Vietato ingresso al museo d’Orsay di Parigi, causa scollatura troppo generosa del vestito. E’ quanto accaduto ad una donna, la quale dopo un breve litigio per poter entrare ha dovuto indossare una giacca. Sessismo o buona creanza? Il dibattito si รจ aperto.
Lettre ouverte @MuseeOrsay
Ci-joint la robe de la discorde (photo prise quatre heures plus tรดt) pic.twitter.com/FTIXQKsdRZ
โ Tรดโ (@jeavnne) September 9, 2020
Il caso al museo d’Orsay
Il giorno dopo, Jeanne, la donna protagonista di quanto accaduto, ha scritto una piccata lettera aperta, raccontando nei dettagli lโaccaduto su Twitter, con lo pseudonimo Tรดโ.
“ร martedรฌ 8 settembre, il caldo aumenta nel pomeriggio e le braccia si scoprono. Ho voglia di andare al museo dโOrsay, e non sospetto che il mio dรฉcolletรฉ sarร un oggetto di discordia. Arrivata allโingresso non ho il tempo di mostrare il biglietto che la vista dei miei seni turba la funzionaria incaricata del controllo delle prenotazioni, che parte salmodiando: โAh no, non รจ possibile, non si puรฒ lasciare passare una cosa simileโ, mentre la collega cerca di convincerla a lasciare perdere. Chiedo che cosa stia succedendo, nessuno mi risponde ma fissano i miei seni, mi sento a disagio, lโamica che mi accompagna รจ sconvolta. Un altro agente, di sicurezza stavolta โ i seni, questโarma di distruzione di massa โ si avvicina e mi intima ad alta voce: ยซSignora le chiedo di calmarsiยป. Sono calmissima, vorrei solo capire perchรฉ non posso entrare nel museo. ยซLe regole sono le regoleยป. Arriva un altro responsabile, nessuno ha il coraggio di dire che il problema รจ il dรฉcolletรฉ, ma tutti fissano apertamente i miei seni, designati alla fine con un โquestoโ.”
Il regolamento e l’accusa di sessismo
Il vestito, secondo i funzionari del museo, non rispettava il regolamento interno di decenza. Probabilmente si fa riferimento allโarticolo 7 del regolamento interno: “Gli utenti devono conservare una tenuta decente e un comportamento conforme allโordine pubblico e devono rispettare la tranquillitร degli altri utenti.” Jeanne protesta soprattutto contro il sessismo. “Io non sono solo i miei seni, non sono solo il mio corpo. Mi domando se gli agenti che volevano proibirmi di entrare sanno a che punto hanno obbedito a dinamiche sessiste.”
Le scuse del museo
Dopo poche ore la notizia ha fatto il giro dei social, tanto che รจ arrivata nelle stanze della direzione del museo d’Orsay, che in serata si scusa pubblicamente: “Siamo profondamente dispiaciuti e porgiamo le nostre scuse.”