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5 mostre da non perdere a Marzo 2025: un viaggio nella creatività e nell’arte

Marzo è il mese ideale per scoprire 5 mostre imperdibili che celebrano la creatività e l'arte in gallerie e musei italiani. Scopri le mostre da visitare

Marzo è il mese che segna il passaggio tra l’inverno e la primavera, e con essa arriva una fioritura anche nel mondo dell’arte. Le gallerie e i musei si preparano ad accogliere il pubblico con mostre che spaziano tra periodi storici, tecniche artistiche e linguaggi visivi innovativi. Che si tratti di arte contemporanea, fotografia, pittura o scultura, il mese di marzo offre una varietà di mostre da non perdere, che sapranno soddisfare i gusti degli appassionati e incuriosire anche chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’arte.

In questo articolo, esploreremo cinque mostre imperdibili da visitare in marzo, che vi condurranno in un viaggio attraverso la bellezza, la storia e le emozioni suscitate dall’arte in tutte le sue forme. Da espressioni visive moderne a ripercorsi di tradizioni artistiche, queste mostre offrono opportunità uniche di esplorare diverse dimensioni creative.

Marzo offre una straordinaria varietà di mostre, che spaziano dal Rinascimento alla modernità, dal surrealismo alla pittura contemporanea. Se siete appassionati d’arte o semplicemente curiosi di scoprire nuove forme di espressione, queste cinque mostre sono sicuramente un’opportunità da non perdere. Ogni esposizione rappresenta un viaggio unico nell’universo creativo degli artisti, capace di suscitare emozioni e riflessioni. Non dimenticate di segnare queste date sul vostro calendario e di visitare le gallerie e i musei che offrono questi eventi straordinari.

Le mostre da visitare a Marzo 2025 in Italia

Sergio Monari. Sincronie – Venezia

La mostra dello scultore Sergio Monari al Museo Fortuny, fino al 5 maggio, presenta un viaggio nell’arte contemporanea che esplora la sua sensibilità per la materia e la tridimensionalità, unendo la conoscenza dell’antichità classica a temi universali. Monari, dopo aver partecipato alla Biennale del 2011, torna a Venezia con nuove sculture, come Dispensa sorti, Vivida sorte e Radioso oltraggio, che, insieme a opere storiche, mettono in discussione il mito e il suo ruolo nelle istituzioni sociali. Le sculture, esposte al piano terra del palazzo, offrono una rilettura critica della società contemporanea, richiamando il mondo classico attraverso una narrazione che si sviluppa come un “romanzo antico” ma sempre attuale.

Il curatore Niccolò Lucarelli descrive queste opere come una “commedia umana”, dove statue che sembrano vive raccontano storie di poesia, amore, gloria, guerra e morte. Il piano terra del Museo Fortuny si trasforma così in un palcoscenico teatrale che unisce epoche diverse attraverso la scultura, facendo emergere una narrazione intensa e provocatoria. Monari, attraverso la sua arte, invita a riscoprire la spiritualità e la sacralità un tempo appartenenti all’individuo.

La mostra, curata anche da Chiara Squarcina, sottolinea l’importanza di dialogare con la cultura greco-romana, fonte della nostra società, e di riscoprirne la modernità, come fece Mariano Fortuny. Un raffinato catalogo accompagna l’esposizione, con testi di Fred Licht, Niccolò Lucarelli e una poesia di Gian Ruggero Manzoni. Ogni copia del catalogo, decorata a mano dall’artista con foglia d’oro, è un pezzo unico.

Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti – Firenze

La mostra “Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti”, in programma dal 27 marzo al 20 luglio a Villa Bardini di Firenze, è un’esperienza culturale completa che celebra il contributo di due figure centrali della cultura italiana del Novecento: Roberto Longhi, storico dell’arte, e Anna Banti, scrittrice e traduttrice. La mostra, curata da Cristina Acidini e Claudio Paolini, offre un affascinante viaggio attraverso la loro influenza nel mondo dell’arte e della letteratura, riunendo capolavori come il Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio e opere di Morandi, Jusepe de Ribera e molti altri.

L’esposizione, che occupa tutte le sale di Villa Bardini, include oltre 40 dipinti, disegni, acquarelli, fotografie e documenti d’archivio che testimoniano le loro interazioni con importanti intellettuali e artisti del tempo, come Ungaretti, Pasolini, Morandi, Guttuso, e molti altri. La mostra evidenzia anche il ruolo fondamentale che Longhi ha avuto nel riscoprire il Seicento italiano, in particolare Caravaggio, e il lavoro di Anna Banti su Artemisia Gentileschi.

