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Da Manet a Klimt, arriva la mostra sui libri d’artista

Manet, Matisse, Picasso, Klimt, e tanti altri. Pagine da collezione, la mostra esclusiva sui libri d'artista aprirà in una location d'eccezione, Il Labirinto della Masone, il labirinto di bambù più grande del mondo

MILANO – Da Delacroix ad Andy Warhol passando per Manet, Matisse, Picasso, Klimt, Kandinskij e ancora Depero, De Chirico, Campigli, Mattioli e Fontana: dall’11 novembre 2018 al 24 marzo 2019 il Labirinto della Masone aprirà al pubblico la mostra Pagine da collezione, organizzata in collaborazione con la Fondazione Cariparma.  Non si tratta di quadri, ma di una collezione di migliaia di pagine meravigliosamente disegnate e colorate dagli artisti più famosi dell’Otto e del Novecento, i cosiddetti libri d’artista. I libri in mostra, nella maggior parte a tiratura limitatissima, non sono stati creati in vista di possibili esposizioni ma con l’unico intento di regalare piacere e orgoglio ai privati che li acquistavano e li sfogliavano in solitudine. «Gli editori – dice Franco Maria Ricci, ideatore del Labirinto – sono soliti mettere a punto una forma grafica che si ripete di volume in volume, il libro d’artista invece è invenzione, opera d’arte a sé, forma irripetibile. Le immagini, le parole, i caratteri tipografici, il supporto, la rilegatura (che può esserci o non esserci, spesso l’opera consiste in una scatola piena di fogli sciolti), tutto è parte di un unico progetto, tutto si armonizza».

La mostra

PAGINE DA COLLEZIONE partirà dall’Ottocento, il secolo in cui il dialogo tra pittura e poesia si è fatto più stretto. Da Delacroix che illustra il Faust di Goethe a Manet con Il corvo di Poe, mentre Toulouse Lautrec fa rivivere il caffè chantant con Yvette Guilbert. E ancora, il Baudelaire assorto nella lettura in un angolo dell’Atelier du peintre di Gustave Courbet che può essere preso a simbolo di una nuova contiguità. L’esposizione proseguirà poi con il Novecento, l’epoca d’oro del libro d’artista. A partire dalle litografie di Pierre Bonnard, mescolate in maniera imprevedibile ai versi di Parallélement – raccolta di poesie erotiche di Paul Verlaine – per continuare con le Avanguardie. È con la loro volontà di emanciparsi dalle forme canoniche che l’oggetto libro si trasfigura, diventando una forma d’arte autonoma, alla stregua dei quadri e delle sculture. Saranno i futuristi italiani a offrire gli esempi più estremi di questa scandalosa libertà, con i loro libri che impiegano non solo carta ma anche latta e bulloni. PAGINE DA COLLEZIONE esplorerà poi i diversi angoli d’Europa, dove gli artisti creavano opere d’arte reinterpretando, ognuno a suo modo, l’antica forma del libro: Henry Van De Velde, Oskar Kokoshka, Vassily Kandisky, George Grosz, Ernst Ludwig Kirchner, per citarne alcuni. Fino ad arrivare alla fioritura dei decenni tra il 1930 e il 1960, che ha per protagonisti i pittori dell’École de Paris: tra gli altri Picasso, Matisse – del quale sarà esposto anche Jazz, ritenuto il capolavoro assoluto dei libri d’artista -, Georges Braque, Chagall.

Il labirinto della Masone

Il Labirinto della Masone è un parco culturale progettato da Franco Maria Ricci con gli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto a Fontanellato in provincia di Parma. Ospita spazi culturali per più di 5.000 metri quadrati, destinati alla collezione d’arte di Franco Maria Ricci (circa 500 opere dal Cinquecento al Novecento) e a una biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica, tra cui molte opere di Giambattista Bodoni (su cui Ricci ha curato recentemente uno splendido volume monografico) e l’intera produzione di Alberto Tallone. Il Labirinto della Masone è il labirinto di bambù più grande del mondo, ed è realizzato interamente con piante di bambù di specie diverse.

 

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