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Milano, sfregiato e ripulito il murales di Falcone e Borsellino

E' stato sfregiato e poi ripulito il murales dedicato ai magistrati Falcone e Borsellino, realizzato a Milano dal writer Tunus nel 2013

MILANO – Chi vive nel capoluogo lombardo, avrà avuto più volte occasione di soffermarsi ad osservare il murale raffiurante Falcone e Borsellino, lungo Corso di Porta Ticinese. Sulla rappresentazione dei due magistrati, simbolo della lotta alla mafia, due vandali hanno lasciato il loro segno disegnando una pistola arancione puntata alla tempia di Borsellino e impugnata da Falcone.

Lo sfregio

A dare notizia dell’accaduto e a documentare l’accaduto attraverso una foto, è stato Alvise Salerno che in un post di Facebook ha scritto: “Un simbolo, un segno di libertà e giustizia, massacrato brutalmente dalla mancanza di cervello di una testa di cazzo. Milano, l’Italia intera, non può accettare questi gesti. Dietro un gesto, tanto stupido quanto schifoso, si può nascondere qualcosa di ancora più tragico. Falcone e Borsellino, oggi, sono morti una seconda volta. A ucciderli, sia fisicamente in passato che iconograficamente, dei decerebrati ignoranti di cui, purtroppo, non ci libereremo mai”

La rimozione e la comparsa di cartelli

Il murales era stato realizzato nel 2013 dal writer siciliano Tunus. Da subito si è voluto rimediare al triste accaduto ripulendo il murales nel giro di poche ore. E’ subito scattata anche una denuncia verso “ignoti”, oltre ad essere apparsi di cartelli che accuserebbero il presunto autore dello sfregio, il quale sarebbe stato avvistato proprio mentre si adoperava a modificare il murales.

Photocredit: Alvise Salerno

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