Un aspetto distintivo dell’esposizione è la sua natura esperienziale, con un percorso che si snoda in 12 sale, comprese alcune aree di sosta come la Silent Room, e la possibilità di passeggiare nel parco storico della villa. In aggiunta, due documentari dedicati a Longhi raccontano il suo impegno nella divulgazione dell’arte. La mostra si propone non solo come una celebrazione dell’arte, ma anche come un racconto sociale, evidenziando l’influenza duratura di Longhi e Banti nella formazione di nuove generazioni di storici dell’arte.

L’evento è il frutto della collaborazione tra Fondazione CR Firenze e la Fondazione Roberto Longhi, e mira a sottolineare l’importanza della coppia nella cultura del Novecento e nella creazione di un legame forte tra arte, letteratura e storia.

Il Rinnovamento dell’immagine maschile al tempo di Casanova – Venezia

La mostra “Il Rinnovamento dell’Immagine Maschile al Tempo di Casanova”, a cura di Roberta Orsi Landini e Chiara Squarcina, esplora il XVIII secolo attraverso il mondo e l’estetica di Giacomo Casanova, figura emblematica del Settecento europeo. L’esposizione, che presenta abiti maschili e femminili dell’epoca (provenienti dalle collezioni del Museo di Palazzo Mocenigo), offre uno spunto per comprendere l’importanza dell’estetica come linguaggio sociale. In un’epoca in cui la visibilità era fondamentale per l’affermazione sociale, l’abbigliamento diventava un mezzo per esprimere il proprio ruolo e status. La mostra, allestita nelle sale settecentesche del museo, permette di immergersi nell’universo di Casanova, caratterizzato da incontri culturali, intrighi e seduzione.

Il Canova mai visto – Padova

La mostra “IL CANOVA MAI VISTO. Opere del Seminario vescovile e della Chiesa degli Eremitani”, che si terrà dal 8 marzo all’8 giugno 2025 al Museo Diocesano di Padova, esplora il legame tra Antonio Canova e la città, mettendo in luce il ritrovamento del Vaso cinerario della contessa Louise von Callenberg, dato per distrutto dai bombardamenti del 1944 e ora ricomposto grazie a una ricerca sulle opere canoviane. Il percorso espositivo include anche altre opere di Canova, tra cui stampe e sculture, e una sezione dedicata ai documenti e lettere del fratello di Canova, Giovanni Battista Sartori Canova, che attesta il suo legame con Padova.

Il percorso si sviluppa lungo tutto il Museo, con la ricostruzione dell’intero monumento funerario della contessa, un medagliere con 3.600 monete romane, e una documentazione storica che esplora il legame di Canova con l’aristocrazia europea. La mostra racconta una storia affascinante, arricchita da curiosità e pezzi unici, che unisce arte, storia e personaggi illustri. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione della Diocesi di Padova, della Soprintendenza, e di numerosi altri partner e sponsor.

Flora. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi – Mamiano di Traversetolo 

La mostra “FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi” si terrà dal 15 marzo al 29 giugno 2025 alla Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma). Presentando oltre 150 opere di maestri italiani come Boldini, Segantini, Previati, Balla, de Chirico, Morandi, Fontana e altri, la mostra esplora come i fiori, simbolo di bellezza ed effimera esistenza, abbiano ispirato generazioni di artisti. Le opere, che spaziano dal Simbolismo al Futurismo e alla contemporaneità, sono accompagnate da una sezione speciale sulle rose, protagoniste di ritratti significativi.

La mostra si svolge in un contesto unico, all’interno del Parco Romantico, recentemente restaurato, che offre un’esperienza multisensoriale grazie alla varietà di giardini, tra cui il nuovo giardino contemporaneo. Accanto alle opere di artisti famosi, il percorso include capolavori di artisti come Monet e Cézanne, parte della collezione permanente della Fondazione. Il restauro del parco, un’opera di notevole valore paesaggistico, arricchisce ulteriormente l’esperienza.

L’ingresso alla mostra consente di visitare anche il parco e le raccolte permanenti. La mostra è realizzata con il contributo di Fondazione Cariparma e Crédit Agricole Italia e in collaborazione con il MART.

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