Sei qui: Home » Arte » 5 mostre da visitare a gennaio in tutta Italia

5 mostre da visitare a gennaio in tutta Italia

Da nord a sud, il nuovo anno offre interessanti alternative a chi desidera un'immersione nel mondo dell'arte. Ecco 5 mostre da tenere d'occhio nel mese di gennaio.

Fra arte, fotografia e amore per la terra che ci ospita: questi sono i tratti salienti delle mostre più interessanti da visitare a gennaio in Italia.

5 mostre da visitare a gennaio in tutta Italia

Eterno femminino. Arte a Trieste tra fascino e discrezione 1900 – 1940” a Trieste

Ci sono mostre che, raccontando le opere degli artisti raccontano anche la storia dei luoghi a cui sono legate. Eterno femminino è uno di quei casi.

A Trieste, il Museo Sartorio propone un fascinoso viaggio nell’Eterno femminino. La mostra riunisce una trentina di ritratti di donne triestine dei primi decenni del ‘900. I dipinti provengono dalle collezioni del Museo Sartorio, dal Museo Revoltella e da collezioni private di Trieste tra cui la Fondazione CRTrieste, e vogliono offrire uno sguardo particolare su Trieste, attraverso alcune opere dei suoi migliori artisti del secolo.

Una galleria di ritratti femminili propone una Trieste osservata nelle sue pieghe più intime, nei volti e nei corpi di donne di quella borghesia cosmopolita e pluriconfessionale che ha contribuito alla crescita economica e culturale della città nel diciannovesimo secolo e nel primo ‘900.

Tiziano e Aretino. Il ritratto di un protagonista del Rinascimento” a Bergamo

L’Accademia Carrara di Bergamo presenta “Tiziano e Aretino. Il ritratto di un protagonista del Rinascimento”, nuovo progetto espositivo che vede allestito in Carrara il prestigioso Ritratto di Pietro Aretino di Tiziano, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

Il Ritratto di Pietro Aretino eseguito da Tiziano nel 1545 è un’opera straordinaria sia per la qualità dell’esecuzione, esempio della sua produzione matura, potente, abbozzata nella materia pittorica, a tratti non finita, sia per la destinazione.

La mostra si propone di evocare questa vicenda accostando alla tela eseguita da Tiziano altre celebri testimonianze dell’iconografia aretiniana come una serie di celebri medaglie di diversi artisti, che scandiscono tutto il corso della sua carriera e testimoniano quanto la ritrattistica sia intrinseca alla riflessione di Aretino sull’arte. A completare il percorso, due volumi a stampa particolarmente significativi, all’interno della sterminata produzione dello scrittore,.

Steve McCurry. Icons” a Pisa (Arsenali Repubblicani)

Amanti delle mostre fotografiche? C’è Steve McCurry a Pisa!

Steve McCurry. Icons presenta al pubblico una selezione di oltre 90 capolavori del grande fotografo americano. Il percorso espositivo accompagnerà il visitatore alla scoperta del suo talento, con immagini di grande impatto emotivo. L’esposizione raccoglie le molteplici esperienze artistiche e di reportage del fotografo: a partire dai primi storici viaggi in India. Dall’Afghanistan proviene Sharbat Gula, la ragazza resa celebre dalla prima pagina del National Geographic.

Giorgio De Chirico” a Roma

Tornabuoni Arte Roma inaugura una retrospettiva dedicata a Giorgio de Chirico, figura tra le più emblematiche nel dibattito artistico e culturale del Novecento. Senza ombra di dubbio, è una delle mostre irrinunciabili di gennaio!

Roma è stata una città chiave nella vita del Pictor optimus: qui studia le rovine antiche, rimane affascinato dalla Scuola di Atene di Raffaello nelle Stanze Vaticane e approfondisce aspetti della sua pittura metafisica.

Vi si trasferirà in via definitiva nel 1944 e dal 1948 si stabilirà con la moglie nella casa-studio di Piazza di Spagna -oggi Fondazione Giorgio e Isa de Chirico – conquistando così una posizione strategica nel cuore artistico della città, con gli atelier di via Margutta e via del Babuino, il Caffè Greco in via Condotti e il Caffè Aragno di via del Corso.

In mostra una selezione di oltre trenta opere -tra pittura, scultura e disegno-, dai primi anni del Novecento fino agli anni Settanta, che restituisce la quasi interezza delle fasi di produzione e dei temi affrontati dall’artista.

After the human colonialism” a Modica

Inizia l’anno nuovo ed è naturalmente tempo di bilanci e di buoni propositi. Se pensiamo allo stato in cui versano le nostre città e, più in grande, il nostro mondo, la strada da seguire è chiara: dobbiamo tornare alla semplicità di un tempo, rallentando. Dobbiamo vivere curandoci di più di questa terra malata, che ha bisogno di noi per guarire.

Da queste premesse prende il via il progetto di una delle mostre più interessanti di gennaio: After the human colonialism. Se vi trovate nei dintorni di Modica, concedetevi il tempo di una visita.

Le ricerche di Samantha Torrisi ed Ivan Terrannova sembrano incontrarsi a dialogare più volte in diversi luoghi (aspetti) e in diversi nonluoghi (Marc Augé). La zona d’interesse più esplicita in questo progetto è l’insieme di istanti che ambedue dedicano, ognuno con propria sintesi, alla cura del proprio sguardo verso un concetto di rapporto con la natura intimo e delicato, che si scontra con una realtà tangibile fatta spesso di abuso e cannibalizzazione di questa.

© Riproduzione Riservata