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Nel negozio di cappelli, un quadro di Edgar Degas sulla quotidianità

Entriamo assieme a Edgar Degas all'interno di un negozio di cappelli ammirandone la sua rappresentazione Impressionista.

Edgar Degas, pittore francese associato all’Impressionismo, è famoso per le sue rappresentazioni della vita quotidiana e della società parigina, spesso focalizzate su ballerine, cavalli e scene di interni. Uno dei suoi lavori più rappresentativi di questo ultimo tema è “Nel negozio di cappelli”, realizzato tra il 1882 e il 1885. Questo dipinto illustra un aspetto particolare della società francese dell’epoca, ponendo in risalto la moda femminile e l’industria della modisteria, un settore molto in voga nella Parigi di fine Ottocento.

“Nel negozio di cappelli” di Edgar Degas

Analisi dell’opera

In “Nel negozio di cappelli”, Edgar Degas ritrae una donna, una modista, che osserva attentamente un cappello, con altri esposti accanto a lei. L’ambientazione è chiaramente un atelier o un negozio di cappelli, un ambiente intimo e raccolto dove la cliente interagisce con la merce, testimoniando il legame stretto tra moda e consumismo. La donna è seduta in un atteggiamento rilassato, concentrata sull’oggetto che tiene in mano, il che suggerisce la cura e l’attenzione dedicata all’atto della scelta di un accessorio così importante come il cappello.

Edgar Degas era affascinato dai mestieri femminili, specialmente quelli che incarnavano eleganza e raffinatezza, come la modisteria. Il cappello, accessorio fondamentale del guardaroba femminile nell’Ottocento, rappresentava non solo un simbolo di status sociale, ma anche una forma di espressione personale per le donne. In questo dipinto, Degas non solo rappresenta un aspetto della vita quotidiana femminile, ma esplora anche il rapporto tra l’individuo e la moda, suggerendo una riflessione più ampia su come l’apparenza esteriore e gli oggetti di lusso siano legati all’identità personale e sociale.

La tecnica di Degas

Edgar Degas è noto per il suo uso di colori e linee dinamiche, e “Nel negozio di cappelli” non fa eccezione. La sua tecnica pittorica in questo lavoro mostra pennellate larghe e audaci, specialmente nella resa delle stoffe e dei cappelli. La scelta cromatica è delicata eppure vivida: il verde del vestito della modista e il blu del cappello contrastano con i toni più morbidi del beige e del bianco degli altri cappelli esposti. Degas riesce a catturare la materialità degli oggetti con una notevole sensibilità, facendo emergere la texture dei tessuti e l’eleganza dei dettagli con una notevole maestria.

Degas era noto per sperimentare con varie tecniche, come il pastello e l’olio su tela, e spesso mescolava le due tecniche per ottenere una texture ricca e stratificata. In “Nel negozio di cappelli”, si nota l’influenza del pastello in alcune parti della composizione, specialmente nella resa dei colori tenui e nei tocchi finali che conferiscono al dipinto una sensazione di immediatezza e spontaneità.

La modisteria era una parte centrale della vita sociale e culturale parigina alla fine del XIX secolo. Parigi era allora la capitale mondiale della moda, e l’industria del lusso vi prosperava. I cappelli erano considerati accessori essenziali per le donne dell’alta società e della borghesia, spesso simboli di raffinatezza e status. Il lavoro delle modiste richiedeva abilità particolari e un occhio per il design e i dettagli, in quanto i cappelli dovevano essere perfettamente equilibrati tra moda e funzionalità.

Questo dipinto di Edgar Degas, pur essendo un semplice ritratto di una scena quotidiana, riflette questa dinamica tra la moda e la vita sociale, e offre uno sguardo su come l’abbigliamento e gli accessori potessero definire e modellare l’identità delle donne. Inoltre, Degas qui esprime anche una certa fascinazione per il lavoro manuale e artigianale, aspetto che emerge chiaramente dall’attenzione ai dettagli dei cappelli e alla concentrazione della modista.

Le donne sono spesso protagoniste nei dipinti di Degas, non come figure idealizzate, ma come persone immerse nelle loro attività quotidiane. “Nel negozio di cappelli” è un esempio perfetto di come Edgar Degas fosse interessato a ritrarre le donne al lavoro, spesso in contesti che riflettevano l’evoluzione del ruolo femminile nella società. La modista rappresentata è un esempio di indipendenza femminile in un’epoca in cui le opportunità per le donne nel mondo del lavoro erano limitate.

“Nel negozio di cappelli” di Edgar Degas è più di un semplice quadro che ritrae una scena quotidiana. Attraverso la sua composizione, il gioco di colori e la rappresentazione della modisteria, il pittore francese cattura un aspetto importante della vita sociale della Parigi di fine Ottocento, offrendoci una riflessione sulle dinamiche del lavoro, della moda e dell’identità femminile.

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