sancito dalla controversa pratica chiamata “madamato”, che permetteva ai cittadini italiani nelle colonie di accompagnarsi temporaneamente con donne native. La foto è contemporanea e raffigura una bambina eritrea, vestita con abiti sgargianti mentre porta al villaggio dell’acqua potabile nella sua grossa tanica gialla a tracolla. Il viso è coperto da una macchia di colore, forse una mascherina. Vediamo solamente gli occhi, che ci guardano in modo ambiguo: sono sorridenti o in una smorfia di dolore?

Ozmo, l’artista che dà voce agli emarginati

“Rappresentando idealmente su questo piedistallo una bambina, africana, infibulata, venduta in sposa a un soldato bianco, vittima più volte del colonialismo dell’uomo, in questo momento delicato di lotte globali per i diritti delle minoranze etniche esplose dopo l’assassinio di G.Floyd, vorrei ridare almeno in parte dignità ai deboli, emarginati, violentati e derubati. Immaginarla libera, protagonista, dipinta in un gesto di orgoglio, è la mia dedica – scrive Ozmo – a chi, come lei, si trova dalla parte danneggiata e sfruttata della storia”.

 

 

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Un post condiviso da Ozmo (@ozmone) in data:

 

 

 

 

© Riproduzione Riservata